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Glenys Mann, curator and director of IATB 2023

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Giunta quest’anno alla sua seconda edizione, l’International Art Textile Biennale, riunisce alcuni dei più brillanti artisti internazionali che operano attraverso il mezzo tessile e la cui pratica spesso coinvolge una combinazione di diverse discipline, artisti la cui ricerca è guidata dal filo conduttore dell’innovazione, della sperimentazione e della pratica professionale.

Saranno 35 le opere in mostra che a partire dal 23 Gennaio 2023 verranno esposte in diverse gallerie d’arte australiane dando luogo ad un evento diffuso su un ampio territorio per una durata che si estenderà fino a metà del 2024. Tutto ciò a ulteriore testimonianza di quanto all’arte tessile sia ormai riconosciuta una legittimità artistica capace di esprimersi ai livelli più alti nel panorama dell’arte contemporanea.

Fondatrice e amministratore delegato del Fibre Arts Australia, fiber artist ma anche insegnante e coordinatrice di numerosi progetti artistici, Glenys Mann racconta, in questa intervista esclusiva per ArteMorbida, come è nata e come sta velocemente crescendo la IATB di cui è promotrice, curatrice e organizzatrice fin dalla sua prima edizione del 2021.

www.fibrearts.net.au

Louise Wells

Puoi raccontarci come è nato il progetto della Biennale IATB? Perché una Biennale d’arte tessile?

GM: Ho iniziato ad integrare le fibre e il tessile nella mia arte a partire dalla fine degli anni ’70 e non ho mai smesso.

Mi sono resa conto che potevo condividere il mio amore per questi mezzi espressivi in occasione di un workshop che avevo deciso di frequentare per rafforzare le mie competenze. Negli anni ho cominciato a condividere sempre di più, quando ho capito di poter invitare altri artisti appassionati di tessile a condividere a loro volta durante gli eventi di Fibre Arts Australia che organizzavo.

È stato subito evidente che l’Arte Tessile non era fra le priorità delle gallerie più rinomate in Australia e così ho deciso di coordinare ed esibire il più possibile questo tipo di arte.

La prima Biennale è stata inaugurata nel 2021 dopo due anni di stop per il Covid.

La mostra, essendo organizzata ogni due anni, lascia ai partecipanti il tempo di sviluppare nuove opere. Un’idea ben concepita unitamente a un uso esplorativo ed esperto del materiale scelto è fondamentale per questa Biennale.

Joephine Jakobi

Dove si terrà questa seconda edizione dello IATB? Dove saranno esposte le opere, quale sarà il programma?

Questa seconda Biennale si è ingrandita passando da 3 gallerie nel 2021 a 8 gallerie nel 2023/24. Con così tante gallerie che partecipano, l’arte tessile avrà sicuramente un’esposizione maggiore in tutta l’Australia.

L’inaugurazione e l’annuncio dei vincitori si terrà alla East Gippsland Art Gallery, Bairnsdale a Victoria. Inauguriamo in questa galleria grazie alla generosità del direttore Crystal Stubbs e del suo team, ben disposti a dare risalto all’arte tessile.

Jem Olsen
East Gippsland Art Gallery, Bairnsdale Victoria 20 gennaio – 18 marzo 2023
Emu Park Art Gallery, Emu Park, Queensland 15 aprile – 10 giugno 2023
Toowoomba Regional Gallery, Queensland 8 luglio – 26 agosto 2023
Roxy Gallery, Kyogle, New South Wales 23 settembre – 11 novembre 2023
Moonah Art Centre, Moonah, Tasmania  9 dicembre 2023- 20 gennaio 2024
Australian Design Centre, Darlinghurst, NSW 2 febbraio – 22 marzo 2024
Geelong Art Space, Geelong, Victoria 5 aprile – 18 maggio 2024
Fabrik, 1 Lobethal Rd, Lobethal South Australia fine maggio – metà luglio (date da definirsi)
Eszter Bornemisza

Entriamo nel vivo della Biennale e parliamo dei lavori e degli artisti che verranno scelti per partecipare a questa edizione del 2023. Puoi parlarci dei criteri di selezione? Che opere vedremo in mostra?

La Biennale si propone di esporre il meglio del tessile d’arte contemporaneo e invita a presentare candidature che riflettano un’ampia gamma di opere legate al mezzo tessile/fibra.

Nel 2023 Fiber Arts Australia ha l’onore di presentare per la seconda volta questo straordinario evento tessile.

La BIENNALE INTERNAZIONALE D’ARTE TESSILE 2023 presenterà una grande varietà di tecniche e materiali legati al campo della fibra e del tessile, che da qualche anno sta diventando sempre più popolare tra gli artisti di tutto il mondo.

L’obiettivo della mostra è quello di includere lavori innovativi radicati principalmente nel settore tessile, nonché arte che esplori relazioni inaspettate tra il tessile e altre discipline creative e che, non avendo un “tema” collegato, permette agli artisti che lavorano in “serie” di entrare, senza in alcun modo perdere la concentrazione, come quando si realizza qualcosa con un tema prestabilito.

