Interviste

HALE EKINCI

English (Inglese)

*Foto in evidenza:Biennale 30, South Bend Museum of Art, South Bend, IN. Curatore: Sarah Rose Sharp, 2019. Premiata come migliore in mostra. Copyright Hale Ekinci

Traduzione a cura di Elena Redaelli

A Different Future in the Making: Building Garment Worker Power, mostra. Collaborazione con Studio Gang e Blue Tin Production, Studio Gang Architecture Gallery, Chicago, IL, 2021, copyright Hale Ekinci

Hale Ekinci, artista multidisciplinare di origini turche, ha conseguito un master in Interdisciplinary Arts & Media presso il Columbia College di Chicago (IL), attualmente è Associate Professor of Art & Design al North Central College di Naperville (IL) e vive a Chicago.
I lavori di Ekinci parlano di identità e cultura, di immigrazione e di acculturazione, dell’esperienza personale e dei sottili equilibri che lentamente si creano tra una cultura di origine e una cultura d’accoglienza.
L’accostamento, la sovrapposizione, la fusione di simboli, tecniche, materiali rappresentativi delle diverse tradizioni culturali, come le frange decorative influenzate dalla tradizione mediorientale dell’oya, le immagini dell’archivio fotografico di famiglia, le lenzuola di recupero, l’artigianato, l’ornamento e al suo opposto, il ritratto, sono il linguaggio attraverso il quale l’artista parla di integrazione, separazione, assimilazione e emarginazione sociale, di identità negate, sospese, di identità collettive, in un processo di esplorazione, re-interpretazione e superamento di stereotipi dei luoghi comuni.
Le sue opere sono state ampiamente esposte in musei e gallerie d’arte tra cui EXPO Chicago, One After 909, Woman Made Gallery, South Bend Museum of Art, Koehnline Museum of Art, St. Louis Artists’ Guild e Queens College Art Center. È stata insignita del “Figure and Fiber Award” dalla Surface Design Association e ha completato residenze presso ACRE, Jiwar Barcelona, Momentum Worldwide Berlin, Elsewhere Museum e Chicago Artist Coalition.

https://www.hale-ekinci.com/

A Different Future in the Making: Building Garment Worker Power, mostra. Collaborazione con Studio Gang e Blue Tin Production, Studio Gang Architecture Gallery, Chicago, IL, 2021, copyright Hale Ekinci

Come ti sei avvicinata all’arte? Cosa rappresenta per te il medium tessile e perché questa scelta?

Da oltre 10 anni sono un artista multidisciplinare che si concentra sul collage e sulla narrazione attraverso diversi media espressivi. Durante la mia tesi di laurea mi sono concentrata soprattutto su video animati presentando narrazioni assurde basate sulla memoria e sulle tradizioni, mettendo in discussione ruoli e politiche di genere. Negli ultimi 4 anni sono passata al tessile, soprattutto per il desiderio di realizzare le mie opere a mano. Sono docente associato di Design al North Central College, il che mi obbliga a usare spesso il computer. Per allontanarmi dallo schermo, nello studio, ho iniziato a lavorare con l’uncinetto e il ricamo, applicando tecniche che ho imparato da mia madre, non a scuola. In seguito, ho iniziato ad aggiungere elementi come le foto trasferite e la pittura, integrando la mia formazione occidentale. Innanzitutto, sono attratta dai tessuti per il piacere che provo mentre li manipolo e per come questo processo mi tranquillizza. Come femminista, l’utilizzo di “lavori femminili” sottovalutati e di materiali domestici come forma d’arte ha per me un significato filosofico.

Mantel on Mantel, foto trasferimento con solvente, filo da ricamo, crochet, glitter, perline di vetro, paillettes, vernice acrilica su lenzuolo, mensola e fili di metallo, 45" x 50" x 4", 2019, copyright Hale Ekinci
Cupcake, foto trasferimento con solvente, filo da ricamo, crochet su lenzuola trovate, 15,5" x 39", 2020, copyright Hale Ekinci
New House, Foto trasferimento con solvente, filo da ricamo, crochet, pittura acrilica su lenzuola, legno, 17" x 24" x 50", 2019, copyright Hale Ekinci

Cosa ti ispira, cosa ti induce a creare? Come nasce l’idea di un’opera?

