Eventi

PHILIPPE JACQ – Les Hommes qui cherchent la liberté et un toit

English (Inglese)

Mostra personale
Dal 7 settembre al 5 novembre 2023

Galerie Delphine COURTAY 120 Grand’Rue
67000 Strasburgo
Da giovedì a sabato ore 14/19 e su appuntamento

Le temple idéal de Jaco. QG Art center

La Galerie Delphine Courtay presenta la mostra Les Hommes qui cherchent la liberté et un toit, che segna la sua seconda collaborazione con l’artista di Montpellier Philippe Jacq (1971, Algeria).

L’opera di Jacq è più vicina all’arte dell’individuo, nel senso che utilizza materiali di recupero e artigianato che raccoglie durante i suoi viaggi.

I suoi dipinti sono arricchiti da tessiture, assemblaggi di tappeti e ricami e piume che ci immergono nell’inconscio collettivo. Esseri ibridi e creature mitologiche mettono in discussione il nostro rapporto con la natura.

Le sue opere illustrano incontri in cui l’animale è rappresentato in tutta la sua potenza, in tutta la sua maestosità. Appaiono come altorilievi misteriosi, carichi di segreti. Rappresentazioni scultoree e totemiche, dai colori sovraccarichi, ci parlano di potere, armonia, amore e desiderio. I rossi elettrici, i rosa, gli arancioni e i blu si scontrano, un ardore colorato messo al servizio di un’energia creativa traboccante. Mettono in discussione il modo in cui guardiamo il mondo e la nostra visione di esso, utilizzando esseri primordiali e potenti in sembianze animali come fonte di ispirazione per costruire e lanciarci in una nuova era, più forte e più bella, carica di energia rinnovata e piena di speranza.

Immergetevi in questo rituale animista ed entrate nella danza, a piedi nudi nella terra, connessi all’universo. Immergetevi in questo viaggio di iniziazione, mentre gli animali vi guidano lungo il cammino della trasmutazione interiore e della scoperta della vostra vera natura divina.

Philippe Jacq ha fatto spesso le valigie fin da bambino, seguendo i genitori negli spostamenti del padre insegnante: ha vissuto in Algeria, Marocco e Istanbul, tornando poi a ricaricarsi nella culla di famiglia, la Bretagna.

Ognuno di questi luoghi ha il suo universo, le sue creazioni, che fanno tutte parte dei ricordi del pittore in divenire e che in seguito si ritroveranno al centro del suo lavoro. L’artista lo dice chiaramente quando traccia il legame tra la sua infanzia a Orano e il suo lavoro attuale: “Nello studio integro tutto il passato che mi lega a quell’infanzia, ma anche le scoperte di altri mondi cosmopoliti, l’East End di Londra, Chinatown a Parigi, il quartiere di Kreuzberg a Berlino. La nostra società è multietnica e multireligiosa e la mia arte la riflette.

Utilizzando tappeti da preghiera di varia provenienza, colore e forma, ritaglia, ritesse e integra elementi patchwork. Il suo lavoro è legato al suo passato nomade, ma pienamente ancorato a un presente che tutti conosciamo: siamo all’inizio del XXI secolo, le torri di New York sono crollate. Philippe integra gli aerei in questi tappeti in un modo simbolico che parla a tutti noi. E poi continua, tessendo fili sempre più stretti tra le diverse culture che conosce, fino a creare un universo cosmopolita che corrisponde alla sua esistenza.

In un sincretismo spontaneo, immagini popolari e icone religiose si fondono. Il ricamo, fatto di grandi fili dai colori vivaci, è in mostra, a dimostrazione che la mano dell’uomo ha ancora il sopravvento e sarà sempre presente per unire gli opposti…

Estratto da “Artistes Occitanie, Les 30 artistes 2023”, 2022.

Philippe Jacq
Nato nel 1971. Vive nel sud della Francia.

Dopo aver studiato alle Beaux-Arts di Metz e alle Arts Décoratifs di Strasburgo, è diventato un regista sperimentale autodidatta. La serie di ritratti di artisti realizzati in giro per il mondo con la sua cinepresa Super 8 rimane la più conosciuta ed è stata oggetto di numerose pubblicazioni (cahiers du cinéma, ma anche in un’antologia del cinema d’avanguardia e sperimentale, Jeune, Dure et Pure, pubblicata dalla Cinémathèque Française).

La sua impressionante galleria di ritratti include gli artisti visivi Louise Bourgeois, Jannis Kounellis e Gilbert and George, i registi Aki Kaurismaki, Paul Morrissey e Gérard Malanga, e le leggende del rock Nick Cave e Patti Smith. Dal 2001 ha messo da parte le macchine fotografiche e si è dedicato alla scultura e alla pittura, una pratica quotidiana, abbondante e solitaria.

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche (MUDAM Luxembourg, FRAC des Pays de la Loire, FRAC Alsace, FNAC Paris, ecc.).

CV

Mostre personali

2022
Le Chien qui marche sur les traces de l’Homme, Galerie Delphine Courtay, Strasburgo Broderies d’un monde vivant, QG Art center, la Chaux-de-Fonds (Svizzera)
Galerie du bout du monde, Saint-Hippolyte-du-Fort (Francia)

2021
Galleria Claire Corcia. Parigi (mostra personale)
La Chapelle du Quartier Haut. Sète (mostra personale) Pop Galerie. Sète

2017
Arts Factory. Parigi Outsider Art Fair. Parigi Pop Galerie. Parigi
Musée régional d’art contemporain de Sérignan Art Absolument. Parigi
Fiera d’arte contemporanea del Mediterraneo. Montpellier Solsten, 15 bd jeu de paume. Montpellier (mostra personale)

2016
Galleria Clémence Boisanté. Montpellier (mostra personale)

2014
Galerie W. Parigi (mostra personale)

2013
Art Paris, Galerie Ritsch Fisch. Parigi
Galleria Hambursin Boisanté. Montpellier (mostra personale) Galerie les Filles du Calvaire, (Paris expérimental).
Parigi Cité Internationale des Arts. Parigi Le Lieu Unique. Nantes

2012
Galerie Ritsch Fisch. Strasburgo (mostra personale)
Art Karlsruhe, mostra di un artista, Galerie Ritsch Fisch (mostra personale) Art Cologne with Galerie Ritsch Fisch. Germania
ST-ART, fiera d’arte contemporanea. Strasburgo Brivido, Ancienne douane. Strasburgo

2009
Edizione DVD “Kurtz Monolog” di Ecart Production