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FRANCESCA CATALDI: I WORK

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*Foto in evidenza: Francesca Cataldi. Diario di lavoro, 1982, carta, catrame, rete


A cura di Paolo Cortese

Mercoledí 25 ottobre alle 18, si inaugura ad Atene nella Galleria Gramma_Epsilon la mostra personale di Francesca Cataldi “I work” a cura di Paolo Cortese.

Francesca Cataldi. Il bouquet, 1990, cellulosa, ferro di recupero

In mostra 40 opere bidimensionali e tridimensionale in cemento, catrame, resina, cellulosa e vetro.

L’esposizione prende le mosse da La rete, un lavoro del 1971 dove Cataldi inizia a sperimentare la possibilità di uscire dalla tela, applicandovi una rete di ferro.

Da qui in avanti l’artista inizia un percorso in cui sperimenta la possibilità di fare arte con tutto quello che trova nel suo ambiente e che attira la sua attenzione. Cataldi procede per cicli, dedicandosi a diversi materiali ne studia le caratteristiche, se ne appropria, li accosta e li trasforma.

Francesca Cataldi. Intreccio, 1983, cemento, rete metallica, catrame
Francesca Cataldi. Intreccio, 1978, cemento, rete metallica, catrame

Racconta l’artista a proposito dei materiali che utilizza: “Sono le cose che cercano me, non io che cerco le cose. Vengono e mi fanno scattare l’idea”.

In questa antologica è documentata appunto la ricerca sui materiali portata avanti nell’arco di oltre 50 anni.

Si tratta per lo più di sculture, opere paretali, oggetti o libri, realizzate in diversi materiali: cemento, catrame, resina, carta, cellulosa, vetro.

Francesca Cataldi. Piccolo rosa, 1979, cemento, pigmento, cascami di ferro
Francesca Cataldi. Cemento bianco, polvere di marmo, cartone_cm 32x32

Nel corso degli anni Cataldi sente la necessità di affiancare al lavoro di ricerca e sperimentazione sulla materia quello della narrazione che in questa mostra è documentato da grandi pannelli nei quali l’artista sintetizza i suoi racconti. Anche l’elemento autobiografico è presente in alcuni lavori dove l’artista si rappresenta in maniera del tutto originale e coerente con la sua arte.

In Cataldi è anche frequente l’uso del filo che però è di catrame, rame o ferro. Questo fa di lei un caso del tutto peculiare nell’universo fiber, seppure sia presente nelle più importanti rassegne del settore degli anni ’80 curate da Mirella Bentivoglio e Sveva Lanza.

Francesca Cataldi. Giallo, 1988, cemento, pigmenti, cellulosa
Francesca Cataldi. Frontiera, 2004, print and oxide on paper

Nei suoi lavori la spinta concettuale è strettamente connessa a quella gestuale, la ricerca e la sperimentazione all’accostamento e alla narrazione. Questo avviene come in risposta a una istanza interiore di giustizia che l’artista accoglie e adempie realizzando lavori dove anni di esperienze  sono funzionali a storie da raccontare, come nel caso di molti libri d’artista e ai grandi pannelli murali.

Francesca Cataldi. Lo specchio, 1984, specchio, cemento, fili di catrame
Francesca Cataldi. Le forbici, 1980, collage e fili di cemento su fotocopia

La mostra, realizzata con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene, fa parte del progetto “Le ragazze di Mirella” che Gramma_Epsilon Gallery dedica a Mirella Bentivoglio e alle artiste da lei sostenute, e sarà accompagnata da un catalogo, curato da Paolo Cortese con contributi di Francesca Cataldi, Cortese, Micol Forti, Azzurra Pizzi.

Francesca Cataldi. Il nodo, 1999, vetro di fusione, scarti metallici, nodo metallico
Francesca Cataldi. La rete, 1971, olio su tela, rete metallica
Francesca Cataldi. La finestra, 1992, cellulosa, rete metallica