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Labirinti e trame

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15 settembre , 2021 – 29 Ottobre, 2021
Lunedì-venerdì dalle 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 20:00
Artur Ramon Art, Bailén 19, 08010 Barcelona
Tel. +34 93 302 59  70art@arturamon.com

Artisti: Carla Mañosas, Aurèlia Muñoz, Francesca Piñol, Pilar Sala, Amparo de la Sota and Marga Ximénez
Curatela: Sílvia Ventosa

Konya (Turkey), Carpet made with soumak technique, c. 1800. detail

Zaire, Kuba fabric, late of the 19th century. Ra•a embroidery, 500 x 87 cm.

Konya (Turkey), Carpet made with soumak technique, c. 1800.

“Labirinti e trame” è il nuovo impegno di Artur Ramon Art verso l’arte tessile.
Artur Ramon Art presenta sei artiste donne: Carla Mañosas, Aurèlia Muñoz, Francesca Piñol, Pilar Sala, Amparo de la Sota e Marga Ximénez che lavorano con textures e volumi tessili attraverso linee sinuose che ricordano un immaginario labirinto.
Le opere contemporanee sono poste in analogia grafica accanto a una selezione d’incisioni di Eduardo Chillida, a tessuti africani Kuba del diciannovesimo secolo e a un tappeto turco del 1800, tessuto con la tecnica soumak.

Aurèlia Muñoz, Untitled (Series Birds-Comets).

Eduardo Chillida, Enda II, 1976. Etching, edition 6_50, P. 11,5 x 18,6 cm, Pp. 65,5 x 50 cm.

Carla Mañosas (b. 1992, Sant Cugat del Vallès) si è laureata in Arte e Design alla Escola Massana in Barcellona, premiata con la menzione Arti Applicate. L’artista si è specializzata nell’arte della tessitura in Danimarca e a Parigi. La natura è la maggiore fonte d’ispirazione per le sue opere che nascono dall’osservazione e interpretano forme esistenti. Il tessuto mette in comunicazione l’artista e lo spazio dove avviene l’intervento, creando un gioco di legami e valori, una relazione di unione e rispetto con altri ritmi biologici diversi da quelli umani. Sebbene all’inizio della sua carriera, Carla ha già esposto in diverse città della Spagna e del Portogallo.

Carla Mañosas, Murmullos, 2018. Linen, cotton, silk, merino wool and xisqueta wool, high 150 cm, diameter 52 cm.

Aurèlia Muñoz (Barcelona, 1926 – 2011) ha studiato all’Istituto di Montserrat, alla Scuola di Arti Applicate e all’Escola Massana di Barcellona. Si avvicina all’arte della tessitura negli anni ’60 quando inizia a dipingere la tela grezza. Negli anni ’70 è impegnata nel rivalutare l’artigianato e la tessitura come forme di espressione culturale e artistica. La ricerca è sempre stata una parte fondamentale e ossessiva del suo lavoro, caratterizzato dalla reinterpretazione di tecniche artigianali. L’artista ha elevato il macramè, il patchwork, gli arazzi e persino l’origami giapponese a forme d’arte astratte e d’avanguardia. Aurèlia Muñoz è un’artista affermata, il cui lavoro è presente in collezioni museali in tutto il mondo (Kyoto Museum of Modern Art, The Art Institute of Chicago, The Cleveland Museum of Art, il Reina Sofía National Art Center di Madrid e la King of Dubai Collection).

Aurèlia Muñoz, Ocell rosat i miques, 1972. Sisal macrame, stone, 70 x 25 cm.

Francesca Piñol si è laureate in antropologia, successivamente ha conseguito una laurea in design tessile (UPC) e studi africani (URV). Dal 1999 insegna Arte Tessile al Centro di Arte e Design della Escola Massana in Barcellona. L’artista lavora tra arte e neuroscienze, nel 2018 ha ottenuto una menzione d’onore al concorso internazionale Arte e Neuroscienze.
Il suo lavoro è caratterizzato dalla combinazione di colori, trame, forme e simboli, un intreccio di diversità dal quale Francesca è affascinata. Si avvale della tecnica del damasco e utilizza telai Jacquard che le permettono di disegnare linee e forme sul tessuto sfruttando le trame che nascono dal contrasto tra la fibra e i fili colorati. Oltre che in Spagna, ha esposto in Francia, Italia, Egitto, Portogallo e Danimarca.

Francesca Piñol, Keep an eye on. Jute, hemp and linen, 110 x 70 x 9 cm.

Pilar Sala (Lorca, 1942) ha studiato farmacia e ha scoperto il mondo dell’arte grazie ai seminari del critico Kevin Power e del Professor F. Jarauta. Il suo lavoro consiste nella produzione di arazzi contemporanei su telaio ad alto liccio e opere di carta fatta a mano con fibre di cellulosa vegetale. Attraverso la sua visione personale, trasforma le sue superfici in installazioni, collages, sculture, libri d’artista e poesia visiva. Pilar utilizza l’arte per sensibilizzare la società, specialmente riguardo alle tematiche ambientali e alla ricerca della libertà.
Nel 1980 ha ottenuto una menzione speciale al “I National Tapestry Prize” ad Aranjuez ed ha rappresentato la spagna nel VI International Tapestry Symposium in Graz (Austria). Ha esposto i suoi lavori in Belgium, Germany, Taiwan, Russia e Denmark.

Pilar Sala, Large palm tree fabric, 2001.

Amparo de la Sota (Madrid, b. 1963) essendo figlia di artisti, ha iniziato il suo percorso in questo campo molto presto. Le sue opere nascono componendo pezzi irregolari di vecchi tessuti, spesso usati e logori, recuperati dal passato e trasformati in qualcosa di nuovo. Filo e ordito sono sviluppati in complesse composizioni astratte, labirinti confusi ma equilibrati che danno vita a ritmi e sequenze geometrizzate, armonizzate da un sereno cromatismo. Espone in Spagna, Portogallo, Ucraina, Messico e Uruguay.

Amparo de la Sota, BII, 2012. Linen and polyester, 69 x 92 cm.

Marga Ximenez (Barcelona, 1950) è un artista visiva, scultrice e manager culturale, ha illustrato diversi libri e insegna tecniche tessili alla facoltà di belle arti di Barcellona. Il suo lavoro, per lo più scultoreo, propone una riflessione sull’identità introducendo i concetti di eteronomia e di molteplicità identitaria. Femminista, attivista, il suo lavoro presenta una riflessione profonda sulla condizione della donna di fronte alla vita e alla morte. Ha esposto in Spagna, Svizzera, Polonia e Danimarca ed è stata insignita del National Print Design Prize, ha partecipato alle Biennali di Losanna, Polonia e Vicenza.

Marga Ximénez, Escritura, 1981. Linen and silk, 250 x 130 cm.

Barbara Pavan

English version Sono nata a Monza nel 1969 ma cresciuta in provincia di Biella, terra di filati e tessuti. Mi sono occupata lungamente di arte contemporanea, dopo aver trasformato una passione in una professione. Ho curato mostre, progetti espositivi, manifestazioni culturali, cataloghi e blog tematici, collaborando con associazioni, gallerie, istituzioni pubbliche e private. Da qualche anno la mia attenzione è rivolta prevalentemente verso l’arte tessile e la fiber art, linguaggi contemporanei che assecondano un antico e mai sopito interesse per i tappeti ed i tessuti antichi. Su ARTEMORBIDA voglio raccontare la fiber art italiana, con interviste alle artiste ed agli artisti e recensioni degli eventi e delle mostre legate all’arte tessile sul territorio nazionale.