Mini e Micro Textile e Fibre Art Scythia 2023: intervista con i curatori

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Verrà inaugurata il prossimo 6 Giugno la nuova edizione delle mostre internazionalidi Arte Tessile e Fiber Art Mini e Micro Scythia giunte ormai quest’anno rispettivamente alla 11° e 3° edizione. Questi due importanti eventi, che hanno cadenza biennale, fanno parte del più ampio progetto che include la notaInternational Biennial of Contemporary Textile and Fibre Art Scythia e la mostra Fibremen.

Nella categoria Mini Tessili verranno esposte le opere di 131 artisti provenienti da 33 Paesi, mentre saranno 50 gli artisti selezionati per la mostra Micro Textile and Fibre art, in rappresentazione di 23 Paesi. In occasione della media partnership con ArteMorbida, ho avuto il piacere di poter intervistare Ludmila Egorova, Anastasia Schneider e Andrew Schneider, fondatori e organizzatori dell’intero progetto fin dalla prima edizione della Biennale “Scythia”del 1996.

http://www.scythiatextile.com
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Yoko Kataoka (Giappone) “The prayer”, 29 x 25 X 5 cm, rete inox, filato, carta, matita, indaco, tintura chimica, tecnica propria. Scythia Mini.
Claire B. Jones (USA) “Arches I”, 25 x 16 X 18 cm, tela di cotone e filo, ricamo a mano libera. Scythia Mini.

Come nascono questi due progetti Mini e Micro Scythia, giunti rispettivamente alla 11° e 3° edizione? Quale la loro mission e come si collocano nell’ambito del più vasto evento della International Biennial of Textile Art Scythia che nel 2024 giungerà alla sua 14° edizione?

Quando nel 1993 è iniziata la preparazione della Biennale Internazionale d’arte tessile e fibre “Scythia” e successivamente nel 1996 si è tenuto il primo evento con opere tessili e fiber di grande formato, abbiamo continuato a lavorare al nostro progetto di organizzare anche una mostra con opere di piccolo formato. Abbiamo dato vita a questo progetto nel 2003.  Ci eravamo resi conto che la maggior parte degli artisti che creano opere di grande formato dovevano in qualche modo modificare il loro atteggiamento verso la creazione di opere di piccolo formato. Abbiamo quindi deciso di invitare questi artisti a partecipare e a creare mini-opere (dimensioni massime 30X30X30 cm). Alcuni artisti hanno trovato la creazione di opere di piccolo formato piuttosto interessante, divertente e inaspettata. Ci hanno raccontato di aver dedicato molto più tempo alla creazione di opere di piccolo formato rispetto a quelle grandi, alcuni artisti hanno persino ringraziato per l’opportunità che li ha incoraggiati a provare un nuovo formato. La mostra ha in qualche modo influenzato la loro percezione e il loro atteggiamento verso la realizzazione di opere di piccole dimensioni. Naturalmente ci sono stati artisti che da sempre hanno avuto una predilezione per opere di piccole dimensioni e questi artisti sono stati invitati a creare micro-opere d’arte (dimensioni massime 5X5X5 cm). Per alcuni artisti si è trattato di una sfida che li ha spinti a guardare da un altro punto di vista alle piccole forme di arte tessile, non solo per sperimentare, ma anche per avere la possibilità di concentrare le loro espressioni artistiche.

Nel corso degli anni la International Textile and Fibre Art Biennial “Scythia” ha visto la nascita di tanti eventi correlati. Dal 1996 ne fanno parte l’International Textile and Fibre Art Biennial “Scythia” con la mostra (per lo più opere di grande formato), conferenze, masterclass, sfilate di moda e diversi eventi collaterali, la Mini Mostra Internazionale d’Arte Tessile e delle Fibre “Scythia” dal 2003 e la Micro Mostra Internazionale d’Arte Tessile e delle Fibre “Scythia” dal 2019, entrambe organizzate una volta ogni due anni, e dal 2011 la Mostra Internazionale d’Arte Tessile e delle Fibre “Fibremen”, alla quale possono partecipare solo artisti tessili e delle fibre di sesso maschile.

