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CONCORSO INTERNAZIONALE DEL MINI-TESSILE, Musei di Angers (Jean-Lurçat e il Museo dell’arazzo contemporaneo)

English (Inglese)

IL CONCORSO

La città di Angers consolida la sua posizione di città degli arazzi e dei tessuti organizzando per la nona volta, dal 1993, un concorso internazionale di mini-tessuti presso il  Jean-Lurçat and Contemporary Tapestry Museum , creato nel 1986 e ricco di oltre 500 opere tessili acquisite in 30 anni.
Il tema di questa edizione è: Misura / Eccesso . L’obiettivo di questo concorso è stimolare la ricerca, la creazione e l’innovazione nel campo dell’arte tessile contemporanea. Questo concorso internazionale è aperto a tutti gli artisti.
Dopo la selezione delle opere da parte di una giuria di professionisti, dal 3 luglio 2021 al 9 gennaio 2022 sarà organizzata una mostra presso il Jean-Lurçat and Contemporary Tapestry Museum.

Per  partecipare scaricate i documenti  QUI
e inviate i file entro lunedì 23 novembre 2020 al seguente indirizzo:

Direction des musées d’Angers
Concours international des mini-textiles
À l’attention de Béatrice Dupré
14 rue du musée
49100 Angers

o via e – mail: concours-international-mini-textiles@ville.angers.fr

Le Chant du Monde di Jean Lurçat , Stanza dei malati dell’ospedale Saint Jean

JEAN-LURÇAT E IL MUSEO DEGLI ARAZZI CONTEMPORANEI

“La canzone del mondo” di Jean Lurçat

Manifesto di un artista impegnato, questo set di dieci arazzi costituisce una visione epica, poetica, simbolica e umanista del XX secolo.

Le Chant du Monde di Jean Lurçat è esposto nella grande stanza dei malati dell’ospedale Saint Jean dal 1968. Ha sostituito le collezioni del museo archeologico presentate in questo spazio dal 1874.
In mostra  dieci arazzi monumentali (347 m²)  omaggio all’arazzo medievale dell’Apocalisse , esposto  allo Château d’Angers.  Jean Lurçat (1892-1966) scoprì questo capolavoro nel 1937 e questo “incontro” ebbe un’influenza decisiva sulla sua attività artistica. Nel  1957 fa tessere ad Aubusson i dieci pezzi del suo Chant du Monde.  Con queste opere l’artista  vuole esprimere la vittoria finale dell’uomo che vive in armonia con il mondo e gli elementi. Il lavoro sarebbe dovuto continuare ma fu interrotto dalla morte di Jean Lurçat nel 1966.

TRE GRANDI FIGURE DELL’ARAZZO CONTEMPORANEO

JEAN LURÇAT
(Bruyères, 1892 – Saint-Paul de Vence, 1966)

Il percorso artistico di Jean Lurçat è testimoniato nelle sale del Museum of Contemporary Tapestry, con l’esposizione delle sue opere pittoriche ed in particolare l’approfondimento del surrealismo e il cubismo, arrivando al suo interesse per gli arazzi. Jean Lurçat è uno dei principali protagonisti del movimento del “Rinascimento degli arazzi francesi” del dopoguerra.
Ed è in questo periodo che sviluppa diverse tecniche che consentono all’officina incaricata dell’esecuzione delle opere, la corretta trascrizione delle carte, sfruttando la conoscenza acquisita con i suoi studi degli arazzi medievali.

LA GRANDE MENACE, Jean Lurçat, 1957, 440×900 cm, Atelier Tabard, Aubusson
Primo arazzo di “Chant du monde” (1957-1966), Acquisto Simone Lurçat, 1967. Copyright Musei di Angers

CONQUÊTE DE L’ESPACE, Jean Lurçat, 1960, 440 x 1035 cm, Atelier Tabard, Aubusson Huitième tapisserie du Chant du monde (1957-1966), Achat S.Lurçat , 1967. Copyright Musei di Angers  

LIBERTÉ, Jean Lurçat, Cardboard 1943, tessitura 1952, 2,83 x 3,64 m
atelier Picaud, Aubusson, Donation Simone Lurçat, 1988. Copyright Musei di Angers  

THOMAS GLEB
(Lods, 1912 – Angers, 1991)

Nel 1965 Pierre Carton, che gestiva il laboratorio di arazzi all’Ecole des Beaux-Arts, offrì ai suoi studenti di tessere i modelli di Gleb. Nel 1968 il primo laboratorio di arazzi di Angers, l’ATA, iniziò una fruttuosa collaborazione con Gleb e nel 1987, una grande mostra di Thomas Gleb fu organizzata al Jean Lurçat and Contemporary Tapestry Museum. Thomas e Maria scelsero di stabilirsi ad Angers nel 1989. Con la mostra La tapisserie patrie di Thomas Gleb room Chemellier nel 1990 ad Angers  furono donati al museo di 24 arazzi e 11 sculture. Una sala permanente dedicata a Gleb è stata aperta nel 1991, anno della morte dell’artista.

Dal 1992 al 2004 furono fatte diverse donazioni  delle opere di Gleb al museo, comprese poesie, disegni e gli archivi, studiati e poi classificati da un team di ricercatori che furono esposti nel 2001 in una grande mostra al museo – “Gleb new faces” -, sui molteplici aspetti della personalità creativa di Gleb: pittura, scultura, architettura, scritti, arazzi …

Nel 2004 tre spazi permanenti sono stati riservati per la presentazione delle opere di Thomas Gleb al museo di arazzo contemporaneo. Tra le opere maggiori possiamo citare Shabatt o Le Tavole della Legge .

