Cotton and silk. Patchwork from Japan
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Museo delle Civiltà – Museo delle arti e tradizioni popolari “Lamberto Loria” – Piazza Guglielmo Marconi, 8 – Roma
Mercoledì scorso con Silvana Zenatello, ho incontrato Maria Luisa Giorgi, storica dell’arte curatrice delle collezioni d’arte dell’Estremo Oriente, che ha allestito la mostra e Gabriella Manna, responsabile didattica del Museo Nazionale d’arte Orientale. Il museo delle Civiltà ha una struttura imponente. All’interno sono custodite opere di grande interesse e spesso ospita mostre ed eventi davvero interessanti. Poco pubblicizzati, poco conosciuti come spesso accade nella Capitale.
In ogni caso, le due storiche ci hanno accompagnato con estrema disponibilità nella sala dove sono esposti i quilt giapponesi. La mostra “Di Cotone e di seta” è frutto della collaborazione dell’associazione nazionale QuiltItalia e un gruppo di artiste giapponesi che hanno realizzato le 16 opere. Il pregiato tessuto utilizzato in quasi tutte le opere è il Bishu prodotto nella città di Hichinomiya comprende il più importante distretto di industrie tessili del Giappone, anticamente chiamato appunto Bishu, dove sorgono fabbriche di tessuti di cotone, seta e lana.
La sala dell’esposizione ha le pareti scure e le opere sono molto ben illuminate, al centro in quattro colonne di vetro sono esposti degli oggetti della cultura tradizionale giapponese che hanno riferimenti nelle opere tessili, scelti con estrema cura da Gabriella Manna e di cui parleremo nell’articolo.
Ho chiesto a Maria Luisa Giorgi come si inserisce questo tipo di arte nella loro realtà museale. Mi ha spiegato che le opere in questione, pur essendo di fattura contemporanea, hanno forti riferimenti alla tradizione popolare giapponese come d’altronde anche il materiale scelto per la loro realizzazione. Dopo un primo approccio scettico anche i più restii si sono convinti che la mostra è invece perfetta nella sua collocazione.
Così accompagnate abbiamo cominciato ad ammirare i quilt
Le quattro stagioni – Yoshihara Miwako
I tessuti utilizzati per realizzare questo quilt sono quelli adatti al kimono leggero. I disegni sono fortemente evocativi: i fiori, le foglie che cadono, i ventagli, la festa dei bambini con i pesci/bandiera al vento, i ventagli. Tutto a significare il passaggio da una stagione ad un’altra…
La danza dell’armonia – Fujita Hiroshi
Armonia. Ha un significato importante nella cultura giapponese. Credo che l’artista sia riuscita perfettamente nell’intento. Anche questa un’opera densa di significati e legami con la tradizione. Abbiamo gli origami, c’è il monte Fuji, i fiori di ciliegio e di corniolo…
Peaceful Sky – Ouchi Satomi
Le artiste partecipanti a questa collezione provengono dalla città di Hichinomiya, questa in particolare ha voluto realizzare un quilt che raffigurasse il paesaggio che vedeva da bambina dalla sua stanza…
Ricordo di mia madre – Kondo Chie
Questo quilt è stato realizzato interamente con il tessuto di un kimono che la mamma dell’autrice le aveva cucito da bambina. L’ amore per le tradizioni e per la famiglia sono evidenti…
Stemmi di Famiglia – Motoyoshi Fumiko
Un’altro quilt il cui significato è fortemente legato alle tradizioni. Lo stemma familiare così importante nella vita sociale proposto con queste bellissime sete Bishu
Fiori di Ciliegio – Ito Sana
Il fiore di ciliegio, simbolo della primavera giapponese ma non solo. E’ anche il simbolo della vulnerabilità, del cambiamento repentino: dura un solo giorno. Uno spettacolo meraviglioso ma effimero…
Festa di colori – Ozeki Akemi
quello che colpisce di questo quilt è l’accuratezza dei dettagli. tanti tipi di kimoni, invernali ed estivi, da uomo e da donna. E a completare tutto un altro elemento tradizionale importante: il ventaglio. Bello…
Nuovo Anno – Ikeda Sayuri
Un quilt realizzato con i tessuti dei kimono per i festeggiamenti del nuovo anno. Un’altra volta oltre a questo, abbiamo una forte simbologia nei particolari inseriti in un contesto altrimenti monotematico. I ventagli: che la felicità e avvenimenti felici possano allargarsi fino a diventare sempre più grandi. ..Proprio come l’ apertura di un ventaglio. E poi il tamburo, molto rappresentato sia in antichità che in epoche contemporanee
La ballata dei Temari – Takeuchi Itsuko
Di nuovo ricordi e tradizioni. I temari sono palle di filo colorate che si regalano come buon auspicio
Il Corniolo -Fujimaki Naoko
Il Corniolo è il fiore simbolo della città di Ichinomiya. Quanta maestria, sapienza, gusto ed equilibrio in questo lavoro?
Amicizia -Isogai Naomi
Al di là del tema dell’amicizia che in tutte le culture ha una grande importanza, direi di soffermarci sull’esecuzione di questo lavoro così ben equilibrato. Il bordo esterno ad un primo sguardo può sembrare banale ma non lo è affatto! La posizione del tessuto e l’esecuzione della quiltatura ci dicono quanto attenzione sia stata prestata. Armonioso…
Opera scomposta – OzekiTamiko
Scelta non casuale dei colori e dei tessuti
Ricoperto d’ amore – Nagaoka Masako
I tessuti impiegati sono stati regalati all’artista da un’anziana signora. Con enorme affetto e riconoscenza sono stati uniti e ricamati con un affetto tangibile
Giorni felici – Ato Norie
Momenti felici sapientemente riportati in questo qult
Saijiki giapponese – Ito Reiko
Nel saijiki sono raccolte moltissime cose essenziali che fanno parte della cultura giapponese. I bellissimi nomi dei vari tipi del vento, il design delle case tradizionali giapponesi, le piante dei campi, ecc. Ed ecco quindi un quilt che ce ne ripropone alcune…
Ed ecco i riferimenti di cui vi parlavo all’inizio, le testimonianze di un’antica cultura che possiamo trovare nei quilt esposti
Vento d'amicizia
Ha trovato una sua collocazione permanente, il quilt è stato realizzato nel 2001 in occasione di uno scambio culturale italo-giapponese.
Il lavoro è notevole ed è frutto della collaborazione progettale ed esecutiva di Annamaria Brenti, Silvana Zenatello ed un gruppo di quilter italiane con un gruppo di quilter giapponesi. Piuttosto complicata la parte organizzativa con gli scambi dei blocchi realizzati e la quiltatura eseguita per metà in giappone e metà in italia.
Interamente realizzato in seta, è stato esposto per la prima volta al QuiltFest di Yokohama e dopo così tanti anni si è deciso di donarlo al Museo delle civiltà.
