Meri Ciuchi – COLEOPTERA
Dal 16 luglio al 20 agosto 2023
Al Museo della Fraternita dei Laici
Tutti i giorni dalle 10:30 alle 18:00
Inaugurazione 16 luglio ore 16:00
Dal 16 luglio al 20 agosto 2023 Il Museo della Fraternita dei Laici ad Arezzo ospita “COLEOPTERA”, la personale di Meri Ciuchi a cura di Laura Davitti.
La mostra presenta l’ultima serie di stampe e libri, entrambi ricamati a mano, interamente dedicata a questo particolare ordine di insetti, i coleotteri.
L’artista crea, tramite le immagini fotografiche da lei studiate e realizzate, micro storie che si propongono di generare con lo spettatore un’interazione per immagini, non mostra un aspetto “reale” ma un estetismo che restituisce la sensazione di vedere un mondo interiore.
Meri Ciuchi realizza opere materiche attraverso la contaminazione tra tecniche moderne come la fotografia ed il cucito, metodo di decorazione antico e popolare.
In ogni opera dell’artista sono presenti anche altri insetti e un filo rosso (simbolo di connessione e legame) che funge da collegamento tra i due modi, moderno e antico, tra la parte fotografica e il ricamo in sovrapposizione.
La scelta della tecnica del ricamo è anche simbolica, in quanto il filo incide la materia e lascia un segno indelebile che come una cicatrice, modifica la superficie e non può essere rimosso del tutto così come avviene per il nostro vissuto personale.
La mostra sarà visibile all’interno del percorso museale tutti i giorni dalle ore 10:30 alle 18:00.
Domenica 16 luglio alle ore 16:00 si terrà l’inaugurazione con presentazione della mostra alla presenza dell’artista, con ingresso gratuito.
La mostra COLEOPTERA presenta l’ultima serie di stampe ricamate interamente dedicate a questo particolare ordine di insetti, il più grande tra tutti gli organismi viventi sul pianeta.
Il processo creativo inizia con uno storyboard, ovvero l’ideazione di una storia, in cui l’artista studia la composizione delle inquadrature con una particolare attenzione ai dettagli, realizza inoltre gli scatti curando la post produzione per evidenziare la propria poetica a tratti onirica. In seguito viene realizzato il ricamo dei Coleotteri.
Meri crea opere materiche attraverso la contaminazione tra tecniche moderne come la fotografia ed il cucito, metodo di decorazione antico e popolare. In ogni opera dell’artista sono presenti anche altri insetti e un filo rosso (simbolo di connessione e legame) funge da collegamento tra i due modi, moderno e antico, tra la parte fotografica e il ricamo in sovrapposizione. La scelta della tecnica del ricamo è anche simbolica, in quanto il filo incide la materia e lascia un segno indelebile che come una cicatrice, modifica la superficie e non può essere rimosso del tutto così come avviene per il nostro vissuto personale.
Il titolo della mostra prende il nome coniato da Aristotele per indicare quello che noi più comunemente chiamiamo Coleotteri. Coleoptera è quindi una parola di origine greca, costituita dal termine coleos (fodero) e pteron (ala). Infatti, le ali anteriori di questi insetti, dette elitre da elytron (involucro), non svolgono la funzione del volo ma proteggono le ali posteriori e l’addome.
In questa serie di lavori vengono ricamati esclusivamente coleotteri, in particolare i Cervi Volanti che per l’artista rappresentano la forza emotiva. Il Coleottero inoltre ha una doppia natura in quanto è insetto di terra ma può volare e una doppia simbologia: presso gli antichi Romani aveva un potere benefico e la capacità di portare buona sorte a chi ne avrebbe indossato il suo amuleto mentre nella visione Teologica era considerato simbolo del male per il suo aspetto che poteva ricordare una figura diabolica.
In questi lavori Meri Ciuchi ritrae una sorta di quotidiano vivere che ci tiene a terra con le nostre corazze, a volte pesanti da trascinare a volte risolutrici, in una sorta di fermezza. Ma allo stesso tempo evidenzia la capacità di protrarsi verso un futuro benigno, rappresentando un volo possibile.
“I coleotteri con le loro ali inguainate, chiuse in una corazza, ci sorprendono in un volo che non sembrava possibile, spostando il pensiero oltre la realtà visibile, oltrepassando il silenzio attonito, alla ricerca di un futuro benigno.
Uso gli insetti in cui sento una similitudine con il mio io, nella specifica del Coleottero è il suo volo inverosimile, in quanto ci appare più come un insetto da terra, che mi rappresenta nella determinazione di volere, pur con tutte le difficoltà che accomuna l’umano vivere, raggiungere un evoluzione migliore del proprio essere ed del modo di interagire con l’esterno. Ed anche nella sua simbologia in cui è amuleto o simbolo del male che mi riporta alla dualità che mi appartiene per natura.” (Meri Ciuchi).
Sono presenti in mostra anche i libri ricamati; ognuno con una propria storia e origine, anch’essi segnati da un filo blu indelebile.
L’artista:
Meri Ciuchi nasce ad Anghiari nel 1970 e vive a Sansepolcro.
Nel 1994 si laurea con indirizzo Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Perugia.
Meri da subito dimostra la propria personalità eclettica sperimentando nel suo percorso l’arte nelle sue varie forme: dall’esperienza Teatrale svolta dal 1994 al 1997 passa alla Pittura, per approdare alla Fotografia, fino all’attuale realizzazione di Installazioni ed Arte del ricamo (Embroidery Art).
I suoi progetti invitano a costanti cambiamenti di percezione visuale ed emotiva.
La sua ultima produzione delle tele stampate e ricamate è caratterizzata dalla presenza di insetti, una sorta di tatuaggio onirico che si sovrappone simbolicamente alle immagini.
Altra recente produzione dell’artista sono i libri ricamati.
L’artista è molto attiva ed espone le proprie opere e istallazioni in numerose mostre, sia personali che collettive, in musei e gallerie di tutta Italia, dal 2007.