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LISA FONTANA: tRame – legami, interruzioni, mutazioni

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di Melanie Zefferino, Presidente Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile

Chieri, Museo del Tessile
15 maggio – 5 giugno 2021

Alla riapertura del Museo del Tessile di Chieri con nuovo allestimento, Lisa Fontana esordisce in una mostra personale che crea un’atmosfera rarefatta, ineffabile ma pungente nella ex-cappella del complesso monastico di Santa Chiara, sede delle mostre temporanee promosse dalla Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile

Libri d’artista – Lisa Fontana, canapa, lana, seta_tessitura su telaio manuale a 4,6, 8 licci – 2019. Copyright Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile

Qui espone due suoi libri d’artista, che le sono valsi il Premio “Navetta di rame” per essersi distinta nel reinterpretare tecniche e disegni tessili di tradizione attualizzandoli nella contemporaneità. Il rame è il metallo che più di altro veicola energia ed è tessendo trame di fibre naturali e rame che Lisa ha riallacciato i fili del passato e presente. Così facendo, ha dato nuova linfa vitale a un “fare” che reca in sé la memoria di un contesto dalla forte vocazione tessile, ma è presente da millenni nelle diverse civiltà. Come afferma l’Artista, “la creazione in trama disegna simboli, forme, immagini, consce o inconsce, del nostro vissuto, del nostro presente; intreccia la nostra storia con mondi, materiali e storie diverse; rispecchia il nostro immaginario, il futuro che cerchiamo, l’unione con quel che non conosciamo. Alla ricerca di uno spazio, tessere e detessere insieme materiali naturali e primordiali, come il rame, primo metallo lavorato dall’uomo”.

Libri d’artista – Lisa Fontana, canapa, lana, seta_tessitura su telaio manuale a 4,6, 8 licci – 2019. Copyright Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile

Di grande raffinatezza stilistica ed esecutiva sono le sue garze in canapa, un materiale povero che le sue abili mani hanno trasformato in delicati, morbidi intrecci che lasciano intravedere o immaginare scorci di vita operosa declinata al femminile ma non solo.

Per Fontana, la creazione attraverso il medium tessile si declina anche nella ricerca di uno spazio-tempo in cui esprimere “il nostro continuo desiderio di legami, interruzioni, mutazioni”. È questo il senso, ad esempio, di Una lettera per te (2021), in cui la tessitura di ortica e bambù si sovrappone alla scrittura su un piano virtuale.

Una lettera per te – Lisa Fontana – ortica e bambu 66x54cm – Tessitura su telaio manual – 2021. Copyright Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile

Di particolare suggestione, i Mirrors di Fontana offrono uno spaccato sulla nostra storia, sulla nostra percezione della realtà attraverso i sensi in un originale gioco di specchi che il nodo Ghiordes, usato da secoli dai turchi per la realizzazione di tappeti (si esegue avvolgendo con un doppio nodo un filo di lana a due catene di ordito), “lega” ai fili di lana merinos. Libeccio e Tramontana inevitabilmente riportano il pensiero al nostro Mediterraneo, il mare di Ulisse, il mare di una umanità ferita in balia dei venti laddove i confini si fanno liquidi.

Mirrors 1 – Lisa Fontana, specchio, lana merinos, nodo ghiordes – 43x43cm – 2016. Copyright Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile

Mirrors 2 – Lisa Fontana, specchio, lana merinos, nodo ghiordes – 43x43cm – 2016. Copyright Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile

Lisa Fontana – Libeccio – nylon, banana  – mascherine chirurgiche 35x31cm, tessitura su telaio manuale a 4 licci – 2018

Lisa Fontana – Libeccio e tramontana – nylon, banana  – dittico, mascherine chirurgiche 35x31cm, tessitura su telaio manuale a 4 licci – 2018

Altre opere in questa mostra riflettono il sentire di Lisa Fontana, giovane artista e madre, che tesse poesia sulla scena artistica contemporanea e, in questa sua mostra personale, propone “una contrapposizione di caldo e freddo, morbido e rigido conduzione,

unione, caos ed intreccio. Sono tramandi e rimandi, riflessi diversi di quel che siamo: comunità diffusa, mescolanza dispersa, impaurita umanità in cerca di un segno, di

una trama, di uno spazio in cui Ri-Conoscersi. Uno spazio in cui interrogarsi – chi sono io? Chi è l’altro?”

Libri d’artista – Lisa Fontana, canapa, lana, seta_tessitura su telaio manuale a 4,6, 8 licci – 2019. Copyright Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile

Da Firenze, dove si è formata all’Accademia di Belle arti prima di perfezionarsi alla Fondazione Lisio, Fontana è ora artist in residence impegnata nella propria ricerca artistica e nella docenza. La sfida condivisa con il Museo del Tessile è quella di

ispirare giovani e meno giovani all’arte tessile e alle sue diverse forme senza

dimenticare le arti applicate, troppo spesso a torto deprivate della loro valenza “spirituale”. Eppure, come già ricordava Marta Graham, Madre della Modern Dance, “when weaving a blanket, an Indian woman leaves a flaw in the weaving of that blanket to let the soul out” (nel tessere una coperta, una donna Indiana lascia una falla nella tessitura di quella coperta per lasciar evadere l’anima). Allora, è forse nelle fughe delle armature di lana, seta, canapa, bambù, ortica e rame tessute da Lisa Fontana che possiamo spaziare con il pensiero e le emozioni.