“Coroneo. L’opera di due sorelle artiste-artigiane” – Vittorio Sgarbi, Marco Peri
Editore: Ilisso
Anno edizione: 2009
In commercio dal: 27 novembre 2009
Pagine: 102 p., ill. , Brossura
Lingua: Italiano
Giuseppina e Albina Coroneo, due sorelle artiste-artigiane
La vicenda umana e artistica delle sorelle Coroneo ci appare unica e intrigante, rimasta finora pressoché esclusa dal quadro delle vicende artistiche del Novecento.
Dotate di un talento naturale, raggiunsero senza cercarla una notorietà alla quale non mancarono neppure riconoscimenti e segnalazioni a livello nazionale ma, a causa della loro estrema riservatezza, si mantennero fermamente lontane dal frastuono della popolarità.
Ritrosia, unita al completo disinteresse per l’attività a fini di lucro, le loro opere risultano ancora quasi sconosciute e non godono dell’attenzione e considerazione che invece meritano.
Capaci di incantare il pubblico delle mostre e suscitare il vivace interesse persino di artisti affermati, Giuseppina e Albina Coroneo nascono a Cagliari sul finire dell’Ottocento. Prima e secondogenita dei sei figli di una famiglia benestante, hanno abitato dapprima in Castello e poi nel popolare quartiere della Marina, nei pressi del vecchio mercato, oggi distrutto.
Diplomate alla scuola superiore, fatto raro per l’epoca, pur non avendo compiuto studi artistici specifici, fin da giovanissime si divertono a disegnare figurini di moda, ricami, arazzi, pupazzi e oggetti per la casa.
Vissero e lavorarono per tutta la vita insieme. Condivisero, da signorine, la casa e il lavoro dando vita a un universo di complicità in cui si è sviluppata tutta la loro originale fantasia.
Un’espressione artistica apparentemente semplice, maturata tra le modeste attività femminili svolte nella quotidianità domestica: carte colorate, ritagli di panno, scampoli di stoffa, ago e filo, che tra le loro abili mani diventavano materia per invenzioni fatte di figure e racconti.
Due donne che si dichiaravano semplici, certamente molto sensibili, che incuranti dei giudizi lusinghieri espressi su di loro da ammiratori d’eccezione quali Giuseppe Biasi, Eugenio Tavolara, Ubaldo Badas, Nicola Valle, Gio Ponti, Ugo Ojetti, si considerarono sempre soltanto «modeste artefici d’ago e di carte colorate», delle artiste-artigiane.
Eppure sono state creatrici straordinarie. Capaci di declinare la loro immaginazione verso ambiti diversi, mostrando di saper alternare registri stilistici ed espressivi distanti.
“L’atmosfera degli esordi è quella del linguaggio internazionale Art Déco: stile che si diffonde in Sardegna attraverso la pittura e la grafica di Giuseppe Biasi, Tarquinio Sini, Primo Sinòpico, Mario Mossa De Murtas, Edina Altara, Pino Melis e Nino Siglienti”.
Tutto il materiale è pubblicato su gentile concessione del Dottor Marco Peri. Per maggiori informazioni sull’opera delle sorelle Coroneo, si rinvia al sito https://www.sorellecoroneo.org