Art Insider

SOFT GALLERI – OSLO

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*Foto in evidenza: Ph. Credit Øystein Thorvaldsen

La Soft Galleri di Oslo è una delle pochissime gallerie la cui programmazione è totalmente dedicata all’ Arte Tessile. Con il suo fitto calendario di mostre ed eventi, rappresenta una finestra di approfondimento e scoperta sul mondo fibre art norvegese e internazionale.

Hanno risposto alle nostre domande la manager della Galleria Karianne Opulani Sand e la coordinatrice Katrine Rørbakken Lund.

Photo Credit: Øystein Thorvaldsen

La Soft Gallery è stata fondata ed è gestita dall’organizzazione degli artisti tessili Norvegesi – Norwegian Textile Artists (NTK).  All’avanguardia rispetto al resto dell’Europa, la Norvegia vanta associazioni di categoria specifiche per gli artisti; queste, oltre ad assicurare il rispetto dei diritti dei professionisti del settore, forniscono possibilità di connessione e promozione. Potreste spiegare al pubblico internazionale l’importanza di NTK? Quando, come e perchè è nata questa associazione?

NTK, fondata nel 1977, è un’organizzazione nazionale che riunisce gli artisti tessili ed è una delle venti organizzazioni fondatrici dell’Associazione degli artisti visivi norvegesi.

Si tratta di un’associazione piccola ma importante che conta poco più di 250 membri. Fino al 1960, l’arte tessile in Norvegia era legata principalmente all’artigianato tradizionale e i creatori che utilizzavano questo mezzo espressivo erano associati al movimento dell’arte applicata. Ci sono voluti molti anni prima che l’arte tessile fosse rappresentata da un’istituzione e si innestasse nel mondo dell’arte come forma d’arte distinta, con uno status equivalente alla pittura, alla scultura e così via. Solo in via eccezionale alcune opere tessili venivano riconosciute come belle arti. Una pietra miliare nella storia dell’arte tessile in Norvegia fu quando, nel 1964, la giuria dell’annuale Mostra Nazionale d’Autunno accettò un lavoro della tessitrice di arazzi Hanna Ryggen. Ryggen fu la prima artista tessile ad essere accettata. È stato solo attraverso l’istituzione degli Artisti Tessili Norvegesi che l’arte tessile è stata riconosciuta e si è affermata del mondo dell’arte norvegese. Una ulteriore svolta fu nel 1976, quando gli artisti tessili, dopo aver boicottato la Mostra d’Autunno per diversi anni, riuscirono finalmente ad avere un loro rappresentante nella giuria della mostra. Ancora oggi, abbiamo un nostro rappresentante nella giuria.

Photo Credit: Øystein Thorvaldsen

La galleria è gestita collettivamente da un board, come vengono eletti i membri e come viene organizzata la gestione dello spazio?

La galleria e l’organizzazione sono gestite dagli stessi artisti tessili. Il consiglio di amministrazione conta quattro artisti tessili che sono eletti dai membri, solitamente con un mandato di due anni, durante la riunione annuale. In seno allo staff abbiamo il direttore che si incontra con il consiglio di amministrazione almeno quattro volte all’anno, un assistente alla comunicazione e un allestitore che aiuta gli artisti nel montare le mostre.

Perché la necessità di una galleria completamente dedicata al medium tessile come Soft Galleri?

Il mezzo tessile ha avuto, nel corso della storia, uno spazio poco prominente nel mondo dell’arte. Disporre di una galleria dedicata a questo mezzo, che mette in discussione le possibilità dell’arte tessile, ciò che è e che potrebbe essere, ci dà la possibilità di definire il nostro materiale e la nostra arte.

Photo Credit: Øystein Thorvaldsen

Ogni anno, tramite un bando di concorso, è possibile proporre il proprio lavoro e un progetto di mostra al board della galleria. Su che basi avviene la vostra programmazione e come scegliete gli artisti da esporre?

Il consiglio di amministrazione del NTK cura il programma espositivo per presentare, ogni anno, un’ampia selezione di mostre interessanti che intendono ampliare la percezione del pubblico sfidando nozioni preconcette riguardo alla storia e alle possibilità di questo mezzo oltre a dare spazio ad artisti tessili affermati che lavorano in modo più tradizionale.

Le migliori candidature sono quelle che cercano di superare i confini del mezzo, sia concettualmente che a livello materiale. Gli artisti che vengono selezionati per mostrare il loro lavoro alla SOFT Galleri devono dimostrare un’alta qualità, grande ambizione, e devono essere riusciti a distinguersi tramite la loro pratica artistica.

Avete dei suggerimenti per una proposta efficace?

