Interviste

MICHELA BALDI

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*Foto in evidenza: Michela Baldi, Ho lasciato il cuore in Finlandia. Installazione, stoffa, gomma arabica, pennarello, acquarello, sagome di plastica. Dimensioni variabili. 2013


Michela Baldi è nata a Milano e dopo l’attività lavorativa come Art Director, si è laureata in Arti Visive alla LABA di Brescia. Ha partecipato a numerosi premi e concorsi ottenendo diversi riconoscimenti tra cui il Premio Celeste, il Premio Colomba e il Premio Viviani. Ha partecipato alla IX Biennale di Soncino. Espone regolarmente in Italia e all’estero in gallerie e spazi istituzionali. le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche. Tiene corsi di arte contemporanea e di storia dell’arte nelle scuole. L’abbiamo intervistata dopo la sua ultima partecipazione espositiva per farci raccontare il suo percorso artistico e la sua ricerca nell’ambito della fiber art.

Michela Baldi, Ho lasciato il cuore in Finlandia. Installazione, stoffa, gomma arabica, pennarello, acquarello, sagome di plastica. Dimensioni variabili. 2013

Chi è l’artista Michela Baldi?

Sono una persona normalissima, ma ho sempre avuto una forte creatività che ho sviluppato nel corso del tempo. Amo l’arte in tutte le sue forme. Mi nutro di arte andando a visitare le moltissime mostre che Milano offre, ma se qualcosa mi interessa anche lontano o lontanissimo non me la faccio sfuggire. In questo momento della mia vita finalmente riesco a concentrarmi e lavorare tutti i giorni. Le persone credono che l’artista abbia la folgorazione creativa in un momento magico ma non è così, ci vuole pratica ed applicazione, solo così si possono ottenere risultati.

Michela Baldi, Ho lasciato il cuore in Finlandia. Installazione, stoffa, gomma arabica, pennarello, acquarello, sagome di plastica. Dimensioni variabili. 2013

Come si sviluppa la tua ricerca e la tua pratica artistica – quali sono le fonti di ispirazione, come scegli i materiali, quali tecniche prediligi, come evolve l’idea in opera?

La mia ricerca parte sempre dal passato, dai ricordi, dai momenti più intensi della mia vita che possono essere di grande felicità ma anche di profonda tristezza. A volte mi sento come un minatore che scava e scava nella memoria non solo mia, ma anche in quella di persone e luoghi. Spesso quindi la storia si sovrappone ad altro ed è qui che nasce la mia passione per luce e trasparenza. La prima è soprattutto un’eredità di mio padre fotografo, la seconda è un tentativo di nascondermi, ma nello stesso tempo scoprire e vedere cosa c’è sotto. Mi ha sempre incantato l’idea di esplorare il lato nascosto delle cose, perché sono curiosa e affascinata dalla scoperta. Credo che in tutto ci sia una parte visibile e una non visibile e sul confine di queste due nascono le emozioni e vorrei che chi guardasse i miei lavori ne fosse catturato per poterle condividere con me. I materiali che uso sono quindi leggeri e trasparenti come stoffa leggera, carta velina, ma anche vetro e ceramica, tutto ciò che può dialogare con la luce. Per questo ho abbandonato la pittura e cominciato a cercare la trasparenza nella fotografia, nel disegno, nel collage e nella composizione di elementi anche diversi tra loro come anche la stoffa che può essere leggera e luminosa esattamente come qualsiasi altro materiale.

Michela Baldi, La pelle. Installazione, videoproiezione su stoffa - dim variabili – 2012

Quanto è presente nel tuo lavoro il medium tessile – materiali e tecniche – e perché?

A questo punto del mio percorso direi abbastanza. Uso il tessile soprattutto come fondo nel collage, nella scultura come nel caso dei crochi e anche come supporto per una scrittura che sia di immagini o altro. Amo la stoffa, mi ricorda i pomeriggi con mia madre che cuciva e amo la sensazione tattile dei diversi spessori e trame.

Come si è evoluto il tuo approccio all’arte nel corso del tempo?

L’arte è sempre stata presente dentro di me e la fame di conoscenza è quella che mi ha portato, anche se tardi, all’Accademia di Belle Arti, dove ho capito quanto ancora dovessi conoscere per realizzare una carriera artistica.

Michela Baldi, L'incompiuta. Installazione, tela, carta velina - cm 90x350 - 2020

Qual è stato il progetto – l’opera o l’installazione – che senti ancora oggi rappresentarti più profondamente?

Direi che l’installazione site specific che ho fatto per la Biennale di Soncino “di due spiriti bollenti spegnerai le fiamme ardenti” nel 2017 è quella che ha tutte le caratteristiche che mi rappresentano: luce, trasparenza, caos e storia.

Michela Baldi, di 2 spiriti bollenti spegnerai le fiamme ardenti

Cosa significa e qual è senso e ruolo dell’artista nella società contemporanea secondo te?

L’artista ha una sensibilità che dovrebbe fargli percepire tutto più intensamente e per questo ha il ruolo di comunicare con chi non ha la stessa ricettività. Il suo dovere è di spargere bellezza e mostrarla dove non c’è, ma anche mostrare bruttezza dove invece la bellezza rende ciechi.

Michela Baldi, Babele. Progetto per una installazione, plastica, carta velina, filo - 2018

A cosa stai lavorando in questo periodo?

Dopo i “100 crochi di luna”, l’installazione realizzata per Naturales Quaestiones appena conclusasi a Bobbio, vorrei continuare a sviluppare questo lavoro che coinvolge luce e natura, ma sto lavorando anche sul significato di tempo. Ultimamente è molto nei miei pensieri, non il MIO tempo ma il NOSTRO, inteso come umanità che lo fagocita vivendo solo il presente.

Barbara Pavan

English version Sono nata a Monza nel 1969 ma cresciuta in provincia di Biella, terra di filati e tessuti. Mi sono occupata lungamente di arte contemporanea, dopo aver trasformato una passione in una professione. Ho curato mostre, progetti espositivi, manifestazioni culturali, cataloghi e blog tematici, collaborando con associazioni, gallerie, istituzioni pubbliche e private. Da qualche anno la mia attenzione è rivolta prevalentemente verso l’arte tessile e la fiber art, linguaggi contemporanei che assecondano un antico e mai sopito interesse per i tappeti ed i tessuti antichi. Su ARTEMORBIDA voglio raccontare la fiber art italiana, con interviste alle artiste ed agli artisti e recensioni degli eventi e delle mostre legate all’arte tessile sul territorio nazionale.