Nel 2012, la mostra “Sacré Blanc! Hommage à Thomas Gleb” al Jean-Lurçat and Contemporary Tapestry Museum, proponeva di confrontare il lavoro di Gleb e le realizzazioni di una cinquantina di artisti contemporanei sul tema bianco e sacro.

LES TABLES DE LA LOI, Thomas Gleb, 1968-1969, 225 x 364 cm
Copia unica, officina Saint-Cyr (Pierre Daquin), Donation Gleb, Angers 1990. Copyright Musei di Angers  

JOSEP GRAU-GARRIGA
(Sant Cugat del Valles, 1929 – Saint-Mathurin sur Loire, 2011

Grau-Garriga, artista catalano, si stabilì sulle rive della Loira a Saint Mathurin, poco dopo il 1989, data delle sue mostre angioine (in occasione della commemorazione del bicentenario della Rivoluzione francese)
In un grande laboratorio di pittura, un fienile-laboratorio di arazzi, con la vicinanza della Loira, le sue magnifiche luci e la sua famiglia ha inizio un periodo particolarmente fecondo e creativo per il ‘artista.

La vita dei contadini, i ricordi della sua infanzia, paesaggi ispirano i suoi arazzi. La vicinanza con Angers favoriscono il progetto della mostra sulle sue opere del decennio 1990/2000
Nel 2002 il Jean-Lurçat e il Museo degli arazzi contemporanei hanno esposto le sue ultime creazioni tessute, l’abbazia di Ronceay i suoi dipinti su soggetti religiosi, la sala Chemellier i suoi ritratti dipinti. Allo stesso tempo, il museo Beaufort-en-Vallée gli apre le porte per una creazione “in situ”.
Una monografia è pubblicata dalle edizioni “Cercle d’art” con la collaborazione di Gilbert Lascault per i testi.

Grau-Garriga ha donato alla città quattro arazzi monumentali e due disegni che appartengono al ciclo di lavori sull’infanzia dell’artista a Catalogna, vita di campagna (“Aspre-dolc”, “Amb o sense fruit”), omaggio ai suoi genitori ( “Al padre” e “Al madre” ) e alla coppia (“Home” e “Dona”) .

Nel 2010 poco prima della sua morte,  il suo ruolo storico è stato evidenziato in una mostra sull’arazzo catalano al museo Jean-Lurçat e arazzo contemporaneo.

Lo stesso anno, l’artista ha accettato di creare una finestra di vetro colorato sormontata da pannelli dipinti e tessuti per la seconda porta d’ingresso interna alla chiesa di Saint Mathurin sur Loire. Aveva scelto per questo lavoro il tema della pace e dell’apertura al mondo.

DIPTYQUE AL MADRE – AL PADRE, Josep Grau-Garriga, 2001 – 2002, Raphia, chanvre 4,50x2m. Donation Josep Grau-Garriga. Copyright Musei di Angers 

AMB O SENSE FRUIT, AVEC OU SANS RÉCOLTE, Josep Grau-Garriga, 2001, 240 x 450 cm, Studio d’artista, Saint-Mathurin-sur-Loire, Rafia, lana, sisal, cotone, sacchi di iuta, seta. Copyright Musei di Angers 

LE COLLEZIONI

Nelle sei stanze sono ospitate una sessantina di arazzi organizzati in modo da creare un viaggio cronologico che ripercorre l’evoluzione storica dell’arazzo attorno ai tre grandi personaggi che sono Jean Lurçat. (1892-1966), Thomas Gleb (1912-1991) e Josep Grau-Garriga(1929-2011).

Il visitatore può così cogliere le origini dei legami instaurati, le influenze artistiche, le filiazioni ma anche le evoluzioni plurali dell’arazzo, dei diversi periodi aree storiche, geografiche e scuole stilistiche.

LA COLLEZIONE IN SEI PARTI

Sala 1: Lurçat, gli anni della giovinezza: 1919-1936
Piccolo passaggio: Lurçat e la ceramica, gli anni ’50
Sala 2: Gli arazzi della guerra, gli anni ’40
Sala 3: L’APCT (l’Associazione arazzo), gli anni ’50
Sala 4: Thomas Gleb, l’interpretazione tessuta, gli anni ’60
Sala 5: Il “Nuovo Arazzo”, gli anni ’70
Sala 6: Josep Grau-Garriga, donazione 2004

Emanuela D'Amico

English version Mi sono avvicinata al quilting nel 1992, da allora ho frequentato diversi corsi in Italia e negli USA per approfondire le tecniche del patchwork, passando dai disegni tradizionali o geometrici alle tecniche artistiche con cui posso esprimere la mia creatività. Insegno le tecniche base e avanzate dal 1998. Ho fondato la Scuola Romana Quilting nel 2015: http://www.scuolaromanaquilting.it/ e dal 2014 organizzo a Roma la mostra di ArtQuilting: ArteMorbida. A partire dal 2018, con la collaborazione di Maria Rosaria Roseo e altre colleghe/amiche abbiamo iniziato la pubblicazione di ArteMorbida Textile Arts Magazine. Oggi ArteMorbida è anche, finalmente, una rivista cartacea. Parola d’ordine: Divulgazione!