Mi ispirano le storie, i rituali, le tradizioni, gli stereotipi, la fusione di culture e le questioni femminili. Mi ispirano anche i processi artigianali, l’atto stesso del fare e il colore. Sto studiando diversi argomenti come la comunicazione non verbale, la storia dell’abbigliamento, l’identità ibrida e la teoria del colore.

Il mio processo inizia di solito con una vecchia fotografia, presa dagli album o dagli archive di famiglia. Dopo aver modificato la foto e averla trasferita su uno dei tanti tessuti per uso domestico che raccolgo dai negozi dell’usato e dalla mia dote, dipingo e ricamo in modo intuitivo, seguendo il flusso dell’immagine e ascoltando ciò che la persona nella fotografia mi sta dicendo. Inoltre, appunto schizzi rapidi e approssimativi e sperimento con diverse composizioni.

Uso la fotografia e Photoshop per testare colori e composizioni, soprattutto nella fase centrale della produzione. Questo passaggio richiede molto tempo. Spesso prendo appunti e penso alle cose per molto tempo prima di agire, a meno che non si tratti di una serie che è già in gran parte definita e che quindi può procedere con il pilota automatico.

Trapunta, foto trasferimento a solvente, acrilico, paillettes, filo da ricamo, crochet, frange, stampa a blocchi su lenzuola riciclate, 55" x 80", 2021, copyright Hale Ekinci
Blue White Man, foto trasferimento con solvente, acrilico, filo da ricamo, crochet, stampa a blocchi su lenzuola recuperate, 28" x 45, 2021, copyright Hale Ekinci
Sticking Tongue Out, foto trasferimento con solvente, pittura acrilica, filo da ricamo, paillettes, filo, crochet su lenzuola recuperate, 52 "x38 "x1", 2021, copyright Hale Ekinci.

In molti dei tuoi dipinti tessili, così come nelle sculture, utilizzi spesso immagini di figure umane prive di una identità riconoscibile, abbellite e decorate. Cosa rappresentano queste immagini e in che relazione sono con gli ornamenti e pizzi che costruisci intorno ad esse?

Cerco di creare una combinazione di sentimenti contrastanti legati al senso di casa, alle relazioni e ai legami culturali. Rifiuto le dualità accostando una serie di elementi che possono essere ironici, impegnativi, confusi, confortanti, malinconici o gioiosi (ecc.).

Essendo un’artista internazionale e un’immigrata, impiego nella stessa scena cose familiari e straniere, oscurandole al punto che non si riesce a capire cosa o chi venga da dove. Sono interessata all’identità multiculturale e all’acculturazione. Trasferisco su tessuti di utilizzo comune e domestico vecchie foto legate al mio retaggio turco, di mio marito, originario dell’Hoosier, e di fonti trovate.

Mostra "Body Is Work" presso la Chicago Artist Coalition. Curatore: Elliot Reichert, 2019, copyright Hale Ekinci

Le immagini delle persone si ripetono oppure si trasformano esse stesse in pattern, per interconnettere l’individuo” in “collettivi” riconfigurati, o per rappresentare molteplici personalità. Poi sovrappongo il ricamo e la pittura per confondere ulteriormente le identità. L’uso della tradizione islamica dell’ornamento accostata alla ritrattistica è una strategia sovversiva. Apparentemente usato solo come strumento di abbellimento, l’ornamento può in realtà innescare una tensione, stuzzicandoci alla periferia della nostra visione mentre la nostra attenzione è rivolta ad altro. Può proliferare e quindi sopraffare la figura che inizialmente si propone di abbellire.

Questo fa eco alle diverse strategie di acculturazione: integrazione, separazione, assimilazione o emarginazione sociale. Imitando questo stratagemma, l’ornamento e la figura si dislocano perennemente l’un l’altro come determinanti dell’identità e di ciò che è effettivamente ai margini

Silhouette: Family, foto trasferimento a solvente, filo da ricamo, crochet, glitter, pittura acrilica su lenzuola, cerchio di metallo, 14" x 14" x 40", 2019, copyright Hale Ekinci
On The Fringe, foto trasferimento a solvente, pittura acrilica, filo da ricamo, paillettes, perline di vetro, frange, crochet, filo su lenzuola trovate, 34" x 87", 2020, copyright Hale Ekinci

Artista ma anche Professore Associato di Arte & Design presso il North Central College di Naperville, IL. Cosa aggiunge l’insegnamento al tuo essere artista?

