Cosa leggeremo nel numero di Aprile di ArteMorbida Textile Arts Magazine
Anticipazioni dei contenuti: tanti, interessanti, stimolanti. Non ne potrete più fare a meno!
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LA TECNOLOGIA COME FONTE DI ISPIRAZIONE: INTERVISTA CON WLODZIMIERZ CYGAN
Un approfondimento sul percorso professionale di questo importante artista polacco che, influenzato sin da ragazzo dal fenomeno della “Scuola Tessile Polacca” e dal lavoro di Magdalena Abakanowicz, sceglie di dedicarsi al tessile, come oggetto e soggetto della sua ricerca artistica.
DIRE, FARE, CUCIRE: FLORENCIA MARTINEZ
Un’ampia panoramica sul lavoro di Florencia Martinez seguendo le sue tracce dagli esordi a Buenos Aires fino al suo studio milanese ed ai successi internazionali.
LA CELEBRAZIONE DELLA MATERIA: Andie Grande
Eva Taieb, (gallery owner) proprietaria della galleria d’arte The Fibery con sede a Parigi, presenta lartista di origini italiane, Andie Grande, raccontando di un percorso di ricerca incentrato sui temi dell’impegno ambientale e sui principi dell’ecosostenibilità. Combinando materiali di uso comune l’artista realizza “opere colorate e ricche che si moltiplicano nello spazio e irradiano la loro energia comunicativa”.
A SENSIBLE DESIGN
Caravan design, realtà che promuove progetti creativi incentrati su un approccio alternativo allo spazio pubblico e domestico. Unendo alla cura del dettaglio le più innovative tecniche digitali, i progetti di Caravan affrontano sfide attuali rivalutando la tradizione.
AFRAN: UN’ESTETICA DEL LIMITE
Erika Lacava ci porta nella Collezione Museo della Permanente di Milano alla scoperta dell’opera “Lo sconfitto” di AFRAN.
LA PAROLA AI FILI
L’intervista a Silvia Beccaria ci svela il suo percorso artistico degli ultimi anni, tra sperimentazione e ricerca, tra collaborazioni e progetti internazionali.
ART INSIDERS: LA PAROLA AI PROFESSIONISTI DEL SETTORE
Elena Francia Gabriele, manager director di EFG Art Ltd, agenzia che si occupa di promozione di artisti emergenti e progetti artistici, parla dell’esperienza professionale ma anche personale in questo settore tanto fondamentale quanto complesso e mutevole, che richiede doti manageriali, sensibilità nei confronti dell’arte e dell’artista, capacità di cogliere e saper trasmettere il senso e il messaggio dell’arte allo scopo di porsi compiutamente come reale e concreto tramite tra artista, collezionista e pubblico.
MALGORZATA JABLONSKA: MOSTRARE L’INVISIBILE:
Un’intervista in cui l’artista racconta di una ricerca artistica che esplora la dimensione interiore, spirituale e la fragilità dell’essere umano, riuscendo a “dipingere l’invisibile”.
Il Museo MURATS
L’approfondimento sui luoghi del tessile è dedicato in questo numero al MURATS di Samugheo, una realtà museale dinamica capace di coniugare la conservazione della memoria e della tradizione artigianale sarda con nuove attività legate alla didattica, al design ed all’arte contemporanea.
HANNALIE TAUTE, STORIE DI COLORI E OMBRE
La vita e l’arte per Hannalie Taute, non hanno soluzione di continuità, si nutrono a vicenda.
Attraverso le parole di Elena Redaelli, scopriamo questa artista Sudafricana che inventa storie di fili incrociati su superfici nere come il petrolio, scivolose e fredde, fatte di gomma riciclata.
KAY KHAN: IMMAGINIFICHE SCULTURE TESSILI:
L’artista presenta le opere inedite realizzate durante questo lungo anno pandemico, mostrandoci come l’arte sia in grado di fornire una possibile risposta ai cambiamenti epocali in atto, interpretando la realtà in senso resiliente e costruttivo.
ARCHITETTURE DELL’INFINITO
Monica Pennazzi racconta la sua ricerca artistica e le sue architetture effimere di filo, tra installazioni site specific e progetti per il futuro nell’intervista di Barbara Pavan.
TESSUTI COPTI DEL MUSEO DI PALAZZO MOCENIGO
Al Museo di Palazzo Mocenigo sono raccolti i tessuti copti provenienti dall’ex-Centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi, quelli del Museo Correr, ed i pezzi acquistati da Theodor Graf di Vienna. Carmen Romeo ce ne parla, per la rubrica di approfondimento Homo Faber.
di Carmen Romeo
JACIN GIORDANO: Uno spotlight on, in cui Giordano racconta di come l’incontro con le sculture dei Prigioni di Michelangelo presso la Galleria dell’Accademia di Firenze, lo abbia affascinato e ispirato, conducendolo ad approfondire la ricerca di una materialità scultorea nei suoi dipinti.