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STITCHED

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*Foto in evidenza: Installation view. Courtesy Paula Cooper Gallery

Paula Cooper Gallery, 524 W 26 Street, New York 10001
14 Gennaio – 19 Febbraio, 2022
Info tel. 212.255.1105 | www.paulacoopergallery.com

Artisti: Tauba Auerbach, Sanford Biggers, Alighiero e Boetti, Bruce Conner, Lucky DeBellevue, Claudette Gacuti, Zoe Leonard, Eric. N. Mack, Christian Marclay, Claes Oldenburg, Veronica Ryan, Joel Shapiro, Alan Shields, Rosemarie Trockel e Kelley Walker

Alan Shields, S.P., 1970, acrylic, thread, beads on canvas, 103 1/2 x 167 1/2 in. (262.9 x 425.5 cm), signed: “Alan Shields”, left edge, verso. dated and titled: “1970 SP,” bottom edge, verso). Courtesy Paula Cooper Gallery

La mostra Stitched, che prende il titolo da un collage di carta e filo di Veronica Ryan, è una mostra collettiva di opere che sono cucite, infilate e intrecciate. Ampliando la definizione di cucitura dalla sua interpretazione letterale a quella più concettuale, la mostra mette in esposizione tessuti insieme a vetro intrecciato, plastica annodata e filo stampato. Tra gli artisti in mostra troviamo: Tauba Auerbach, Sanford Biggers, Alighiero e Boetti, Bruce Conner, Lucky DeBellevue, Claudette Gacuti, Zoe Leonard, Eric. N. Mack, Christian Marclay, Claes Oldenburg, Veronica Ryan, Joel Shapiro, Alan Shields, Rosemarie Trockel e Kelley Walker.

Veronica Ryan, untitled, 2020, woven cotton, seed pods, 210 5/8 x 3 x 6 in. (535 x 7.6 x 15.2 cm). Courtesy Paula Cooper Gallery

Nel collage di Veronica Ryan, da cui la mostra prende il nome, tamponi medici sterilizzati sono legati insieme da piccoli punti di cucitura neri ordinati in modo da formare una griglia di delicati tratteggi incrociati, fornendo un’eleganza formale ai detriti materiali. Usando il cucito per rinnovare e riparare, Ryan cuce linee che enfatizzano e sottolineano, attirando l’attenzione sul loro viaggio tortuoso tanto quanto gli oggetti inaspettati che circondano e nascondono. Gli Strange Fruit di Zoe Leonard incarnano un simile impulso riparatore, ricostruendo con il filo bucce di frutta svuotate in un futile atto di conservazione. Mentre la frutta decade perdendo il suo colore, viene messa in risalto la materialità del filo colorato. Come la frutta di Leonard, cucita in parte per distrarre le mani e far vagare la mente, la barca a vela di Joel Shapiro abbozzata con ago e filo rosa pallido costringe la mano a disegnare lentamente ciò che altrimenti potrebbe essere schizzato con grande velocità. Una lentezza contemplativa è particolarmente appropriata per questo disegno intimo segnato “31” – l’età dell’artista al momento della sua realizzazione.

Veronica Ryan Untitled, 2020, coiled fabric strap, nut, metal pin, 8 1/2 x 8 1/2 x 1 1/8 in. (21.6 x 21.6 x 2.9 cm). Courtesy Paula Cooper Gallery
Veronica Ryan, Stitched, 1994-1995, plastic, gauze, adhesive, thread, 13 5/8 x 11 3/4 in. (34.6 x 29.8 cm). Courtesy Paula Cooper Gallery
Veronica Ryan, Sewing Seeds 2, 2019, fabric, thread, mango seeds, plastic 25 x 16 3/4 in. (63.5 x 42.5 cm). Courtesy Paula Cooper Gallery

Nelle opere di Eric N. Mack e Sanford Biggers, la stoffa di seconda mano rimanda a un’ampia cultura materiale e ai punti specifici dei creatori del passato. Mentre Biggers infonde nuova vita ai lavori manuali di quilter senza nome, Mack unisce insieme in maniera indiscriminata tessuti con origini disparate come fabbriche remote o atelier di alta moda. In entrambi i casi, punti vecchi e nuovi si intrecciano per creare collage di tessuti multigenerazionali. Un elegante esempio di scultura morbida di Claes Oldenburg, Soft Doors for Airflow Model #5, 1965, usa il tessuto cucito come strumento di trasformazione, rendendo strano il familiare attraverso texture inaspettate e forme corporee. Un ago da cucito ingrandito di Claudette Gacuti impiega in modo simile l’ingrandimento di oggetti quotidiani deformando questo strumento elementare di riparazione. Sempre lavorando con la tela, ma con effetti diversi, il lavoro altamente decorativo e multicolore di Alan Shields canta con energia vibrante e brilla di glitter e perline. Grazie ai dipinti cuciti su larga scala, scultura sospesa e poesia, il lavoro di Shields trasuda una sensuale teatralità.

Alighiero e Boetti, La Forza del Centro, 1990 embroidery8 1/2 x 9 5/8 in. (21.6 x 24.4 cm) signed on the reverse. Courtesy Paula Cooper Gallery
Eric N. Mack, Landlord, 2021 umbrella, wood flagpoles, metal brackets, fabric collage, thread, dimensions variable. Courtesy Paula Cooper Gallery
Eric N. Mack, detail, Landlord, 2021. Courtesy Paula Cooper Gallery

Negli anni Cinquanta, Bruce Conner iniziò a realizzare elaborati collage di incisioni in cui frammenti di stampe del XIX secolo si fondono in mondi surreali e allucinatori. Nel 2003, ne ripropose una selezione come arazzi su un telaio Jacquard, trasformando così le opere uniche in un’altra forma di riproduzione ottocentesca. Anche Christian Marclay cuce opere monumentali, intrecciando centinaia di musicassette con fascette di plastica per creare un ciclo continuo di suono potenziale. Nonostante i materiali prodotti in serie, ogni punto è infilato a mano. In M-Maille (S) e in altre piccole sculture, Tauba Auerbach ingrandisce i punti rigidi tipici della chainmaille usando bacchette di vetro arrotondate e intrecciate. Tramite queste sculture e i disegni basati su strutture a maglia, Auerbach intende celebrare il punto lavorato a maglia come innovazione tecnica.

Per ulteriori informazioni, immagini e biografie degli artisti, visitate si sito: www.paulacoopergallery.com