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SETA

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Museo Salvatore Ferragamo, Palazzo Spini Feroni, Firenze
25 marzo 2021 – 18 aprile 2022
A cura di Stefania Ricci

Promosso e organizzato da Fondazione Ferragamo, Firenze Museo Salvatore Ferragamo, Firenze
In collaborazione con Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Con il Patrocinio di Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e Regione Toscana Comune di Firenze
www.ferragamo.com/museo

Una mostra che racconta l’alchimia tra intuizioni creative ed alto artigianato industriale che sta alla base della produzione dei foulard in seta. L’Italia eccelle nella produzione di stoffe di questo filato pregiato sin dal Medioevo e negli anni ’30 dello scorso secolo, Como diventa un punto di riferimento per la creazione di quegli stampati che contribuiranno a rendere famoso in tutto il mondo il Made in Italy. Il fazzoletto da collo nel formato carré (quadro, appunto) consente all’industria locale una sperimentazione sia nella stamperia che nella fase creativa avviando la collaborazione con le grandi firme affermate della moda.

La maison Salvatore Ferragamo ha eletto la stampa su seta ad immagine del suo stile. Se il nome Ferragamo è legato dal 1960 alle calzature, l’obiettivo del suo fondatore è sempre stato quello di creare una casa di moda che vestisse la donna dalla testa ai piedi. È la figlia Fulvia a dare inizio negli anni ’70 alla produzione di accessori in seta con disegni esclusivi e realizzati a Como da Ravasi, Butti e Ostinelli, Ghioldi, Canepa, Ratti e Mantero, tessiture seriche selezionate in base alle specialità di stampa in cui eccellevano.

All’inizio i foulard erano acquistati da aziende esterne, ad eccezione di uno del 1961 disegnato su commissione diretta di Ferragamo dall’artista Alvaro Monnini e prodotto da Ravasi. Il soggetto si ispira ad un’incisione settecentesca di Giuseppe Zocchi raffigurante piazza Santa Trinità, dove però Palazzo Spini Feroni, sede dell’azienda Ferragamo, è fatto di forme di legno da scarpe e tutti gli elementi del disegno (uccelli, cavalli, carrozze, ecc.) sono sostituiti da elementi che rimandano alle calzature; un prodotto unico destinato verosimilmente a scopi promozionali.

Nei primi anni ’70 Fulvia matura l’idea che fosse giunto il momento di produrre questo accessorio in proprio, con disegni personalizzati e riconoscibili, lavorando a diretto contatto con le industrie specializzate nella stampa su seta. Dapprima si ricorre ai disegnatori delle aziende stampatrici ma dopo due anni si impegnano già disegnatori a contratto e figure interne all’azienda. Il risultato è un eclettico mondo creativo abitato da fiori, animali esotici, collage, scene di caccia e le immancabili calzature oggi conservato nell’archivio storico dell’azienda, un tesoro documentale che consente di continuare a progettare e produrre sulla scia della sua passione e delle sue idee anche dopo la prematura scomparsa nel 2018.

LA MOSTRA

Sezione 1 | Sun Yuan & Peng Yu e le chimere sulla Via della Seta

Protagonista della prima sala è l’installazione di due artisti contemporanei cinesi Sun Yuan & Peng Yu – Were creatures born celestial? (2021, in collaborazione con Galleria Continua) – che riunisce alcune sculture di animali e tassidermie provenienti da Naturaliter, Capannoli (PI) e dal Museo di Storia Naturale (La Specola) di Firenze, una delle collezioni zoologiche più prestigiose al mondo. Qui le pareti sono rivestite dalla carta da parati che riproduce una mappa dell’antica tratta dove i luoghi sono contrassegnati da figure, edifici o animali tratti dagli stampati creati da Fulvia Ferragamo. Per questa mostra gli artisti hanno anche realizzato il disegno di un foulard di seta.

Sezione 2 | Il fascino della Cina nella Villa del Poggio Imperiale

La passione di Fulvia Ferragamo per la seta e per motivi decorativi orientali risale agli anni in cui frequentava l’Educandato della SS. Annunziata nella Villa del Poggio Imperiale di Firenze; qui i dormitori delle allieve erano ospitati nel cosiddetto “quartiere cinese”, un luogo che testimoniava la passione per la Cina nell’Europa nel XVIII secolo quando, nel 1765, il granduca Pietro Leopoldo di Lorena e la moglie Maria Luisa giunti a Firenze, avevano scelto la villa come dimora estiva.

Sezione 3 | Ispirazioni

Molte sono le fonti d’ispirazione dei soggetti stampati su foulard e cravatte: dalle opere d’arte conservate nei musei agli antichi volumi di botanica e scienze naturali che nel reparto seta di Ferragamo a Milano venivano riportate in disegni e collage, punto di partenza delle collezioni, e riuniti in 1065 “album rossi” il cui   uso sin dagli anni ’70 ispirava designer e produttori di seta.

