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TEXTE, TEXTURE, TEXTILE

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*Foto in evidenza: TEXTE, TEXTURE, TEXTILE – Marina Gasparini, Bandiera Rossa


Artisti: Marina Gasparini, Natalia Blanch, Miriam Gronwald, Mimi Kunz, Michèle Louis, Jehanne Paternostre, Estelle Saignes et Françoise Seffer
ODRADEK, Rue Américaine 35 – 1050 Bruxelles
Inaugurazione 08.09.2022, 18.00-20.00
Orario venerdì e sabato, 14.00-18.00 o su appuntamento
09.09.2022 – 01.10.2022
Info www.odradekresidence.be

TEXTE, TEXTURE, TEXTILE - Marina Gasparini

Dopo la residenza di Marina Gasparini di quest’estate, ODRADEK presenta 8 artisti impegnati in una pratica di scrittura legata alle fibre tessili. Questa pratica permette a una lettera, a una parola, a una frase, persino a una poesia, di diventare filo e di acquisire così una materialità spaziale. Partendo dal fatto che la scrittura è inizialmente solo un insieme di linee e tratti, è possibile tessere, annodare, ricamare con l’aiuto dei fili che la loro consistenza trasmette. La mostra affronta quindi il tema della migrazione: le parole, come le persone, si spostano, si trasformano o vengono deportate.
Marina Gasparini ha realizzato lettere in tessuto decorate con galloni e altre smerlature. Queste 27 lettere tagliate possono essere indossate e si evolvono in base al movimento dei figuranti durante una performance.

TEXTE, TEXTURE, TEXTILE -Miriam Rose Gronwald

Natalia Blanch espone disegni-poesie e un’opera a olio su carta di riso cucita a mano con testo all’uncinetto. Questi estratti di poesie costituiscono il quadro concettuale e formale del suo lavoro.
Estelle Saignes propone una tessitura Jacquard ad arazzo. Partendo dalle viste di Google Maps, crea un patchwork che riflette gli effetti di un lago artificiale nel New Jersey.
Jehanne Paternostre, a partire da scarti di fili derivanti dal restauro di arazzi, crea un nuovo filo che si evolve in una linea che memorizza le ingiurie del tempo.
Mimi Kunz e Miriam Gronwald creano un’installazione all’indomani di una performance. Mentre Miriam danza, Mimi trae ispirazione dai suoi movimenti e traduce i ritmi del corpo della ballerina in gesti grafici.
Michèle Louis ricama un testo scritto in modo leggibile, che sul rovescio del tessuto dà l’impressione di fili che tracciano altre vie da seguire.
Françoise Seffer, ispirata dalla scrittura del padre o da un volo di storni, ricama e manipola l’uncinetto o i fusi per comporre a modo suo.