Marie Bergstedt (USA) “Grit”, diameter 30 cm, cotton and angora threads, raw silk, wooden hoop, hand embroidery and crochet. Scythia Mini.
Giovanna Del Grande (Italy) “Self Portrait”, 11 x 5,5 X 4 cm, vinyl fabric, cotton thread, PLA thread for 3D printing. Scythia Mini.

In qualità di curatori, quali sono gli aspetti più critici che vi trovate ad affrontare, soprattutto considerando la difficile situazione del Paese causata della guerra? Quale ruolo e quale contributo può dare il mondo dell’arte alla società in tempi come questi?

Come fondatori e organizzatori di questi eventi, sappiamo per certo che bisogna garantirne la stabilità in qualsiasi situazione, per questo abbiamo continuato a organizzare le mostre durante la quarantena del COVID e durante il periodo della guerra.

Nel nostro Paese è in atto una guerra reale con un vero nemico. La Federazione Russa ha iniziato questo crudele e ingiustificato atto di aggressione con il forte desiderio di occupare i territori sovrani di un’Ucraina indipendente.

L’arte è parte della nostra identità nazionale e svolge un ruolo importante in tempo di guerra.  Essa favorisce la cooperazione tra Paesi amici, mostra la nostra diversità culturale, aiuta a condividere idee e a comprendere obiettivi comuni, ha il potere di guarire l’anima e aiutare a tornare a una vita pacifica anche solo per 20-30 minuti, mentre si visita una mostra d’arte. Ogni opera d’arte inviata da un artista straniero dimostra il suo sostegno e il suo desiderio di condividere emozioni con il pubblico in Ucraina, cosa molto importante al giorno d’oggi per ogni persona nel nostro Paese. La mostra aiuta anche gli artisti ucraini a diffondere le loro idee in tutto il mondo, a mostrare la diversità dei loro pensieri e a esprimere i loro sentimenti. In queste mostre saranno presentate opere d’arte realizzate appositamente e strettamente legate ai sentimenti dei cittadini ucraini durante la guerra. Tali opere sono state realizzate non solo da artisti ucraini, ma anche da artisti stranieri per esprimere la loro solidarietà con il nostro popolo e per contribuire a informare e descrivere la situazione alla popolazione mondiale.

Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi che ci troviamo ad affrontare a causa di questa guerra, c’è da dire che non si sono posti grossi ostacoli al nostro lavoro, anche se ci sono alcuni ritardi per la consegna delle opere d’arte dall’estero e a volte partono gli allarmi per i raid aerei. È stato inoltre abbastanza difficile comunicare durante i mesi invernali, quando avevamo l’elettricità solo per poche ore al giorno a causa di attacchi missilistici alle strutture elettriche in tutta l’Ucraina. Nonostante tutto questo e con il forte sostegno e la fiducia in noi e nei nostri eventi da parte degli artisti di tutto il mondo, è stato possibile portare avanti gli eventi in programma.

Gertraud Enzinger (Austria) “Fragile Fortune”, 10 x 10 x 14 cm, poliestere, fili di cotone, paillette. Scythia Mini.
Selina Gasser (Austria/Svizzera) “Lähtökohta”, 30 x 25 x 29 cm, poliammide, lana, legno, ottone, ricamo. Scythia Mini.

Come si svolgeranno i due eventi? Ci sono cambiamenti rispetto all’organizzazione degli anni scorsi?

Le mostre Mini e Micro si svolgeranno in due sedi diverse: il Museo e il Centro d’Arte Contemporanea di Ivano-Frankivs’k. Per dimostrare la nostra gratitudine e il rispetto che abbiamo per i partecipanti, abbiamo deciso di premiare le migliori opere in entrambe le mostre. In precedenza, solo tre artisti con le migliori opere di grande formato venivano premiati con medaglie alle Biennali Internazionali d’Arte Tessile e delle Fibre “Scythia”. Ora vorremmo continuare questa tradizione anche per Mini e Micro.

