I Kimono della Collezione Khalili (1700 – 2000)
La Collezione Khalili comprende più di 450 kimono e abbraccia trecento anni di arte tessile giapponese. È una delle collezioni private di kimono tradizionali giapponesi più importanti al mondo. La sagoma del kimono, a forma di T, con cuciture dritte è cambiata molto poco nel corso dei secoli, eppure la collezione rivela una sorprendente varietà di disegni. Nell’abito giapponese è la decorazione della superficie, non il taglio e la costruzione, ad essere importante e le indicazioni di genere, età, status, ricchezza e gusto si esprimono attraverso la scelta del colore e del disegno.
Kimono estivo da donna (Katabira), KX 149, Giappone,1820-1850, asa, trama semplice, 167 x 118 cm. Motivo: Paesaggio con reti da pesca, ingresso di paglia con tenda di corda, carretto dei nobili, © Khalili Collections
Kimono da esterno per una giovane donna (Uchikake), KX 154, Giappone,1840-1870, crêpe di seta (chirimen), 152,5 x 124 cm. Motivo: Paesaggio con ponte, padiglioni e capanne di paglia, ©Khalili Collections
Nella collezione sono presenti i sofisticati capi del periodo Edo (1603-1868); gli stili mutevoli e la nuova tavolozza di colori di Meiji (1868-1912); e l’audace e strabiliante kimono del Taisho (1912-26) e del primo Showa (1926-89).
Kimono per una giovane donna (Furisode), K 106, Giappone, 1912-1926, crepe di seta (chirimen); tinto in pasta a mano libera (yūzen), ricamato in seta e fili metallici con applicazione di oro e argento, 161,5 x 128 cm. Motivo: Barca piena di fiori su acqua vorticosa, pino, fiori di prugna e acero, ©Khalili Collections.
A proposito delle Collezioni Khalili…
Il Professor Nasser D. Khalili PhD KSS KCSS è uno studioso di fama mondiale, collezionista e filantropo, che è stato definito “ambasciatore culturale dell’Islam” dai leader musulmani di tutto il mondo.
Nato in Iran nel 1945, dopo aver completato gli studi si è trasferito negli Stati Uniti nel 1967, dove ha continuato la sua formazione. Si è laureato nel 1974 al Queens College della City University di New York, con una laurea in Scienze informatiche. Successivamente, nel 1978 si è trasferito nel Regno Unito, dove ha completato il dottorato di ricerca sulla lacca islamica presso la School of Oriental and African Studies (SOAS) dell’Università di Londra nel 1988.
Dal 1970 il professor Khalili ha riunito, sotto l’egida del Khalili Family Trust, otto delle più belle e complete collezioni d’arte del mondo: Arte islamica (700-2000); Hajj e le arti del pellegrinaggio (700-2000); Documenti aramaici (353-324 a.C.); Arte giapponese del periodo Meiji (1868-1912); Kimono giapponese (1700-2000); Tessili svedesi (1700-1900); Lavorazione dei metalli damasceni spagnoli (1850-1900); Smalti del mondo (1700-2000). Insieme, queste otto collezioni comprendono circa 35.000 opere, e ogni collezione è di per sé la più grande e completa al mondo.
Le collezioni sono state esposte in più di 44 importanti musei in tutto il mondo, come il British Museum di Londra (1994), il Victoria and Albert Museum di Londra (1997), la Somerset House di Londra (2004), l’Alhambra Palace di Granada (2001), il Metropolitan Museum of Art di New York (2003), alla Art Gallery of New South Wales, Sydney, nel 2008 all’Emirates Palace, Abu Dhabi, nel 2009 all’Institut du Monde Arabe, Parigi, e nel 2010 a De Nieuwe Kerk, Amsterdam, il Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo, e i Musei del Cremlino a Mosca.
Oltre ai suoi interessi culturali ed educativi, il professor Khalili è una voce di spicco nel movimento globale per promuovere il rispetto e la comprensione reciproca tra le nazioni del mondo.