JESS BLAUSTEIN VINCE IL THE FINE TEXTILES AWARD 2022
*Foto in evidenza: Table Settings, 2020-2021, 68 x 48 inches, copyright Jess Blaustein
Jess Blaustein, artista statunitense che attualmente vive e lavora a Hastings-on-Hudson, New York, ha ricevuto il The Fine Textiles Award (FATA) 2022 per l’opera Table Settings.
Il Fine Art Textiles Award è una mostra internazionale con giuria, sostenuta dall’Open College of the Arts con l’obiettivo di promuovere il talento creativo di artisti che utilizzano il medium tessile in maniera esclusiva o prevalente nella propria pratica artistica. Il FATA è assegnato ogni anno al Festival of Quilt presso il NEC di Birmingham (UK).
Table Settings, lavoro premiato in questa edizione 2022, è un’opera tessile a parete, trapuntata e realizzata con biancheria domestica riciclata. Il top riproduce, utilizzando le tonalità neutre del bianco e nero, le tracce rimaste impresse sul tessuto di un tavolo da pranzo nell’arco di quattro settimane di utilizzo.
L’opera rinvia all’idea della ripetitività che caratterizza le azioni quotidiane nella loro apparente noiosa banalità , concetto che l’artista esprime proprio attraverso la sobrietà dei materiali, delle tonalità e delle linee ripetute e sovrapposte.
Nel congratularsi per l’opera vincitrice, la giurata Jo Hall ha dichiarato che: “La sua semplicità parla con forza delle associazioni che esistono tra il mondo domestico e quello tessile, esplorando questa relazione in modo stimolante e con un approccio meravigliosamente sobrio. Ha suscitato molte discussioni tra noi. Ci è piaciuto il riferimento alla natura ripetitiva della domesticità , al modo in cui i rituali quotidiani possono essere tracciati e registrati per creare qualcosa che trascende la banalità . Ci è piaciuta anche la patina leggermente marcata e sovrapposta dell’opera, che abbiamo percepito come una sfida alla percezione dei tessuti come puliti e belli”.Â
Con l’opera The Three Living and The Three Dead 2021, Tanya Bentham, artista specializzata in ricamo altomedievale (Opus Anglicanum), ha ricevuto il premio per l’uso più innovativo dei tessuti (Most Innovative Use of Textiles).
I disegni di Bentham si ispirano alle tecniche di ricamo e tintura naturale dell’epoca. Le restrizioni nella scelta dei colori, proprio nel rispetto di antiche tecniche, sono secondo le parole dell’artista stessa, uno degli aspetti che maggiormente la ispira.
Il Giudice del premio, Jo Hall, ha descritto l’opera come: “… semplice, forte, diretto e brillantemente eseguito, grazie a un pizzico di umorismo nascosto nei dettagli. L’opera si rivolge a un’ampia fascia demografica con i suoi riferimenti sia all’Opus Anglicanum sia alle graphic novel dei giorni nostri, estendendo il raggio d’azione del tradizionale lavoro d’ago e attirando al contempo un pubblico più giovane grazie alla sua narrazione visiva creativa”.
Hanno ricevuto infine un encomio (Highly commended) per i loro lavori l’artista canadese Judith E. Martin per Underfoot The Earth Divine e la londinese Nadia Ricketts per 22:2:22 Portal.
Le opere vincitrici e quelle in lizza per il Fine Art Textiles Award sono state esposte al pubblico al Festival of Quilts al NEC di Birmingham dal 18 al 21 agosto, e poi al Knitting & Stitching Show, il più grande evento tessile del Regno Unito, che si terrà a Londra dal 6 al 9 ottobre e ad Harrogate dal 17 al 20 novembre prossimi.
Informazioni complete sul Fine Art Textiles Award sono disponibili sul sito web del Festival of Quilts all’indirizzo:
www.thefestivalofquilts.co.uk/the-fine-art-textiles-award/
Jess Blaustein Bio
Jess Blaustein è un’artista concettuale e ricercatrice urbana. Con un background che spazia dall’architettura, all’artigianato e alle scienze umane, utilizza spesso materiali trovati e di scarto per raccontare storie di luoghi, soprattutto di quelli nascosti e di mezzo.
Jess realizza libri, trapunte, mappe e altri dispositivi tattili con il nome di B-PLOT ed è cofondatrice di STUDIOOSS Applied Arts Collective.
Il suo insegnamento e la sua ricerca sono stati sostenuti dalla Mellon Foundation, dal Getty Research Institute, dal New School Green Fund e dalla Smithsonian Institution.
Tra le mostre ricordiamo Flux Factory, Miniartextil, San José Museum of Quilts and Textiles, Craft Forms, The Artist as Quiltmaker, Materials Hard + Soft e le Biennali Quilt Visions.
Ha conseguito un master in arti interdisciplinari alla Hartford Art School e un dottorato in letteratura alla Duke University. Jess lavora e vive nella Lower Hudson Valley con una Bernina 830 d’epoca, tre ragazzi e un cane che porta il nome di Djuna Barnes.