John Raustein – Anticipazioni
Tra le 84 pagine di Artemorbida #5 troverete innumerevoli spunti che faranno prudere le vostre dita, facendovi provare tutto il piacere dei tessuti. Vi invitiamo a immergervi con noi nelle evocative atmosfere di uno degli artisti tessili più sensibili e interessanti del Nord Europa: il Norvegese John Raustein.
Di seguito, una breve intervista per darvi un’idea di quello che potrete leggere nel cartaceo.
Ph. credit Gustavberg Konsthall
Nell’articolo introduco il tuo lavoro parlando delle atmosfere che esso genera. Ti interessa questo concetto?
Sì, assolutamente! Adoro l’idea di entrare in una specie di atmosfera, entrare in qualcosa di differente: un altro stato mentale, ricordami qualcosa. La mi arte circonda lo spettatore, è ovunque; ti ci trovi immerso.
Qual è il ruolo dei sensi nella percezione della tua opera?
Si tratta di tattilità visiva. Voglio che lo spettatore percepisca la sensazione di toccare le mie superfici anche senza poterle toccare con le mani. Ricordando un’esperienza, sappiamo esattamente qual è la sensazione che i materiali ci trasmettono. Il tessile ci circonda, è una parte presente e silenziosa della nostra quotidianità dall’inizio alla fine delle nostre vite. Anche se non li notiamo i tessuti sono presenti, inconsciamente lo sappiamo. È un’esperienza comune a tutti noi. Questo è quello che vorrei fosse ricordato: qualcosa che non vi siete accorti di avere dimenticato.
Parlando di memorie, secondo te, qual è il senso maggiormente coinvolto nello stimolarle?
Penso che l’olfatto sia il più importante. L’olfatto mi riporta indietro nel tempo. Immediatamente sono nella cucina di mia nonna, nel laboratorio di mio padre. Quando annuso, posso sentire tra le dita la sensazione della tovaglia ricamata del tavolo di mia nonna.
Ph. credit John Raustein
Come descriveresti l’odore delle tue opere?
Il rotolo di tela di cotone, quando appena aperto, ha un profumo molto caratteristico. È molto importante per me che i materiali che utilizzo non hanno avuto una vita precedente. Uso materiali nuovi. Voglio creare le mie storie con materiali intonsi. Sono interessato a creare la sensazione dell’odore per visualizzarlo nel materiale.
Il tuo lavoro è sia autobiografico che basato sulla comunicazione con lo spettatore. Cosa ti interessa veicolare attraverso i tuoi lavori?
Non è così importante che tu, come spettatore, percepisca la stessa storia che io voglio comunicare. La cosa importante è che il mio lavoro ti parli!
Trovo molto interessante parlare di persona con il fruitore delle mie opere, questo aggiunge molti livelli di significato al mio lavoro. Mi piace davvero molto quando la mia opera diventa spunto per parlare di storie, memorie e la conversazione si sposta su un livello personale.
Il concetto di tempo è fondamentale nel tuo lavoro. Come traduci a livello visivo il processo di produzione e il concetto di tempo?
Solitamente uso piccoli pezzi cuciti e ripetuti. Questa è la più efficace rappresentazione del tempo. Quando cucio insieme cinque quadrati composti da pezzi di 5×5 cm e ripeto questo modulo, esso diventa enorme! Quando lo alzo allora diventa veramente visibile. Ogni persona capisce che taglio e cucito sono parte del processo di realizzazione. E quando diventa 10 volte 10 metri allora è veramente efficace. C’è un’infinità di lavoro invisibile dietro i prodotti tessili che non viene valutato. Questo lavoro rimane nascosto, nella nostra indaffarata quotidianità non abbiamo il tempo di eseguirlo. Se sei un’artista, allora hai il tempo.
Ph. credit John Raustein
Il concetto di tempo è anche espresso attraverso lo sviluppo del tuo lavoro su trilogie. Quali progetti svilupperai in futuro?
Attualmente sto lavorando alla mia terza trilogia. La prima parte sarà esposta a Lofoten, la seconda a Nitja art center a Lillestrøm, fuori Oslo. La terza parte; beh, non mi è ancora permesso dirlo. È un segreto. Sarà nell’autunno del prossimo anno.
Sul tuo profilo Instagram, ci sono molte foto con forme di un arancione intenso. Saranno anche queste parte della tua terza trilogia?
Sì, quella è la prima parte della trilogia. Sarà esposta a Lofoten, Nordnorsk kunstnersenter a novembre, quest’anno. La mostra aprirà Sabato 6 Novembre.
È bellissimo a Nord, non c’ero mai stato prima. L’estate scorsa ci sono stato per la prima volta e mi sono totalmente innamorato. I colori sono veramente unici, molto brillanti. Questo lavoro è incentrato sul colore, sul senso del colore e l’effetto che ha sulla memoria.
Allora Grazie John, per questo viaggio attraverso i tessuti e il profumo del colore.