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LET TEXTILES TALK. SIX TAPESTRIES UNRAVELLED

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*Foto in evidenza:Reda Metwalli, Le Mûrier, 1961. Collection Stedelijk Museum Amsterdam

Stedelijk Museum Amsterdam, Museumplein 10, 1071 DJ Amsterdam
Dal 13 Novembre 2021 fino al 20 Marzo 2022
Orario: 10 – 18

Dorothy Akpene Amenuke, How Far How Near, 2012. Collection Stedelijk Museum Amsterdam

Fino al 20 marzo la mostra Let Textiles Talk presenta sei interessanti arazzi colorati. Insieme alla nuova curatrice del design, Amanda Pinatih, scoprirete il fascino di questi tappeti ancora poco noti.

Nel 1951, l’architetto ed educatore egiziano Ramses Wissa Wassef e sua moglie Sophie Habib Georgi intrapresero un esperimento sulla creatività che avrebbe attirato l’attenzione di figure di spicco nel mondo dell’arte, come l’ex direttore dello Stedelijk Willem Sandberg, l’artista Etel Adnan e il filosofo Jean Paul Sartre. Con questo esperimento Wassef intendeva dimostrare che la creatività è innata e che chiunque può praticare l’arte. Scoraggiato dalla monotona produzione di massa e dalla mancanza di creatività della cultura urbana del 20° secolo, decise di insegnare ai bambini, che considerava “disinibiti” e isolati dalla “civiltà moderna”, a tessere arazzi.

Sheila Hicks, Vague Verte, 1974. Collection Stedelijk Museum Amsterdam

Nella mostra Let Textiles Talk, lo Stedelijk accosta gli arazzi alle opere di Etel Adnan, Karel Appel, Dorothy Akpene Amenuke, Sheila Hicks, Jean Lurçat e altri. Queste opere ci portano in un viaggio transnazionale attraverso la storia, formulando interrogativi su come gli arazzi e i loro creatori sono stati contestualizzati nel corso degli anni, e proponendo prospettive da cui poter vedere l’esperimento oggi.

Un gruppo di bambini egiziani, artisti (tessili) di tutto il mondo e un ex direttore di museo raccontano le loro storie personali. Questi racconti sono stati messi insieme da Amanda Pinatih in una storia a mosaico sull’arte tessile, l’espressione creativa e la rivalutazione della collezione.

“I sei arazzi sembrano essere un’anomalia nella collezione dello Stedelijk. È un tipico esempio di come, in passato, le istituzioni europee collezionavano arte extraeuropea e nordamericana come qualcosa di ‘ingenuo’ e ‘primitivo’. Gli artisti traevano ispirazione dalla creatività e dalle abilità dell’artigianato tradizionale. In questa mostra invito lo spettatore a guardare queste opere, ma questa volta attraverso una lente diversa. Quali elementi ti colpiscono di più?” – Curatrice del design Amanda Pinatih.

“Nello Stedelijk di oggi, la ricerca occupa una posizione più importante rispetto al passato. La collezione del museo e la sua storia espositiva sono anch’esse oggetto di un attento esame. L’esatto motivo per cui Sandberg ha acquistato questi arazzi è avvolto nel mistero e può essere spiegato guardando il contesto del suo tempo”. – Direttore dello Stedelijk Museum Amsterdam Rein Wolfs

Rawhia Aly, L’arbre et le chat, 1961. Collection Stedelijk Museum Amsterdam.