Eventi

“Sonya Clark: Tatter, Bristle, and Mend”

English (Inglese)

National Museum of Women in the Arts (NMWA) di Washington, DC
dal 3 marzo 2021

L’artista tessile e di pratica sociale Sonya Clark (nata nel 1967) è rinomata per i suoi lavori multimediali che affrontano la razza e la visibilità, esplorano la “Blackness” e reimmaginano la storia. Questa mostra, la prima rassegna dei 25 anni di attività della Clark, comprende le famose sculture dell’artista realizzate con pettini tascabili neri, capelli umani e fili, nonché opere realizzate con bandiere, valuta, perline, zucchero, piante di cotone, matite, libri, una macchina da scrivere e una poltrona da parrucchiere. L’artista trasmuta ciascuno di questi oggetti di uso quotidiano attraverso la sua applicazione di una vasta gamma di tecniche di fiber art: la Clark tesse, cuce, piega, intreccia, tinge, tira, attorciglia, preme, taglia o annoda all’interno di ogni opera. Cucendo treccine di filo nero e nodi bantu sui tessuti, arrotolando capelli umani in collane e infilando un arco di violino con un “dreadlock” (treccina rasta), la Clark manifesta legami ancestrali e riafferma la presenza nera nelle storie da cui è stata volutamente omessa.

SONYA CLARK, “Cotton to Hair”, 2009 (bronzo, capelli umani e cotone, 14 ½ x 12 ½ x 5 pollici). | National Museum of Women in the Arts, Gift of Heather e Tony Podesta Collection, © Sonya Clark. Foto di Lee Stalsworth

Presentando la mostra “Tatter, Bristle, and Mend”, il NMWA ha spiegato l’ utilizzo di capelli e  tessuti  nelle opere della Clark:

Capelli: poiché provengono dal corpo, i capelli a volte sono considerati tabù come materiale artistico. il collegamento dei capelli con l’individuo, però, è proprio il motivo per cui Clark li utilizzi come fibra tessile essenziale. Una ciocca di capelli possiede tutta la sequenza di DNA di una persona, che rappresenta il corpo fisico e una genealogia estesa…

Tessuto: Attingendo alla ricca complessità della sua eredità, con una madre giamaicana, un padre trinidadiano e un bisnonno scozzese, Clark ha un punto di vista unico sull’identità e l’artigianato americani. Il suo interesse nel settore tessile deriva in parte dalla sua nonna materna (sarta) e in parte dallo studio di prodotti tessili nella scuola d’arte.

“I tessuti hanno molto potere”, ha detto la Clark. “Potresti non sapere se qualcosa sia lavorato a maglia o tessuto, ma conosci la stoffa e ne sei sempre circondato.” CT

Fonte dell’articolo e foto: www.culturetype.com  e  https://nmwa.org/exhibitions/sonya-clark-tatter-bristle-and-mend/

Sito web di Sonya Clark: http://sonyaclark.com/

Pubblicazioni:
“Sonya Clark: Monumental Cloth, The Flag We Should Know” documenta la mostra che l’artista ha sviluppato durante la sua residenza al Fabric Workshop and Museum di Philadelphia. Una precedente pubblicazione, “The Beaded Prayers Project”, è stata pubblicata nel 2013. Inoltre, l’artista fa riferimento alle pubblicazioni che sono state prodotte sul suo lavoro sul suo sito web.