Parte del mio lavoro consiste nel mantenere attivo il mio studio sul lavoro creativo, producendo e diffondendo la mia arte. Questo mi permette di essere aggiornata e di condividere le mie esperienze con i miei studenti. Loro imparano non solo dal mio processo, ma anche come diventare un artista professionista. In cambio, l’insegnamento mi mantiene entusiasta del processo creativo. Spesso mi stimola il modo in cui gli studenti risolvono un problema visivo, i risultati delle loro ricerche, la loro identità e le storie che portano nel loro lavoro. La loro energia si riversa spesso su di me, ispirandomi a entrare nel mio studio e a nutrirmi di questa comunità creativa.

Untitled Ellis Island, foto trasferimento con solvente, pittura acrilica, filo da ricamo, paillettes, filo, crochet su lenzuola recuperate, 48 "x40 "x1", 2021, copyright Hale Ekinci
Who What Where Are We From? Foto trasferimento a solvente, acrilico, filo da ricamo, crochet, perline di vetro su tessuto, 52"x 44", 2021, copyright Hale Ekinci

Un lavoro o un progetto che ha avuto un ruolo importante nel tuo percorso di crescita professionale?

La mia commissione su larga scala per Facebook, dove ho realizzato nel loro ufficio di Chicago un’installazione permanente in tessuto. Un adattamento di 7,5 x 3 metri delle mie opere su tessuto. Realizzare un’opera così grande per la prima volta e vederla nello spazio è stato impegnativo e gratificante allo stesso tempo. Mi piace l’idea che centinaia di persone passino davanti a quest’opera e si soffermino per un momento a considerare le storie di questi sconosciuti che non conoscono veramente.

Connected (Facebook Chicago Office, installazione tessile permanente). Foto trasferimento a solvente, paillettes, applique in tessuto, filo da ricamo, acrilico, crochet su lenzuola trapuntate recuperate, 2021, 7,5 metri x 3 metri, 25'x11'. Copyright Hale Ekinci

Perché l’arte è importante per la nostra vita?

L’arte è ciò che ci rende umani. Se non ci fosse l’arte, non ci sarebbe “pepe” nella vita, la vita sarebbe piuttosto insipida. Di recente ho letto il libro e visto la serie “Station Eleven”, che espone questa idea in modo splendido. In questa storia, la maggior parte della popolazione mondiale viene dissipata da una pandemia e le persone rimaste senza elettricità o internet sopravvivono grazie alle storie e all’arte. Ho pensato che il valore dell’arte per l’umanità fosse comunicato in modo poetico.

Bordered Up, foto trasferimento con solvente, filo da ricamo su lenzuolo, uncinetto su cerchio di metallo, 14"x14"x12", 2020, copyright Hale Ekinci

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Tra luglio e agosto, sarò un artista residente presso la Spudnik Press di Chicago, dove continuerò i miei lavori a tecnica mista su tessuti e aggiungerò la stampa al mio vocabolario visivo.

A settembre avrò una mostra personale alla Leonor R. Fuller Gallery del Kenneth J. Minnaert Center for the Arts. Mi recherò a Olympia, WA, per tenere una conferenza in occasione della mia mostra. Non sono mai stata nello Stato di Washington e sono molto contenta di poterlo finalmente visitare! Ho altre due mostre personali in programma a ottobre e dicembre.

Maria Rosaria Roseo

English version Dopo una laurea in giurisprudenza e un’esperienza come coautrice di testi giuridici, ho scelto di dedicarmi all’attività di famiglia, che mi ha permesso di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari di mamma. Nel 2013, per caso, ho conosciuto il quilting frequentando un corso. La passione per l’arte, soprattutto l’arte contemporanea, mi ha avvicinato sempre di più al settore dell’arte tessile che negli anni è diventata una vera e propria passione. Oggi dedico con entusiasmo parte del mio tempo al progetto di Emanuela D’Amico: ArteMorbida, grazie al quale, posso unire il piacere della scrittura al desiderio di contribuire, insieme a preziose collaborazioni, alla diffusione della conoscenza delle arti tessili e di raccontarne passato e presente attraverso gli occhi di alcuni dei più noti artisti tessili del panorama italiano e internazionale.