BODY OF WORK #5
Il piccolo arazzo di Cristina Mariani selezionato per Irene Davies Award all’ ATW
Cristina Mariani ha una lunga esperienza tecnica che nutre efficacemente la sua pratica artistica.
Per la seconda volta, è stata selezionata tra i finalisti del competitivo premio Irene Davies dedicato alla tessitura di piccoli arazzi realizzati da artisti emergenti. Quest’anno, tra i 22 finalisti provenienti da 10 paesi, lei è l’unica italiana.
Mariani ha studiato, per due anni, tecniche di tessitura e dell’arazzo alla scuola delle Arti ornamentali San Giacomo di Roma. Nel 2018 è a Firenze, impegnata con un Master di I livello in Textile Art: una collaborazione tra l’Accademia e la fondazione LISIO.
Tutti i suoi progetti, pur spaziando in ambiti differenti, hanno un denominatore comune: la tessitura. I suoi arazzi, i pannelli decorativi e le sculture tessili nati all’interno di residenze artistiche, sono creati per essere esposti in Gallerie o Musei. Una seconda produzione nasce nell’ambito dell’artigianato ma anche da collaborazioni con architetti o designer d’alta moda.
C’è una grande coerenza tra le tecniche utilizzate dalla Mariani e le ricerche, i concetti che l’artista vuole comunicare nelle sue opere.
Il piccolo arazzo selezionato per Irene Davies Award è tratto dalla serie “Body of work” che si compone di arazzi scultorei di medie dimensioni. Questi, tessuti a telaio, sono successivamente resi tridimensionali acquistando una forma concava o convessa.
La serie è stata concepita e tessuta nel 2020, durante il lockdown. Ogni arazzo è come se fosse un frammento di un corpo. “Quello che pensavo in quel frangente è quanto fossimo disgregati come corpi. Da un lato c’era un estremo bisogno di protezione e dall’altro eravamo totalmente disincarnati, esistevamo solo digitalmente. Il pattern che ho scelto presenta le forme di circuiti elettronici, un richiamo al mondo digitale e materico.” In queste superfici si leggono anche forme organiche ispirate al mondo degli insetti.
Ph. Credit Cristina Mariani
Questa serie rielabora due aspetti dell’arazzeria tradizionale: la bidimensionalità e il ruolo dell’ordito, che dovrebbe rimanere invisibile.
“Ho voluto aggiungere tridimensionalità ai miei arazzi, trasformandoli in sculture. Ho usato il nero per l’ordito come elemento estetico lasciando la parte non tessuta libera e visibile. Nella trama ho usato il filato a seconda dell’aspetto visivo che volevo ottenere. Lana e filo opaco sullo sfondo, cotone, viscosa, seta, fibre iridescenti e lucide per far risaltare alcuni elementi. Lavoro con del filato molto fine utilizzando più capi per una trama questo mi permette di ottenere sottili sfumature di colore.”
Ph. Credit Cristina Mariani
PROGETTI IN CORSO
Oltre ad aver raggiunto questo emozionante traguardo internazionale, Cristina sta continuando a sviluppare altri progetti molto interessanti.
Metamorphic. Ph. Credit Cristina Mariani
MINERALIER è una serie iniziata nel 2019 all’interno di un programma dell’Accademia di Belle Arti che prevedeva micro residenze in laboratori dell’università di Firenze, promuovendo uno scambio mutualistico tra arte e scienza.
In questa occasione, l’artista aveva scelto di collaborare con il laboratorio di Materiali Lapidei e Geologia applicata.
Da sempre affascinata dal mondo dei minerali, Mariani considera le pietre “delle storie in miniatura, dei narratori silenziosi”
“Il concetto di tessitura esiste anche in geologia ad indicare le relazioni spaziali tra i componenti delle rocce”, ci dice.
All’interno dei laboratori dell’università, Cristina osserva al microscopio a luce polarizzata le sezioni sottili di campioni di rocce; i vari componenti appaiono di colori diversi a seconda delle loro proprietà. Le immagini ricavate al microscopio sono la base di partenza per lo sviluppo dei pannelli tessili.
“L’aspetto è molto diverso da quello che ha la pietra osservata a occhio nudo. Un microcosmo assolutamente fantastico!”
In questo progetto vediamo l’accostamento: per analogia di costituzione e costruzione, di una tipologia di roccia ad una tecnica Tessile particolare.
“La roccia magmatica intrusiva (un granito) è stata realizzata con il telaio jacquard ad interfaccia elettronica che permette di evidenziarne la particolare tessitura granulare: una pasta di fondo in cui spiccano cristalli più grandi, in questo caso il fondo è composto di diverse armature tessili su cui viene eseguita una broccatura nera e oro. Questo pezzo è stato realizzato presso la Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze, sponsor del progetto.
La roccia metamorfica (a basso grado, derivante da arenaria) è stata realizzata con la tecnica dell’arazzo che evidenzia la lenta trasformazione subita dalla roccia originaria a seguito di aumento di temperatura e pressione. L’arazzo è una tecnica di lavorazione molto lenta in cui le trame discontinue vengono pressate con forza a comporre il disegno.
Per le sedimentarie ho usato una tessitura a licci, quindi più stratificata e materica.”
Jacquard-Granito. Ph. Credit Cristina Mariani
PROSSIMI SVILUPPI:
Questo progetto verrà portato avanti in collaborazione con la facoltà di geologia di Perugia e con il PARSEC di Prato, dove l’artista lavorerà con rocce tipiche del territorio: il Marmo serpentino verde di Prato e rocce tipiche della zona Spoletina e Perugina.
Ancora, la ricerca fra roccia e tessitura continuerà, nelle prossime settimane, all’interno del programma di residenza Ottovolante Sulcis a Sant’Antioco in Sardegna.
Il progetto indagherà la percezione del suolo e delle rocce come entità immutabili ed inerti secondo il tempo dell’uomo che considera immobile ciò che invece si muove lentamente.
Le cromatografie ottenute dai campioni di suolo prelevati da diversi punti chiave dell’Isola di Sant’Antioco saranno la base di partenza per la creazione di arazzi di forma circolare tessuti con lane/filati locali, tinti con materiali locali (tintura naturale) e strisce di vecchi tessuti/ indumenti riciclati o donati dagli abitanti del luogo.
L’idea è quella di realizzare oggetti totemici volti a celebrare l’Isola di Sant’Antioco, i suoi luoghi cardine, la sua comunità, le sue tradizioni tessili e il suolo.
Per seguire il lavoro di Cristina:
website: http://www.cristinamariani-art.com
IG: @crisse_nf