Faith Humphrey Hill (USA) “Jan”, 20 x 20 cm, tessuto a maglia stratificato sotto stencil nero su plexiglass acrilico. Scythia Mini.
Toshie Takahashi (Giappone) “Hope”, 28 x 19 x 12 cm, filo di cotone, filo di seta, tela di juta, piante e tintura chimica, cucitura, tecnica propria. Scythia Mini.

Potete raccontarci qualcosa delle opere in mostra e dei criteri di che vi hanno guidato nel processo di selezione? C’è un tema comune, specificamente richiesto, che viene affrontato dagli artisti in mostra? Quanti saranno i Paesi e gli artisti coinvolti?

Non diamo indicazione di temi specifici per nessuno dei nostri eventi, perché consideriamo gli artisti le persone più democratiche e libere del mondo e non desideriamo quindi intrometterci nel loro processo creativo o limitarlo in qualche modo. Gli artisti sono liberi di scegliere il tema e possono esprimere qualsiasi idea interessante che abbia per loro carattere di urgenza. Inoltre, non pretendiamo che un’opera d’arte debba essere realizzata solo per il nostro evento o in un determinato periodo di tempo. Pensiamo che ogni opera debba avere la possibilità di essere esposta in diverse mostre, poiché la creazione di ogni opera richiede un’intensa attività di brainstorming e mesi o addirittura anni di lavoro. Per questo motivo, nel processo di selezione delle opere d’arte seguiamo altri criteri e il tema richiesto non è una priorità per noi.  Naturalmente, le opere devono essere realizzate con materiali tessili o in fibra e/o utilizzando tecniche di arte tessile e in fibra. I criteri principali su cui si concentra la nostra attenzione sono la qualità e la professionalità, nonché l’idea, la composizione, l’esecuzione tecnica, le combinazioni insolite di materiali e tecniche, le sperimentazioni che più ci affascinano e meglio riuscite, ecc..

Per la 11° Mostra internazionale Mini d’Arte tessile e delle fibre “Scythia” sono state selezionate le opere di 131 artisti provenienti da 33 paesi. Le opere di 50 artisti da 23 paesi sono state invece selezionate per essere esposte alla 3° Mostra internazionale Micro d’Arte tessile e delle fibre “Scythia”.

Nanon Morsink (Spagna) “My baby” (Series: “Safety Lingerie”), 29 x 29 x 15 cm, linguette di latta, filo d'argento, tettarelle, catena, anelli, tecnica mista. Scythia Mini.
Tetiana Vytiaglovs'ka (Ukraina) “Roots of the ethnos”, 14 X 9 X 9 cm, fibra di palma, filati di cotone. Scythia Mini.

Nel vostro ruolo di organizzatori e fondatori degli eventi Scythia, avete maturato un’importante esperienza. Quale ritenete sia oggi il ruolo che la fiber art riveste nell’ambito del più vasto panorama delle arti contemporanee?

La fiber art si è guadagnata un proprio posto tra le forme d’arte contemporanee. Non è stato un percorso facile, perché per un lungo periodo le espressioni artistiche di textile e fiber art sono state escluse dal grande panorama dell’arte contemporanea, nonostante gli enormi risultati ottenuti dagli artisti tessili e fiber. Ma oggigiorno il ruolo della fiber art è molto più rilevante. Artisti famosi usano le fibre per esprimere le loro idee, ne sono importante testimonianza la maggior parte delle opere in materiali tessili presentate alle Biennali di Venezia. Anche se gli artisti non si considerano esclusivamente artisti fiber o non lavorano costantemente con i tessuti, utilizzano materiali e tecniche in fibra e tessili per creare le loro opere. Dall’inizio del XX secolo le fibre, in tutto e per tutto un materiale tra i più flessibili, plastici, leggeri e allo stesso tempo resistenti, in grado di dare una grande varietà di strutture e forme, svolgono un ruolo importante nella creazione di sculture tessili, performance, installazioni, dipinti e oggetti di design di superficie. Riteniamo che uno degli aspetti importanti della divulgazione dell’arte tessile e delle fibre sia la costante crescita dell’uso di oggetti e installazioni in interni e spazi pubblici, che contribuisce a dare una scena molto più ampia a questa forma d’arte. Dobbiamo smettere di dividere le forme d’arte in arte maggiore (arte visiva) e arte minore (arte tessile e delle fibre). La fiber art ha conquistato la sua nicchia e ognuno di noi deve contribuire a promuoverla come forma d’arte professionale individuale attraverso diverse mostre ed eventi, la ricerca scientifica, la formazione professionale degli specialisti, attraverso i mass media professionali e non, le organizzazioni e i gruppi di categoria.