Il comitato direttivo cambia costantemente i suoi membri. Ad ogni riunione annuale alcuni membri se ne vanno e ne entrano di nuovi. Questo dinamismo cambia anche le prospettive sul tipo di mostre che saranno presentate nella galleria. Ma ciò che non cambierà mai è l’attenzione all’aspetto materico delle opere e la loro elevata qualità. Auguriamo il meglio a tutti i potenziali candidati.

Photo Credit: Øystein Thorvaldsen

Accanto al lavoro della galleria, NTK e soft Galleri organizzano anche un programma di residenza: AiR Green – Artist in Residence? Di cosa si tratta?

Nel 2016, in collaborazione con l’artista tessile e proprietaria della fattoria Kristin Lindberg, abbiamo creato AiR Green – un programma di residenza per artisti alla fattoria Søndre Green. La fattoria è di proprietà della famiglia del marito della Lindberg dal 1860. La residenza è riservata esclusivamente ad artisti che presentano un elemento tessile nella loro pratica. La residenza è sostenuta dalla contea di Viken, dal comune di Krødsherad e da noi. Il programma di residenza permette a quattro artisti, con approcci diversi al medium tessile, di vivere insieme per un mese intero. Il consiglio di Norwegian Textile Artists seleziona i quattro artisti che parteciperanno al programma di residenza sulla base delle applicazioni ricevute. L’ultimo giorno della residenza il pubblico è invitato a un evento Open House alla fattoria. Questo offre un’opportunità unica di visitare gli artisti nei loro studi e di avvicinarsi ai loro processi creativi. Alcuni degli artisti in residenza hanno esposto opere risultanti dal periodo di tempo passato alla Søndre Green Farm, e a volte, queste sono state acquisite da collezioni pubbliche o acquistate per abbellire edifici pubblici. L’Open House termina con un discorso dell’artista nel fienile. Kristin Lindberg ha creato un “cubo bianco” qui, che viene utilizzato per le conferenze e per presentare i processi artistici nel corso di alcune ore. A volte organizziamo anche una conferenza con gli artisti al Buskerud Art Center. Riceviamo moltissime richieste da tutto il mondo e abbiamo avuto artisti provenienti da India, USA, Russia, Taiwan, Islanda, Finlandia, Danimarca, Svezia e, naturalmente, Norvegia. Ma – quando la pandemia ci ha colpito abbiamo dovuto adattare il formato della residenza agli standard nazionali e siamo stati in grado di ospitare solo artisti che vivono in Norvegia. L’anno scorso abbiamo aggiunto una residenza di approfondimento per un artista che può vivere alla fattoria nello spazio ristrutturato del “fienile estivo”. Dal 2019 organizziamo due turni di residenza per artisti.

È possibile candidarsi una volta all’anno e diamo il benvenuto a ogni artista che lavora in relazione ai media tessili.

Anche Soft Galleri, come molti spazi culturali, ha dovuto modificare la propria programmazione a seguito della pandemia? Come sta cambiando la vostra proposta culturale in termini di digitalizzazione dei contenuti e delle proposte?

A causa delle restrizioni di sicurezza, all’inizio del 2021, abbiamo dovuto chiudere la galleria per un periodo e una delle nostre mostre non ha potuto essere aperta al pubblico, il che è stato molto triste per noi e per l’artista. Nella maggior parte dei casi, i lockdowns non hanno impedito di tenere aperta la galleria. Le nostre inaugurazioni, però, sono state influenzate per la quantità di persone ammesse contemporaneamente. Abbiamo quindi realizzato tour digitali delle mostre così come delle presentazioni di artisti per il nostro sito web e YouTube.

Abbiamo dovuto adattarci alle restrizioni e pubblicare più contenuti digitali relativi agli eventi. Questo è stato un grande successo ma siamo anche entusiasti che le restrizioni vengano meno in modo da poter dare al pubblico pieno accesso allo spazio fisico della galleria.

L’arte che si basa sui materiali e che si estende su larga scala, come quella che mostriamo alla SOFT Galleri, spesso si presenta in maniera efficacie anche in uno spazio digitale ma, secondo noi, niente è meglio che viverla realmente.

Photo Credit: Åsne Kummeneje Mellem

Inaugurata il 13 Gennaio ed in mostra fino al 20 febbraio è la mostra Menossa, di Åsne Kummeneje Mellem; di cosa si tratta?

Åsne Kummeneje Mellem usa l’arte come arena per esplorare la sua identità e appartenenza Kven. Il popolo Kven è una minoranza etnica balto-finnica in Norvegia discendente da contadini e pescatori finlandesi che emigrarono dalle regioni settentrionali della Finlandia e della Svezia in Norvegia settentrionale tra il 18° e il 19° secolo.

