La Dama e l’Unicorno
*Foto in evidenza: “A mon seul désir”
Gli arazzi de “La Dama e l’Unicorno” in mostra a Tolosa: la sfida di un nuovo dialogo tra arte medievale e contemporanea
Il ciclo di arazzi “La dama e l’Unicorno” – capolavoro d’arte medievale fiamminga conservato presso il Museo Nazionale del Medioevo a Parigi (Museo di Cluny) – arriva a “Les Abattoirs”, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Tolosa, in un’esposizione eccezionale dal 30 ottobre 2021 al 16 gennaio 2022.
I panni istoriati dialogano all’interno della mostra con opere di artisti contemporanei creando un connubio tra passato e presente.
Evento unico e raro: basti pensare che nella storia recente il ciclo di arazzi è stato concesso in prestito in sole tre occasioni!
Approfittando, infatti, della temporanea chiusura del Museo di Cluny per lavori di ammodernamento, i sei arazzi sono stati esposti per la prima volta in un luogo dedicato all’arte moderna: “Les Abattoirs”. Pur essendo concepiti entrambi come contenitori di manufatti artistici (seppur provenienti da epoche differenti), le due Istituzioni hanno unificato i loro approcci per raccogliere, conservare, studiare e condividere con il pubblico i valori universali dell’arte antica e attuale.
“Les Abattoirs”, Museo di Arte Moderna e Contemporanea a Tolosa, Francia. Di Didier Descouens – Opera propria, CC BY-SA 4.0
Gli splendidi arazzi de “La Dama e l’Unicorno” furono tessuti nelle Fiandre nel XV secolo per volere di Jean Le Viste, presidente della Cour des Aides ed appartenente ad una ricca famiglia lionese. I sei pezzi, costituiti da filati di lana e seta,vengono stilisticamente definiti “millefleur”, in virtù dell’abbondante natura che adorna il pacifico bestiario, costituito da animali e figure allegoriche desunte dall’iconografia medievale dei cinque sensi (il gusto, l’udito, la vista, l’olfatto, il tatto) e dell’anima. Le scene raffigurate si stagliano su di uno sfondo color rosso, da cui spiccano al centro la dama con l’unicorno e il leone, vere e proprie costanti dell’intero ciclo tessuto.
Infine, l’arazzo “A mon seul désir” rappresenta poi il vero e proprio enigma della serie, tanto da aver ispirato molte ipotesi. Commentato dalla scritta “ A mon seul désir” non si esclude il riferimento all’amor cortese e al libero arbitrio.
In questa natura paradisiaca che invita alla contemplazione, l’unicorno è protagonista e contemporaneamente semplice spettatore; accompagnato da un leone, reca in ogni scena lo stemma della famiglia Le Viste.
“Il tatto”
La mostra a “Les Abattoirs” offre allo spettatore spunti di riflessione sulle definizioni di arte e tempo, sollevando diverse questioni che riguardano la società di ogni epoca.
Quali messaggi comunica un’opera d’arte storica allo spettatore odierno?
Se la caratteristica di un capolavoro è quella di rimanere attuale qualunque sia l’epoca, come viene intesa oggi questa decorazione murale?
Come interpreta lo spettatore contemporaneo il valore e la raffigurazione di un’opera d’arte antica?
L’artista contemporaneo quali riferimenti tecnico-stilistici e iconografici coglie ispirandosi alla serie di arazzi de “La Dama e l’Unicorno”?
L’esposizione dei panni de “La Dama e l’Unicorno” nei “Les Abattoirs” permette quindi al pubblico di scoprire le peculiarità di un’arte d’élite e di apprezzare l’unicità potente di un’opera medievale portatrice di una modernità dirompente.
Sitografia:
https://www.lesabattoirs.org/expositions/la-dame-la-licorne
https://it.wikipedia.org/wiki/La_dama_e_l%27unicorno
https://www.musee-moyenage.fr/