L’apparente semplicità dei quilts di Harue Konishi
traduzione di Chiara Cordoni
“SYO #84-detail”, copyright Harue Konishi

Spesso dietro un effetto di semplice linearità si celano ore di lavoro e progettazione poichè far sembrare facile un lavoro complesso richiede maestria, talento ed esperienza.
Harue Konishi è un’artista tessile giapponese che realizza quilts geometrici dal design articolato e ricco di molteplici dettagli inaspettati che sono il frutto di un lungo ed accurato lavoro di pianificazione ed abilità creativa.
Le opere di Harue hanno partecipato a prestigiosi concorsi come il Quilt National in Ohio (Usa) ed il Quilt Nihon Exhibition a Tokyo (Giappone), ricevendo riconoscimenti e premi.L’artista ha inoltre esposto in numerose mostre personali e collettive sempre in Giappone e negli Stati Uniti.
Di seguito i links ai social e al sito web dell’artista:
http://harue524.wixsite.com/art-quilt-8524/home
“Per creare i miei quilt uso i tessuti di vecchi Kimono giapponesi che si trovano nella mia casa da 60 o 70 anni. Usare tessuti sbiaditi o tessuti che sono stati rammendati con attenzione da qualcuno in passato mi dà grande piacere perché è come se il tessuto mi parlasse.
Uso soprattutto tessuti giapponesi in seta. Nei miei quilt cerco di esprimere la profondità e la dimensione attraverso la ripetizione di motivi semplici. Anche se la mia creazione implica processi complessi basati su calcoli elaborati e sperimentazioni, cerco di non far trapelare la complessità dal mio lavoro e cerco di farlo sembrare semplice. Perché credo che il mio stile di vita si rifletta nelle mie creazioni.
La vita tende a sembrare facile ma in realtà è un complesso insieme di molti fattori, e una vita semplice si raggiunge elaborando tali fattori.
Continuerò a creare quilt mentre continuo a riflettere sul mio stile di vita”.
Harue, perché hai scelto il tessile come mezzo espressivo? Puoi raccontarci il percorso che ti ha portato a diventare un artista tessile?
Quando ero studente, dipingevo soprattutto quadri a olio, ma non mi ci abituavo. Mi è sempre piaciuto giocare con le stoffe, e ho sempre sentito la presenza degli aghi, dei fili, e delle stoffe. Penso fossi catturata dal fascino misterioso delle vecchie stoffe.
Quali sono le tue fonti di ispirazione? Come scegli i soggetti dei tuoi lavori? Ci sono artisti o correnti artistiche a cui ti ispiri?
La prima fonte di ispirazione è l’osservazione della natura.
Il potere della natura è sempre forte e semplice. Sottolineare il fatto che sia semplice per me è molto importante.
Puoi parlarci della tua operaSYO #39?
Quest’opera ha la stessa forma di SY0 #32, ma con colori diversi. Volevo esprimere lo spazio come lo sentivo e il passare del tempo applicando i fili a cascata dal dietro al davanti.
C’è una tua opera tessile che ti rappresenta maggiormente e alla quale tieni di più? Al contrario, fra le tante opere che hai realizzato nel tempo, ce n’è una in cui non ti riconosci più e che senti lontana dal tuo stile attuale?
SYO # 2 e SYO # 58 sono quelle a cui tengo di più.
Ritengo che ogni artista passi momenti di energia creativa positiva e fasi di frustrazione e stanchezza durante la propria carriera. Posso chiederti come affronti i momenti di difficoltà?
Provo a realizzare un piccolo quilt per cambiare umore quando la produzione è in stallo. Inoltre, ritengo che la produzione non possa andare avanti quando stiamo conservando l’energia per una fase successiva.
Come progetti un nuovo lavoro? Improvvisazione, casualità, sperimentazione, studio, regole, progettazione. Quali di questi aspetti ha un ruolo fondamentale e prevalente nel tuo processo creativo?
Penso che i miei prossimi lavori continueranno come in precedenza.
Più semplice ma complicato. Ritengo che la cosa più importante nel processo creativo sia la sensibilità del tutto.
Puoi descrivere lo sviluppo di un tuo art quilt e parlarci in breve le tecniche che utilizzi?
Per quanto riguarda lo sviluppo di unart quilts, penso sia importante produrre liberamente, senza essere catturati dalla forma più tradizionale. Per farli utilizzo semplicemente la macchina da cucire.
Come è evoluto il tuo lavoro in termini di stile ed espressione? Quali sono le differenze fra il tuo primo lavoro e quelli più recenti?
E’ cominciato tutto da un quilt tradizionale, poi ad un certo punto tutti volevano creare un lavoro che potesse essere riconosciuto come quilt di Harue Konishi. I primi tempi usavo moltissimi colori, ma ora sia i colori che i motivi si stanno semplificando.
A cosa stai lavorando attualmente?
Sto progettando un nuovo lavoro. Anche se il processo di produzione è complicato, il lavoro è completo ed è molto semplice. Continuerò a creare opere complicate e al contempo semplici.