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SEEING WITH YOUR FEET – IL TAPPETO NELL’ARTE CONTEMPORANEA

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27 Febbraio –  22 Maggio 2022
Museo Villa Rot
Schlossweg 2 – 88483 Burgrieden – Rot
T : +49 (0) 73 92 / 83 35 – F : +49 (0) 73 92 / 1 71 90
info@villa-rot.de

Sono disponibili in tutte le forme, colori e varianti immaginabili: a pelo alto, persiani, di pelliccia, orientali, tessuti, annodati a mano o a macchina. Il più antico esempio conosciuto di tappeto annodato è il tappeto Pasyryk. Fu probabilmente realizzato intorno al 500 a.C. in Asia occidentale e fu recuperato da una tomba conservata nel permafrost nella valle di Pasyryk nei monti Altai (Siberia meridionale).

I tappeti non solo si trovano in un’immensa varietà, ma ovviamente esistono da moltissimo tempo. La loro storia è, da sempre, legata alla storia dell’uomo; per esempio, dicono qualcosa sulla sua sedentarietà, sul suo rapporto con lo spazio, e anche sull’ospitalità.

Softly bedded or over stones?

Stendendo il tappeto rosso

Anche se la mostra intende evidenziare principalmente l’interpretazione contemporanea di questo mezzo tradizionale, in esposizione si trovano anche tappeti storici. Oltre agli oggetti della collezione del museo, presenteremo, per esempio, il tappeto rosso che veniva srotolato per accogliere importanti ospiti di stato tra il 1958 e il 1968, durante la Repubblica Federale di Germania. Questa cerimonia era considerata un segno di rispetto a simboleggiare l’ospitalità verso i visitatori provenienti dall’estero. L’oggetto esposto a Villa Rot è la parte centrale del tappeto rosso che, ai tempi, veniva srotolato per accogliere gli ospiti di stato all’aeroporto di Colonia-Bonn. Possiamo quindi supporre che Charles de Gaulle, Dwight D. Eisenhower, John F. Kennedy, la regina Elisabetta II e molti altri personaggi famosi vi abbiano camminato sopra.

Ramazan Can - Between Tradition and Modernity, Orient and Occident.

Tappeti – tra tradizione e modernità

Un oggetto che, efficacemente, crea un ponte tra passato e presente è l’opera di Ramazan Can dal titolo “To feel at home – Evinde Hessetmek”. L’artista divide il suo tappeto in due parti uguali presentandone una metà come un classico tappeto persiano e l’altra metà come un’illuminazione al neon. Questo fa dell’opera un brillante esempio del superamento di posizioni opposte che coniuga tradizione e modernità.

Debbie Lawson, Ozymandias, King of Kings, 244 x 150 x 150 cm
Debbie Lawson, Ozymandias, King of Kings, 244 x 150 x 150 cm
Debbie Lawson, Stag Cartouche, 147 x 90 x 28 cm.
Debbie Lawson, Stag Cartouche, 147 x 90 x 28 cm.

Tappeti d’arte e animali

Una delle attrazioni della mostra sono, senza dubbio, le fantastiche creazioni di animali di Debbie Lawson. Per esempio, all’inizio della mostra, i visitatori possono vedere un orso alto più di 2,40 metri che ha scambiato la sua pelliccia con un tappeto “persiano”. Anche le corna del cervo, esposte nello stesso punto, mostrano come artisti esotici trattano attualmente il mezzo del tappeto.

Faig Ahmed Geometry Pattern 1-Ph Alessandro Vasari

Dal pavimento al muro e ritorno

Oltre al design e ai motivi dei tappeti, anche la loro posizione nella stanza è estremamente interessante. Sia per motivi di decorazione che per motivi pragmatici, troviamo i tappeti soprattutto sui pavimenti. Gli arazzi dei secoli passati, invece, erano per lo più destinati a ricoprire le superfici delle pareti – si pensi ai magnifici arazzi del Medioevo e del primo periodo della modernità. Oggi, il tappeto (anche e soprattutto in un contesto artistico) si trova ovunque nella stanza – sia come un tappeto volante sul soffitto, o come mezzo narrativo sulla parete o, piuttosto, classicamente disteso sul pavimento. Inoltre, ci sono anche tappeti che sembrano incapaci di decidere – le loro posizioni e le loro decorazioni vagano per la stanza, per così dire, e appaiono come in movimento. Il mezzo del tappeto rimane fluido, proprio come i bisogni che le persone gli attribuiscono.

Noemi Kiss, HOMAGE Á LUCIO 2019 übermalter Teppich, Acrylfarbe 191 x 110 cm

Artisti e Istituzioni partecipanti:

ABK Stuttgart,  Debbie Lawson, Littlewhitehead, Salah Saouli, Stiftung Haus der Geschichte    
der Bundesrepublik Deutschland, Slavs and Tatars, Zuzanna Czebatul, Ramazan Can, Farkhondeh Shahroudi, Pia Ferm, Noémi Kiss, Faig Ahmed

Museum Villa Rot

Come centro espositivo per l’arte contemporanea, il Museo Villa Rot è diventato negli ultimi anni un faro nella regione. Formati espositivi innovativi ed emozionanti e mostre tematiche non solo deliziano il pubblico, ma anche la stampa, gli sponsor e il pubblico specializzato.

Obbiettivi

Crediamo che l’arte e la cultura siano indispensabili per una società libera e illuminata. Per questo motivo, ci siamo posti l’obiettivo di presentare e comunicare le tendenze e le posizioni attuali nell’ambito dell’arte contemporanea internazionale ad un pubblico il più ampio possibile. Attraverso una proposta diversificata di mostre collettive, personali e tematiche, nonché formati di mediazione multimediale, offriamo ai visitatori di tutte le età opportunità di accesso all’arte contemporanea. La nostra missione è di incoraggiare il pubblico a esaminare criticamente le questioni del nostro tempo, di proporre un approccio piacevole e creativo all’arte e di stuzzicare il gusto per una fruizione estetica imparziale dell’arte.

L’ambiente domestico e le stanze intime del museo favoriscono la vicinanza al pubblico e creano un ambiente affascinante per le mostre d’arte contemporanea. Con la Kunsthalle, il Museo Villa Rot nel 2014 ha condotto un ampliamento contemporaneo pluripremiato, che si inserisce idealmente nel paesaggio del parco, apre nuove prospettive e amplia notevolmente lo spazio espositivo. La persona giuridica del Museo Villa Rot è la non-profit Hoenes Foundation.

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