Patricia Fenner (Francia) “Precious chalice”, 5 x 5 x 5 cm, filo metallico per cuciture, filo di cotone, cavetto, lavoro a maglia, uncinetto, scultura in filo metallico. Scythia Micro.
Alison Baxter (Gran Bretagna) “Florere”, 3 x 3 x 5 cm, filo di cotone, pizzo a tombolo. Scythia Micro

A vostro parere, quali sono le potenzialità di questo evento e come auspicate che questo progetto possa evolvere in futuro?

Il nostro obiettivo principale è quello di fornire una vetrina, un’opportunità per gli artisti di mostrare la diversità delle fibre e dell’arte tessile, di promuoverle come forme indipendenti di arte contemporanea. Ci auguriamo che in futuro gli eventi di “Scythia” possano ampliare il numero di Paesi coinvolti con le loro tradizioni e forme tessili uniche, così come la ricerca di nuove straordinarie realizzazioni in questo ambito. Auspichiamo inoltre di essere in grado di contribuire alla conservazione di tutte le tecniche tessili e delle fibre. Nei nostri sforzi per raggiungere questo obiettivo siamo fortemente sostenuti per fortuna dalla ricca tradizione dell’arte tessile e delle fibre in Ucraina. La textile e fiber art nel nostro Paese è una forma d’arte molto rispettata e viene insegnata nei dipartimenti speciali delle università d’arte e delle accademie d’arte; abbiamo anche forti tradizioni d’insegnamento nell’ambito dell’arte tessile e del design della moda. Tutto questo contribuisce ad assicurare una base solida per lo sviluppo futuro dell’arte tessile e delle fibre nel nostro Paese.

Ursula Gerber-Senger (Svizzera) “Mysterious move I,II”, 5 x 5 x 5 cm ognuno, bronzo, rame, rete in acciaio inox, filo inox. Scythia Micro
Pascale Loiseau (Belgio) “The maple leaf”, 5 x 5 x 5 cm, filo di acciaio inossidabile, tessitura. Scythia Micro
Mirjam Pet-Jacobs (Olanda) “Social bubble I!”, 3 x 3,5 x 3,5 cm, filo da cucito nero, sassolini neri, uncinetto. Scythia Micro
Mana Yamashita Forest

Maria Rosaria Roseo

English version Dopo una laurea in giurisprudenza e un’esperienza come coautrice di testi giuridici, ho scelto di dedicarmi all’attività di famiglia, che mi ha permesso di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari di mamma. Nel 2013, per caso, ho conosciuto il quilting frequentando un corso. La passione per l’arte, soprattutto l’arte contemporanea, mi ha avvicinato sempre di più al settore dell’arte tessile che negli anni è diventata una vera e propria passione. Oggi dedico con entusiasmo parte del mio tempo al progetto di Emanuela D’Amico: ArteMorbida, grazie al quale, posso unire il piacere della scrittura al desiderio di contribuire, insieme a preziose collaborazioni, alla diffusione della conoscenza delle arti tessili e di raccontarne passato e presente attraverso gli occhi di alcuni dei più noti artisti tessili del panorama italiano e internazionale.