Dalle riflessioni intime alle grandi questioni ambientali, le opere varieranno per concetti, tecniche, materiali e presentazione. Il filo conduttore sarà l’innovazione, la sperimentazione e la pratica professionale, con un’attenzione alla contemporaneità mai vista prima. Fibre Arts Australia si impegna a sviluppare questo importante premio con una visione e un’intenzione originali, in modo che i professionisti dell’arte tessile continuino a espandersi, crescere e ispirarsi.

“Art Textiles” è un termine derivato per esprimere emozioni e sentimenti utilizzando un mezzo di comunicazione che è stato usato fin dalla notte dei tempi. Molti lavorano con stoffe e fibre, e i sottili segni del punto mostrano una straordinaria diversità di metodi applicati. L’utilizzo di tecniche tradizionali e non tradizionali in una pratica contemporanea, con il tocco ripetuto all’interno dell’opera, è molto gratificante.

Brenda Livermore

Da esperta di textile e fibre art, come vedi il ruolo che la fibre/textile art svolge oggi all’interno del più ampio panorama dell’arte contemporanea?

Nasce tutto dal lavoro delle mani, sono opere di artisti che in modi diversi sono maestri in una tecnica che è integrata nella loro pratica artistica.

C’è un filo conduttore di innovazione, sperimentazione e pratica professionale, con un’attenzione al contemporaneo mai vista prima.

L’arte tessile sta vivendo una rinascita dopo decenni in cui è stata derisa, ignorata o ghettizzata in quanto considerata “artigianato” o “lavoro femminile”, termini entrambi sentiti come dispregiativi del mondo dell’arte e che significano “non arte”.

Oggi l’arte tessile diventa un agente potente e accessibile nell’individuare l’identità, la società e la politica. Il tessile ha conquistato un seguito significativo, offrendo un segno complesso e distintivo, capace di esprimersi come qualsiasi altro medium. Questa mostra inizia dando per scontata la legittimità artistica del tessile, un punto dimostrato più volte nel corso della sua lunga storia, riunendo alcuni dei migliori e più brillanti artisti che lavorano oggi nel mondo.

Josephine Jakobi

Quali sono state le criticità che ti sei trovata ad affrontare da curatore nel progettare e organizzare quest’evento?

Volevo che questa Biennale si muovesse per entrare nel maggior numero possibile di gallerie in Australia.

I problemi di logistica nel spostare le opere sono enormi e per coordinare questo processo è indispensabile che le gallerie lavorino a stretto contatto tra loro per garantire che le opere arrivino in tempo per l’apertura successiva. Tutto questo dipende dal servizio postale australiano.

Un’altra questione da tenere in considerazione è che gli spazi delle gallerie sono diversi l’uno dall’altro, quindi il numero di opere selezionate doveva adattarsi allo spazio più piccolo della galleria, senza che questo si traducesse in una riduzione della potenza delle singole opere.

Jocobo Alonzo

Quali sono, a tuo avviso, le potenzialità dello IATB e quali le prospettive per il futuro?

Lo IATB è riconosciuto in tutto il mondo come un punto di riferimento che documenta le tendenze e le innovazioni nel campo del tessile artistico. L’obiettivo della mostra è quello di includere lavori innovativi radicati nei materiali, nella struttura, nei processi e nella storia della fibra tradizionale, nonché arte che esplori relazioni inaspettate tra la fibra e altre discipline creative.

I lavori per IATB25 sono già iniziati. Questo straordinario mezzo espressivo ha bisogno di essere mostrato e un giorno di essere esibito al di fuori dell’Australia.

Robyn Cutherbertson

Da curatore, cosa ti aspetti e cosa speri che rimanga impresso nel visitatore in occasione della Biennale Internazionale del Tessuto d’Arte 2023?

Spero che gli spettatori vengano catturati e presi dal ritmo dell’artista e dall’eccellenza in mostra. Queste opere sfidano le nozioni del tessile e della fibra precedentemente conosciute, aprendo un dialogo su cosa significhi essere un artista tessile che esprime e commenta contenuti e concetti nel XXI secolo.

Maria Rosaria Roseo

English version Dopo una laurea in giurisprudenza e un’esperienza come coautrice di testi giuridici, ho scelto di dedicarmi all’attività di famiglia, che mi ha permesso di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari di mamma. Nel 2013, per caso, ho conosciuto il quilting frequentando un corso. La passione per l’arte, soprattutto l’arte contemporanea, mi ha avvicinato sempre di più al settore dell’arte tessile che negli anni è diventata una vera e propria passione. Oggi dedico con entusiasmo parte del mio tempo al progetto di Emanuela D’Amico: ArteMorbida, grazie al quale, posso unire il piacere della scrittura al desiderio di contribuire, insieme a preziose collaborazioni, alla diffusione della conoscenza delle arti tessili e di raccontarne passato e presente attraverso gli occhi di alcuni dei più noti artisti tessili del panorama italiano e internazionale.