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PRONTI A RIAPRIRE! Il Museo del Tessuto di Prato

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È arrivato il momento di tornare a frequentare i musei! 

Il Museo del Tessuto riaprirà al pubblico il 19 maggio con la mostra “Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini dal film di Matteo Garrone” che viene prorogata fino al 25 ottobre.

Massimo Cantini Parrini, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Nella mostra vengono presentate due sezioni: una dedicata alle fonti che ispirano il lavoro creativo di Parrini, tra cui figurano alcuni bozzetti realizzati per il film e una selezione di 7 capi d’abbigliamento storici del XVIII e XIX secolo provenienti dalla collezione personale del costumista, e una seconda sezione in cui sono esposti trentadue costumi di scena realizzati dal pluripremiato costumista per vestire i personaggi principali del film.

Panoramica della mostra, fonte https://www.museodeltessuto.it/

In occasione della riapertura, è previsto l’ingresso gratuito ai visitatori fino al 3 giugno 2020. Un incentivo per riprendere l’abitudine a visitare i luoghi della cultura di persona, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza e con la certezza fare tutto il possibile, ed anche di più per tutelare la salute dei visitatori.

I nuovi orari dal 19 maggio al 3 giugno inclusi sono:
martedì-mercoledì-giovedì: 16-20
venerdì-sabato-domenica: 10-20
Non è necessaria prenotazione. Ingresso gratuito.

LE COLLEZIONI DEL MUSEO

Oltre alle mostre ed installazioni temporanee, sono presenti presso il Museo una serie di prestigiose collezioni:

Tessuti antichi e paramenti sacri: tessuti operati e stampati di produzione europea databili a partire dal XIII fino al XX secolo, presenti in una vasta gamma di tipologie (velluti, tessuti figurati, tovaglie perugine, damaschi, lampassi) e di moduli decorativi che testimoniano i momenti più significativi dello sviluppo delle manifatture europee.

Frammento di tessuto, Francia, metà XVIII secolo. Grosgrain con bordi in broccato; Seta, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Frammento tessile, Italia, metà XVI sec. Velluto policromo figurato; Seta, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Tessuti e manufatti ricamati: campionatura di ricami italiani ed europei realizzati su oggetti confezionati dal XV al XX secolo, oppure pervenuti allo stato frammentario attraverso raccolte storiche.

Frammento di tessuto ricamato, manifattura fiorentina, fine del XVI sec. Ricami in raso; interfaccia di seta, argento e oro, oro filato, argento rovescio, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Tessuti e abiti etnici: raccolta di notevole interesse storico – antropologico di tessuti provenienti dall’India, dall’Indonesia e dallo Yemen, dall’America centrale e meridionale, da Cina e Giappone, che con le loro decorazioni e simbologie ricordano l’importanza dell’arte tessile come valido strumento di comunicazione sociale.

Ganeshtapan (pannello devozionale), India occidentale, secolo XX. Tela di cotone ricamata; ricamo a punto ombra sul dritto, punto catenella, punto in croce, applicazione di specchietti; cotone, seta, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Shoowa, Africa centrale, cultura Kuba, XX sec. Rafia intrecciata con ricami effetto velluto, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Tessuti archeologici: una rara collezione di frammenti tessili provenienti da scavi o da sepolture, appartenenti alla cultura copta (III-X sec. d.C.) e alla cultura precolombiana (Periodo Intermedio Tardo).

Frammento di tessuto, Perù, tardo periodo intermedio (1200-1476 dC). Tela; lana; Arazzo a fessura; Lana, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Campionari pratesi: raccolta di libri-campionario di storiche aziende del distretto di Prato, che documentano l’evoluzione della produzione e i cambiamenti nel gusto e nello stile dall’ultimo quarto dell’Ottocento fino al periodo contemporaneo.

Libro campionario, Francia 1925-1930. Tessuti stampati con pigmenti metallici, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Tessuti contemporanei: selezione di tessuti prodotti nel distretto pratese particolarmente significativi per innovazione tecnologica ed espressione delle tendenze moda a partire dal 1976, anno di inaugurazione della fiera tessile Prato Espone, divenuta poi Prato Expo, fino agli anni più recenti.

Tessuto jacquard con disegno a maglie ogivali, ditta pratese, primavera estate 2007, fonte https://www.museodeltessuto.it/

Bozzetti e tessuti d’artista: comprendono esemplari realizzati da artisti della prima metà del Novecento (Raoul Dufy e Thayaht) e contemporanei (Giò Pomodoro e Bruno Munari), che hanno trovato nel tessuto una forma espressiva della loro creatività.

Pagina di campionario, Raoul Dufy per Maison Bianchini – Férier de Lyon 1918-1930, Gros de Tours stampato; seta. Acquerello su carta; pochoir, fontehttps://www.museodeltessuto.it/

Abiti e accessori: Raccolta di indumenti che testimoniano l’evoluzione del costume a partire dal XVI secolo fino ai giorni nostri.

Macchinari: telai manuali, follatrice, macchina battitora, strumenti di preparazione alla tessitura, come filatoi, incannatoi, orditoi…

PROGETTI

Il Museo partecipa a numerosi progetti culturali e di marketing territoriale che valorizzano le tradizioni tessili locali ed internazionali, oltre a progetti sulla creatività applicata al design ed alla moda, in partnership con istituzioni culturali, musei, università, associazioni, aziende e università italiane e straniere.

Per informazioni sui progetti in corso:

https://www.museodeltessuto.it/attivita/progetti/

SEDE

Museo del Tessuto

Via Puccetti 3 – 59100 Prato (PO)

+39 0574 611503

info@museodeltessuto.it

FONTI:

https://www.museodeltessuto.it/

Tutto il materiale fotografico e documentale è stato preso dal sito del Museo ed è coperto da copyright.

Maria Rosaria Roseo

English version Dopo una laurea in giurisprudenza e un’esperienza come coautrice di testi giuridici, ho scelto di dedicarmi all’attività di famiglia, che mi ha permesso di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari di mamma. Nel 2013, per caso, ho conosciuto il quilting frequentando un corso. La passione per l’arte, soprattutto l’arte contemporanea, mi ha avvicinato sempre di più al settore dell’arte tessile che negli anni è diventata una vera e propria passione. Oggi dedico con entusiasmo parte del mio tempo al progetto di Emanuela D’Amico: ArteMorbida, grazie al quale, posso unire il piacere della scrittura al desiderio di contribuire, insieme a preziose collaborazioni, alla diffusione della conoscenza delle arti tessili e di raccontarne passato e presente attraverso gli occhi di alcuni dei più noti artisti tessili del panorama italiano e internazionale.