Riflettori su

Daisy Collingridge

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Artista multidisciplinare con un background in fashion design, Daisy Collingridge, londinese classe 1990, si concentra sull’esplorazione della corporeità umana, con particolare attenzione all’anatomia delle forme che spesso riproduce, scultoree, in abiti tessuto da lei definiti “Squishies” e che, una volta indossati dall’artista, si animano trasformando l’opera in un atto dal carattere performativo. Il nucleo della sua ricerca artistica si esplica in un percorso di esplorazione della carne e della stoffa, concretizzandosi infine, in opere profondamente tattili dalla spiccata fisicità.

Who to be today, 2019. Photo by Daisy Collingridge. copyright Daisy Collingridge

Le sculture di Collingridge sono realizzate a mano in jersey elasticizzato e ovatta, nelle infinite sfumature del rosa, del celeste pastello, a creare forme morbide e arrotondate che evocano la muscolatura umana. Ad ogni “abito” l’artista attribuisce un nome, Burt, Clive, Susan, sicchè ogni scultura diventa un personaggio con una propria identità e personalità. E’poi attraverso l’atto performativo che Burt si differenzia da Clive e Susan da Hillary.
I personaggi, letteralmente “indossati” dall’artista, prendono vita in esibizioni giocose e stravaganti.
Ogni scultura richiede lunghi e laboriosi tempi di realizzazione ed è interamente cucita amano da Collingridge che tinge singolarmente le stoffe in modo da creare una tavolozza di colori tenui che ricordano l’infanzia, il confort e la familiarità.

I suoi body sono stati esposti in diverse gallerie a Londra, Dublino e Birmingham, e nientemeno che Björk si è esibita in un concerto con un capo della sua collezione nel 2015. 

Clive Reclined, 2017 wearable, copyright Daisy Collingridge

Bio

Collingridge dopo un diploma in Art Foundation presso la Loughborough University nel 2010, si è laureata alla Central St. Martins in fashion design nel 2014.
Ha esposto in varie mostre tra cui possiamo citare quella al National Centre for Craft and Design a Sleaford, nel 2019 e le due esposizioni al MAC Birmingham nel 2018 e al Whitaker Museum nel 2021, ambedue con il 62 Group.
Nel 2019 l’artista ha anche partecipato allo ‘Zeitgiest’ 108 Fine Art ad Harrogate, Regno Unito. Nel 2020 è stata selezionata per far parte della Sarabande Foundation Residency a Londra, nonché della J Hammond Projects Residency in collaborazione con The Bomb Factory a Londra, Regno Unito.

FONTI: https://www.daisycollingridge.com/

Maria Rosaria Roseo

English version Dopo una laurea in giurisprudenza e un’esperienza come coautrice di testi giuridici, ho scelto di dedicarmi all’attività di famiglia, che mi ha permesso di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari di mamma. Nel 2013, per caso, ho conosciuto il quilting frequentando un corso. La passione per l’arte, soprattutto l’arte contemporanea, mi ha avvicinato sempre di più al settore dell’arte tessile che negli anni è diventata una vera e propria passione. Oggi dedico con entusiasmo parte del mio tempo al progetto di Emanuela D’Amico: ArteMorbida, grazie al quale, posso unire il piacere della scrittura al desiderio di contribuire, insieme a preziose collaborazioni, alla diffusione della conoscenza delle arti tessili e di raccontarne passato e presente attraverso gli occhi di alcuni dei più noti artisti tessili del panorama italiano e internazionale.