Nella mostra Menossa, Kummeneje Mellem presenta opere tessili il cui fulcro è l’artigianato Kven, chiamato käsityö. Usando le tecniche e i materiali tradizionali, l’artista cerca, a modo suo, di creare uno spazio per parlare della cultura Kven. I materiali naturali e riciclati sono aspetti importanti del käsityö. Nelle sue opere tessili, Åsne ha sperimentato, tra l’altro, la lana tinta con i licheni e la corteccia intrecciata.

Attraverso il käsityö, Kummejene Mellem cerca di creare uno spazio di dialogo e di rivelare un divario generazionale nella trasmissione della conoscenza. Usando come punto di partenza le conversazioni con chi è stato testimone della storia, riunisce i frammenti di una cultura che è stata in procinto di estinguersi. Allo stesso tempo, sperimenta e introduce la propria espressività – dando un nuovo respiro alla cultura che viene rivalutata e può continuare a crescere. Al crocevia tra tecniche artigianali tradizionali e creatività, Åsne Kummeneje Mellem esplora le nuances del Käsityö – ciò che era e ciò che potrà diventare nel contesto dell’arte contemporanea.

Photo Credit: Åsne Kummeneje Mellem

Cosa possiamo aspettarci da Soft Galleri in futuro?

Abbiamo un programma di mostre entusiasmante e molto vario per il 2022 e il 2023. Alcune mostre saranno di artisti tessili affermati che lavorano con la tessitura di arazzi. Altre mostre saranno caratterizzate da sculture sperimentali, e altre ancora saranno più concettuali – per esempio incentrate su come il mestiere dell’artista si relaziona con la concezione tradizionale di lavoro. Il denominatore comune è sempre la materia e (il campo esteso) dei tessuti. Con ogni probabilità ci saranno conferenze ed eventi con gli artisti.  Raccomandiamo di tenere d’occhio le nostre piattaforme di social media: @softgalleri su Instagram e il nostro sito web: softgalleri.no per interessanti eventi legati al tessile.

Un’artista e uno spazio espositivo norvegese (oltre al vostro) che il pubblico internazionale dovrebbe conoscere…

SOFT galleri fa parte di una rete di collaborazione, chiamata “Kunst i Kvadraturen”/Oslo Art District, che include undici gallerie di diverse dimensioni e dedicate a diverse pratiche artistiche situate nelle immediate vicinanze, nel centro di Oslo. Molte di queste gallerie sono gestite da associazioni, esponenti di diverse espressioni artistiche – LNM (L’Unione dei pittori norvegesi), Tegnerforbundet (Associazione norvegese di disegno) e Norske Grafikere (Associazione norvegese dei tipografi), per nominarne alcune.

Kunstnernes Hus è un’istituzione artistica nel centro di Oslo. Fondata nel 1930 da artisti, allo scopo di esporre sia l’arte norvegese che quella internazionale, è ora la più importante istituzione indipendente in Norvegia gestita da artisti e specificamente dedicata all’arte contemporanea. Kunstnernes Hus ospita anche l’annuale Mostra d’Autunno che sarà organizzata per la 135esima volta nel 2022.

Il nuovo Museo Nazionale, il più grande museo d’arte dei paesi nordici, aprirà a Oslo nel giugno del 2022. Questo sarà un luogo per apprezzare, sotto lo stesso tetto, l’arte antica, moderna e contemporanea, l’architettura e il design. La mostra della nuova collezione presenterà arte antica e moderna, architettura, design, arti e mestieri e arte contemporanea.

Photo Credit: Åsne Kummeneje Mellem

Elena Redaelli

English version Dal 2010 mi occupo di arte contemporanea realizzando progetti fra scultura tessile, arte ambientale e social practices. Negli ultimi anni il mio lavoro mi ha portato a vivere viaggiando con progetti e residenze artistiche nel mondo. Esploro processi di generazione e trasformazione della materia, applicando diversi livelli di controllo e indagando i limiti tra autorialità e partecipazione.Talvolta il materiale prende il sopravvento, altre volte sono i partecipanti di un progetto o l’ambiente stesso a farlo, risultando in un dinamico e continuo scambio. Il fare manuale è per me un processo d’interrogazione dell’ambiente e uno strumento per entrare in contatto con nuove persone e culture. Nei miei progetti applico una commistione di tecniche differenti prese dalla scultura, dall’artigianato, dal disegno e dall’ estetica relazionale. Ricerco e utilizzo tecniche antiche: tessitura a telaio, arazzo, crochet, feltro, ricamo, annodature e carta fatta a mano. Nelle mie installazioni, che si sviluppano su larga scala, unisco metodi di lavorazione lenta a nuove tecnologie. Tutto ciò che riguarda il tessile è sempre stato estremamente affascinante per me. Mi piace imparare e condividere idee e conoscenze sul vasto mondo delle fibre ed e’ quello che ho fatto durante i miei viaggi di ricerca tra Europa, Asia, USA e Africa.