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Chung-Im Kim: la Diaspora Coreana e l’Arte del Feltro Industriale

English (Inglese)

di Jessica Veevers, PhD
Direttore, Oeno Gallery
Contea di Prince Edward
Ontario, Canada

Chung-Im Kim crea delle sculture murali tridimensionali minimaliste e biomorfiche con una suggestiva tangibilità geometrica. Kim è stata influenzata dal peso, densità e plasticità del feltro industriale sin dai primi anni della sua carriera, nella metà del 1980, durante una visita a un magazzino di una scuola a Seoul, in Corea del Sud. Tuttavia, solo venti anni dopo, quando arrivò in Canada, ha cominciato a analizzarlo approfonditamente in qualità di mezzo artistico. La concezione che Kim ha dato al feltro supera i mondi artistici del design, l’artigianato e le arti figurative. La netta qualità tridimensionale del feltro è definita dalla sua materialità flessibile che crea una tensione formale immediatamente presente anche se apparentemente effimera. La caratteristica effimera riflette la qualità della filosofia di Kim, che è in continuo cambiamento.

L’artista stessa spiega:

credo che il cambiamento non sia percepibile nel breve termine ma il tempo rivela il grado di trasformazione nei nostri pensieri o anche negli oggetti. A volte, mi chiedo perché adoro gli oggetti d’antiquariato o gli oggetti antichi come una ciotola di legno intagliata a mano o un copriletto logorato. Io penso che i cambiamenti che gli oggetti (o i pensieri) subiscono con il passare del tempo conferiscano loro una certa sincerità di base, non solo per l’intenzione d’uso ma perché essi portano con sé il peso della propria storia”.

White Sand 2”, Industrial Felt, 26x27x1.5 Inches, 2020, photo cr. Oeno Gallery, copyright Chung-ImKim

Kim si è trasferita in Canada nel 1990 e ha spiegato che le sono serviti dieci anni per adattarsi alla nuova cultura e trovare la sua voce artistica. È riuscita a trovare il suo cammino artistico incorporando il cambiamento e sviluppando una pratica che si basa sull’interazione tra la cultura Canadese e quella Coreana. Kim utilizza un tradizionale patchwork Bojaji cucito in modo tale da essere unito al patchwork di feltro industriale che l’artista ha tinto a mano o serigrafato in un design organico tridimensionale. Il Bojaji in Corea è simile all’idea del quilt. È un importante tessuto domestico culturale che spesso unisce pezzi di stoffa in un design completamente nuovo, quindi ripropone il “vecchio” dandogli una forma nuova. Il Bojaji ricamato ha un valore personale e tradizionale in Corea ed è spesso usato per confezionare regali importanti. La combinazione ideata da Kim dello spesso feltro industriale con il metodo del Bojaji è ciò che crea qualcosa di innovativo: ha aumentato l’uso dei motivi sui tessuti e creato un’innovazione geometrica. Si tratta di un incontro originale tra il metodo, il materiale e la mente creativa. I Bojaji tradizionali realizzati in batik o seta sono stesi, aggiungendo il feltro industriale a questo metodo si trasforma l’estetico in qualcosa di tridimensionale e biomorfico in modo intrigante.

“Mutation 10”, Industrial Felt, 17.5×12.5×3 inches, 2016, photo cr. Oeno Gallery, copyright Chung-ImKim

Chung-Im Kim è nata a Seoul, in Corea e ha ottenuto il Master di Belle Arti all’Università di Donne di Seoul nel 1984. Ha iniziato la sua carriera lavorando in un’industria tessile avendo il ruolo di designer di modelli di superficie. Allo stesso tempo lavorava e dirigeva un ufficio a Seoul prima di trasferirsi in Canada. Kim era residente nell’ufficio tessile dell’Harbourfront Centre di Toronto e una designer libera professionista prima di diventare professoressa associata al Dipartimento Tessile dell’OCAD Università di Toronto. Kim ha mantenuto attiva la sua pratica in ufficio con delle esibizioni al Museum of Fine Arts di Boston, the Bogojae Gallery a Seoul, Corea e l’Oeno Gallery,

nella Contea del Principe Edward. Per vedere le sue opere si può visitare l’Oeno Gallery www.oenogallery.com. I lavori dell’autrice sono esposti in collezioni sia private sia pubbliche.

“Mutation 10”, Industrial Felt, 17.5×12.5×3 inches, 2016, photo cr. Oeno Gallery, copyright Chung-ImKim