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HANDMADE: LA CREAZIONE DI TESSUTI NELL’ASIA MERIDIONALE

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*Foto in evidenza: Cintura nuziale (bokani) da uomo, cultura Sodha Rajput, Sindh, Thar Parkar o Mithi Taluka, India prima della divisione, 1920 circa, 1991.17.4

al Textile Museum della George Washington University di Washington, DC, fino al 7 maggio 2022   

Artisti, cooperative e laboratori in Bangladesh, India e Pakistan stanno creando nuovi disegni tessili ispirati a tradizioni secolari.

Organizzata dalla professoressa di storia dell’arte Cristin McKnight Sethi, questa mostra condivide le storie degli artisti insieme a vivaci esempi di sari, sciarpe e altri indumenti fatti a mano.

Copriletto (chintz palampore), Costa di Coromandel, India, XVIII secolo, 2017.14.1, dono di Gail Martin

LA MOSTRA

La professoressa di storia dell’arte della GW, Cristin McKnight Sethi, ha invitato un gruppo di artisti provenienti da Bangladesh, India e Pakistan a creare nuovi tessuti ispirati alle opere d’arte della collezione del Textile Museum, con risultati sorprendenti.

Mahua Lahiri con il laboratorio Hushnohana a Kolkata, India. Foto per gentile concessione di Hushnohana

Handmade presenta queste nuove opere accanto alle loro controparti storiche. Laxmiben Kalyanji Puvar, un artista del Gujarat, India, ha ripensato la tipica fascia nuziale maschile come un lussuoso sari di seta. Gohar Sajjid e altri artisti dell’organizzazione Sabah Pakistan hanno ricamato uno scialle con disegni floreali e geometrici stilizzati trovati in uno scialle da sposa del XX secolo. Attraverso le loro opere, questi creatori contemporanei interpretano e innovano tecniche tessili secolari, modelli e motivi decorativi.

Laxmiben Kalyanji Puvar (sinistra) e Tulsiben Pursottam Puvar (destra) in Kutch, India. Foto di Judy Frater
Laxmiben Kalyanji Puvar (al centro) e altri che esaminano dei tessuti al Kala Raksha Museum di Kutch, India. Foto di Judy Frater

Nella mostra, brevi video condividono le storie e le esperienze degli artisti che lavorano sia in maniera indipendente, che come membri di cooperative o laboratori. Sabah Pakistan, per esempio, è un’organizzazione che fornisce alle donne ricamatrici della regione di Khyber Pakhtunkhwa una formazione professionale e spazi di vendita dove proprorre il proprio lavoro a prezzi equi. Puvar ha sviluppato le sue competenze di design e di business a Somaiya Kala Vidya, un istituto di design che aiuta gli artigiani indigeni a costruire un proprio linguaggio basandosi sulle tradizioni familiari.

Fonte: https://museum.gwu.edu/handmade-creating-textiles-south-asia

Copriletto (kantha rumal), Bengala, India prima della divisione, 2006.24.1, regalo anonimo

Maria Rosaria Roseo

English version Dopo una laurea in giurisprudenza e un’esperienza come coautrice di testi giuridici, ho scelto di dedicarmi all’attività di famiglia, che mi ha permesso di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari di mamma. Nel 2013, per caso, ho conosciuto il quilting frequentando un corso. La passione per l’arte, soprattutto l’arte contemporanea, mi ha avvicinato sempre di più al settore dell’arte tessile che negli anni è diventata una vera e propria passione. Oggi dedico con entusiasmo parte del mio tempo al progetto di Emanuela D’Amico: ArteMorbida, grazie al quale, posso unire il piacere della scrittura al desiderio di contribuire, insieme a preziose collaborazioni, alla diffusione della conoscenza delle arti tessili e di raccontarne passato e presente attraverso gli occhi di alcuni dei più noti artisti tessili del panorama italiano e internazionale.