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Daniela Evangelisti: Traced textures/ unknown patterns of feminine textile art

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Museo Etnografico Maison Bruil – Introd (AO)
Inaugurazione 8 agosto h.17

8 agosto – 30 settembre 2021
Orari agosto h. 10,30 – 18; settembre consultare il sito www.alpinsas.com

Cinque installazioni per dare valore, visibilità, considerazione alle tele lavorate dalle donne in passato. Quelle trame, creativamente reinterpretate, sono attualizzate e traghettate dall’artista al presente.

L’uso di fili spessi e di “materiali contrastanti”, che si intrecciano agli orditi dei tessuti originali, indica da un lato la forza femminile espressa e sottesa che, come un fil-rouge, accompagna da sempre e probabilmente continuerà ad accompagnare l’operato delle donne, dall’altro, l’inserzione di nuove forme   e rilievi potenzia il legame tra il presente e il passato e attribuisce valore all’ereditarietà.

Tenendo fra le mani queste antiche tele l’Evangelisti ha colto le emozioni e le sensazioni delle donne che le hanno cucite e rammendate, ne ha considerato la condizione arrivando a rappresentare situa- zioni trasversali a tutte le donne.

Le tele esposte veicolano pertanto l’attenzione che potrebbe essere riservata all’inestimabile lavoro svolto dalle donne in passato.

Daniela Evangelisti è nata ad Aosta e vive e lavora a Verrès. Laureata in Pedagogia, si dedica all’insegnamento, da sempre nutrendo una grande passione per i tessuti come tele di canapa grezza, merletti, pizzi antichi, biancheria di lino. Questi divengono presto i suoi strumenti creativi da cui partire per dare vita a concetti profondi e delicati. Dapprima utilizza i tessuti come vere e proprie tele su cui scrive con antichi ricami, fili di cotone, pizzi. Con il tempo rompe la barriera del- la bidimensionalità per creare installazioni e sculture che abitano gli spazi.

La leggerezza quasi impalpabile e fluttuante delle opere della Evangeli- sti non deve trarre in inganno uno spettatore sognante. A mezz’aria volteggiano nodi inespressi e serrati di tante esistenze. Vite che da secoli, forse da sempre, sfilano più o meno visibili agli occhi del mondo. Alle donne si rivolge la Evangelisti, alla loro incredibile forza trasmessa di generazione in generazione. Il loro paesaggio su questa Terra è un incedere delicato ma controvento, tra le forze contrarie. Antiche lenzuola, candide e ruvide, organza delicata, pizzi eterei si in- trecciano con acciaio, ferro, reti metalliche e raccontano desideri inespressi che riecheggiano, di nodi profondi da sciogliere per respirare aria fresca, di gabbie più o meno visibili da cui liberarsi.

Daniela Evangelisti ha collaborato con la galleria torinese Evvivanoè, ha partecipato a mostre italiane del settore del Fiber Art (Parma, Chieri). Ha esposto i suoi lavori alla Affordable Art Fair e al Fuori Salone di Milano.

Numerose le mostre personali e collettive in musei d’arte contemporanea e sedi prestigiose: Palazzo Lomellini (Carmagnola, TO), Palazzo Salmatoris (Cherasco, CN), Banca del Vino di Pollenzo (CN), ‘L Castel Casa Forte di Pont St Martin (AO), Syart Festival di Sorrento.

La Maison Bruil, è un museo etnografico di Introd dedicato alle antiche tecniche di conservazione e trasformazione degli alimenti in Valle d’Aosta. La Maison si presenta come una casa rurale costruita come tutte le abitazioni contadine dell’arco alpino in pietra e legno.