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ELENA REDAELLI

ARTIST

BIO

Il lavoro di Elena Redaelli indaga la materia e i suoi processi di trasformazione, generazione e deperimento attraverso progetti partecipativi dove lo spazio dell’azione artistica si dilata verso un’autorialità corale e condivisa. Ricerca e metodi di produzione sono complementari e si fondono in progetti di arte pubblica, ambientale e site-responsive che coinvolgono tempi lunghi, lavoro manuale, tecniche artigianali e processi organici. L’artista valorizza, ricerca e utilizza pratiche antiche: tessitura a mano, lavoro a maglia, uncinetto, infeltrimento, ricamo e fabbricazione della carta attraverso tecniche sostenibili che promuovono l’uso di materiali naturali, riciclati e locali.

Elena Redaelli ha conseguito un Master in Arti visive presso UCA, Londra, UK e una laurea in Scultura, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 2010 espone a livello internazionale e dal 2020 è membro del collettivo artistico Zest Artist Collective.

Infinite slowness 2020-ongoing

Elena Redaelli, Infinite slowness 2020-ongoing

Infinite slowness è un progetto di ricerca accessibile in ogni parte del suo sviluppo e della sua fruizione; un atto aperto, processuale e performativo. Il progetto indaga sulla vitalità della roccia e sulla sua capacità di muoversi, riprodursi, ricordare e comunicare. Considera le rocce e gli esseri umani come elementi agenti e connessi dell’ecosistema, legati da un rapporto di co-dipendenza. Le rocce sono stratificazioni del tempo che racchiudono memorie passate, archivi viventi dell’Antropocene. Il corpo umano è effimero e temporaneo, mentre la pietra è durevole e stabile mentre compie le sue calme mutazioni.

STRATI DI TEMPO, 2022

STRATI DI TEMPO, 2022

Scultura in lana infeltrita e carta fatta a mano
Installazione, dimensioni variabili.

Scultura in lana infeltrita e carta fatta a mano. Installazione, dimensioni variabili.
Attraverso la compressione e la manipolazione della lana e delle fibre naturali (cellulosa e barbabietola), questo lavoro offre un’impressione visiva e tattile dell’essenza impalpabile di un luogo, completata da pratiche di esplorazione corporea dello spazio.

BAF-BergamoArtFair,2023
11th Viviane Fontaine International Paper Triennial, Musèe de Charmey, Switzerland

STRATA OF MEMORY, 2018

Elena Redaelli, Strata of memory, 2018

Materiale: Bagassa di canna da zucchero, polpa di barbabietola e carta riciclata su una struttura in legno.
Dimensioni: 35 metri quadrati Triennale d’arte dell’industria dello zucchero Madou

Attraverso la forma di un’architettura immaginaria, realizzata con carta fatta a mano, l’installazione riflette sulle storie nascoste dietro il paesaggio: narrazioni di gesti quotidiani e di lavoro. Gli strati di carta si riferiscono alla stratificazione del tempo e dei ricordi in un paesaggio umanizzato che conserva tracce visive del suo passato. Il rapporto con il passato storico di Tsung Yeh come luogo di produzione è affrontato attraverso un intenso impegno nel processo di realizzazione che diventa atto performativo, sviluppato in un periodo di quattro mesi. L’uso della bagassa di canna da zucchero e della polpa di barbabietola nell’impasto della carta è un ponte concettuale con le materie prime impiegate nella produzione dello zucchero in Europa e in Asia, nonché una ricerca verso usi innovativi della carta. Questo paesaggio metaforico, costruito dal tempo e dal processo, trasformerà costantemente le sue caratteristiche essendo esposto alle intemperie; diventando un promemoria visivo dell’impatto che le nostre abitudini quotidiane hanno sull’ambiente. Lo spettatore è invitato a vivere l’opera dall’interno e ad abitare lo spazio, muovendosi tra le rovine di un passato perduto che appare fragile ma presente come un ricordo.

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Website: www.elenaredaelli.com/