Eventi

IATB – International Art Textile Biennale 2023

English (Inglese)

Vincitori del Premio:

Premio principale: Josephine Jakobi, Australia, The Huntsman and I

Premio d’eccellenza Glenys Mann: Claudia Mazzotta, Australia, Labouring over Maternal Care

Premio d’eccellenza australiano: Brenda Livermore, Fire Brand

Premio d’eccellenza internazionale: Katherina Sommer, Mug Women II

Elenco degli artisti sul sito web di Fibre Arts

https://www.fibrearts.net.au/iatb23-directory.html

Glenys Mann fondatrice di Fibre Arts Australia

Prefazione del catalogo:

La International Art Textile Biennale 2023 si propone di esporre il meglio dell’arte tessile contemporanea e questa seconda Biennale riflette la vasta rassegna di opere legate al medium tessile. L’obiettivo della mostra è quello di includere lavori innovativi radicati principalmente nel tessile, unitamente a opere che esplorano relazioni inaspettate tra il tessile e altre discipline creative.

L’arte tessile sta vivendo una rinascita dopo decenni in cui è stata derisa, ignorata e spesso definita semplicemente “artigianato” o “lavoro da donne”, in altre parole “non vera arte”.

L’importanza del tessile viene ripristinata grazie a una forza e a un’ingegnosità straordinarie che hanno portato a un intelligente smantellamento delle “regole” consolidate del mondo dell’arte. Gli spettatori saranno catturati e coinvolti dal ritmo dell’artista e dall’eccellenza che viene esposta. Le opere selezionate in questa biennale sfidano la vecchia concezione di tessuto/fibra, aprendo un dialogo su cosa significhi essere un artista tessile che liberamente si esprime e commenta il XXI secolo.

Oggi l’arte tessile diventa un mezzo potente e accessibile per esaminare l’identità, la società e la politica.

Il primo passo di questa mostra è riconoscere la legittimità artistica del tessile, dimostrata più volte nel corso della sua lunga storia, selezionando alcuni dei migliori e più brillanti artisti che lavorano oggi nel mondo.

Fibre Arts Australia e la sua fondatrice, Glenys Mann, si impegnano a sviluppare questo importante premio e a incoraggiare una visione e delle intenzioni originali, in modo che i professionisti dell’arte tessile possano essere sempre più numerosi e continuare a crescere potendo così essere sempre di più di ispirazione.

Discorso di apertura a cura di Sue Wood, membro della Giuria.

È per me un onore e un privilegio far parte di questo meraviglioso progetto. Le mie congratulazioni vanno a Glenys Mann e a Fibre Arts Australia per la loro lungimiranza nell’istituire la International Art Textile Biennale e alla East Gippsland Art Gallery per averla sostenuta. Molte iniziative artistiche interessanti nascono nei centri regionali, forse perché siamo disposti a rischiare di più. È anche bello vedere il numero di sedi in cui la Biennale si sposterà. Si tratta di una splendida opportunità per presentare l’arte tessile a un vasto pubblico.

L’aver istituito un premio e una mostra che attraggono partecipanti da tutta l’Australia e da tutto il mondo è un importante risultato. Avendo fatto parte della comunità tessile australiana per molto tempo, provo una grande soddisfazione nel vedere artisti internazionali che presentano e inviano lavori a una mostra australiana visto che per molto tempo è stato vero il contrario.

Gli artisti di questa mostra fanno uso di materiali, processi e sensibilità tessili per esplorare una serie di problematiche contemporanee, sia personali che politiche. Le opere affrontano questioni di giustizia sociale, preoccupazioni ambientali e le sfide di vivere in un mondo sempre più diviso e instabile. Non c’è nulla che non si possa fare. Per un artista, il mezzo tessile offre opportunità illimitate di espressione: colore, texture, molteplici modi di lavorare. Si evince chiaramente il piacere di creare dalle opere che ci circondano, ma questa non è l’unica ragione che ci spinge ad usare i tessuti: di fatto il tessuto è al centro dell’esperienza umana. Tutti noi entriamo in contatto con i tessuti in una forma o nell’altra ogni giorno della nostra vita. Questa familiarità è uno dei motivi  per cui questo medium  è stato accantonato  in passato, ma è anche un punto di forza: significa che in un’opera tessile possono essere incorporati strati di significato che lo spettatore attento può scoprire. I tessuti seducono lo spettatore, attirandolo e invitandolo a contemplare e a rispondere a idee complesse e stimolanti ed è quello che fanno le opere di questa mostra.

Quasi 20 anni fa ho scritto una tesi di dottorato sulle ricamatrici del New South Wales negli anni tra il 1960 e il 1975. Erano donne interessate agli approcci moderni al ricamo. Hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo della comunità tessile in Australia e uno dei loro sogni era quello di vedere il tessile in generale, e il ricamo in particolare, venire riconosciuti come arte. Da dove ci troviamo ora, circondati da opere così varie e coinvolgenti in una mostra di livello internazionale, non vi è alcun dubbio che il loro sogno sia oggi realtà.