Per questa mostra, sono stati monitorati i vari riferimenti negli album, abbinandoli ai foulard prodotti scoprendo, ad esempio, che un samurai a cavallo di un foulard riproduce un’armatura identica a quella al Museo Stibbert a Firenze, o che i papaveri su uno degli stampati degli anni novanta sono la riproduzione di una tavola incisa di uno dei più bei libri di botanica del 1613, l’Hortus Eystettensis di Basilius Besler. Molti temi floreali, poi, prendono ispirazione dalle opere del pittore mediceo Bartolomeo Bimbi oggi conservate nel Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano.

E per i magnifici uccelli i richiami vanno a secoli di tradizione iconografica dei capolavori editoriali ma anche dalle più popolari riviste contemporanee nonché da The Birds of America di John James Audubon, il più bel libro di ornitologia al mondo, stampato a Londra tra il 1827 e il 1838, in quattro monumentali volumi con 435 tavole incise all’acquatinta e colorate a mano e raffigurante 1065 specie nella loro dimensione reale.

Sezione 4 | Fiori

La chiave formale dei primi foulard di Fulvia Ferragamo – e per un ventennio circa – era nell’uso di fiori e foglie con cui costruiva patchwork e collage decorativi in un mix creativo che Albertina Porro della stamperia comasca che lavorava per Ferragamo suggerisce fosse ispirato dai film di animazione di grandi registi dell’Est che tra il 1970 e il 1971 furono trasmessi dalla RAI. Negli anni novanta i temi floreali sono poi diventati protagonisti di tanti stampati, ispirandosi alle raccolte d’arte, naturalistiche e librarie di Firenze

Sezione 5 | Look back Anouk

Il cortometraggio, opera dei due giovani registi Rocco Gurrieri e Irene Montini, trae ispirazione dai foulard di Fulvia Ferragamo e dai film di animazione del regista cecoslovacco Jiří Trnka, con i suoi pupazzi realizzati da patchwork di fiori.

Museo Ferragamo, sezione 5 | Look back Anouk , film di Rocco Gurrieri & Irene Montini ispirato ai foulard creati da Fulvia Ferraga- mo, 2021. Regia, direzione artistica, cinematografia, postproduzione: Irene Montini; regia, direzione artistica, sceneggiatura, montaggio, design del suono, arrangiamenti musicali: Rocco Gurrieri; scenografia e animazioni: Matteo Pucci; protagonista: Anouk Borgman; stylist: Ginevra Barabino; musica origina- le: Giacomo Mottola in collaborazione con Bernardo Dori e Antonio Nesi, registrata a Quinto Quarto Studio, Firenze; traduzioni: Marta Pagliuca; grafica: Rafael D’Almeida.

Sezione 6 |Animali esotici

Raffinata conoscitrice dell’iconografia scientifica e artistica, Fulvia attinge, per la straordinaria produzione animalier dei suoi foulard, da volumi antichi, da opere d’arte ed incisioni, come da fotografie scattate nei suoi viaggi o da reportage apparsi sulle riviste specializzate non meno che dall’osservazione dal vero.

Sezione 7 | Giovani talenti sulla Via della Seta

Art Media Studio ha realizzato una installazione multimediale che mette in scena le grafiche di cinque studenti del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino (Firenze), coordinati dai loro insegnanti.

Sezione 8 | Shoes

Alla fine degli anni ottanta, nella produzione dei foulard e delle cravatte viene inserito un nuovo filone a tema scarpe. Il primo foulard con questo tema è Shoes, un vero campionario delle calzature storiche più famose, a cui seguono Toes, Bacheca, Poster dove sono inseriti come motivi decorativi anche i manifesti pubblicitari di Lucio Venna per Salvatore Ferragamo del 1930. I microdisegni delle cravatte traggono spunto invece dalle tomaie dei modelli di scarpe più famosi, come Sfera e Stella, rivisitazione dei ricami in merletto di Tavarnelle di alcuni décolleté degli anni trenta, o Scacco, che riprende la decorazione sulla zeppa in legno di un sandalo del 1943.

Museo Salvatore Ferragamo – Sezione 8 | Shoes

Sezione 9 | Decadi

All’epoca in cui Fulvia Ferragamo crea i primi foulard nel 1971 questo accessorio è già famoso e irrinunciabile complemento d’eleganza, grazie a figure iconiche come Audrey Hepburn, Brigitte Bardot, Jacqueline Kennedy e Grace Kelly. Il successo immediato dei suoi stampati conduce la maison fiorentina a declinare i disegni su seta in all-over e così gli stilisti che dalla fine degli anni settanta vi hanno collaborato hanno realizzato con le stampe dei foulard creati da Fulvia, camicie, chemisier, completi da sera, parei, twin-set, ecc. Un mondo di seta che viene qui raccontato come nelle scene di una pièce teatrale, riproducendo pose e ambientazioni di ogni decade.