Intrusioni tessili

Confezionare l’abitare: Elvezia Allari

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Dalla wire couture agli abiti da seminare, il lavoro di Elvezia Allari intreccia temi, tecniche e materiali differenti seppur tenendo sempre l’attenzione focalizzata sulla natura e sulla relazione tra essa e l’uomo. Un’arte, la sua, che spazia dalla tessitura tradizionale, alle antiche cotte delle armature, alla fiber art contemporanea, al macramè orientale in una delicata e raffinata alchimia di abiti in carta ed elementi naturali – semi, fiori, rami, foglie – con cui crea installazioni complesse dalla narrazione potente e suggestiva.

Elementi leggeri, aerei, delicati creati per ‘vestire’ la terra e altri per connettere quest’ultima con l’uomo: il suo è un invito ad abitare l’Eden, ovvero quel giardino meraviglioso che è innanzitutto uno spazio emotivo e metaforico: il luogo dello spirito dove rifugiarsi, lo spazio prezioso della libertà dove seminare e coltivare una relazione armonica e consapevole con la natura da cui non può prescindere la nostra stessa esistenza.

Elvezia Allari ha compiuto studi artistici diplomandosi poi come restauratrice architettonica per pietra ed affresco. Posando come modella d’arte per Accademie e artisti, realizza per la prima volta che il corpo è l’unica casa che veramente abitiamo, l’unica che è davvero indispensabile proteggere, dando inizio alla sua ricerca sugli abiti come seconda pelle, come mezzo di comunicazione tra sé e l’altro. Una ricerca che sfocia nella creazione di vestiti che sono omaggio e medium di relazione con Madre Terra allorché si trasferisce a vivere nel verde dei colli Berici; l’influenza dell’ambiente naturale la porta a sviluppare una poetica che abbraccia tutte le realtà che abitiamo, dal nostro corpo fino al nostro pianeta. Qui prendono forma gli abiti da seminare che compongono installazioni fortemente evocative e performance in cui invita ad aver cura del nostro giardino, ovvero l’ambiente in cui viviamo e con cui dobbiamo imparare ad instaurare un rapporto rispettoso ed armonico, restituendo e non sottraendo doni alla Terra.

L’artista ha all’attivo progetti e mostre in contesti nazionali ed internazionali. Solo per citarne alcuni: ha disegnato e realizzato per McArthurGlen Designer Outlets in collaborazione con A.N.G.E.L.O per il Vintage Fashion Festival 2014 abiti riprodotti come opere di wire couture; nel 2006 è stata tra gli artisti invitati alla Triennale Tessile di Bratislava. Le sue opere sono presenti in collezioni private e fondazioni in Italia ed all’estero. Il suo lavoro è stato al centro di interesse di ricerche e studi universitari.

Barbara Pavan

English version Sono nata a Monza nel 1969 ma cresciuta in provincia di Biella, terra di filati e tessuti. Mi sono occupata lungamente di arte contemporanea, dopo aver trasformato una passione in una professione. Ho curato mostre, progetti espositivi, manifestazioni culturali, cataloghi e blog tematici, collaborando con associazioni, gallerie, istituzioni pubbliche e private. Da qualche anno la mia attenzione è rivolta prevalentemente verso l’arte tessile e la fiber art, linguaggi contemporanei che assecondano un antico e mai sopito interesse per i tappeti ed i tessuti antichi. Su ARTEMORBIDA voglio raccontare la fiber art italiana, con interviste alle artiste ed agli artisti e recensioni degli eventi e delle mostre legate all’arte tessile sul territorio nazionale.