TEXTILE MEDIUM, SUITE 2022
*Immagine in evidenza: Dominique Torrente. Les riches heures où l’éclat de vos mains, 2019, plissés de canevas anciens, 350 x 290 cm
Translation by Chiara CordoniÂ
Galerie Valérie Delaunay, 42 rue de Montmorency, 75003 Paris
Dal 6 gennaio al 26 febbraio 2022
Info tel.+33 (0)663 799334 | www.valeriedelaunay.com
Artisti: Adeline Andre, Isabel Bisson-Mauduit, Delphine Caraz, Arnaud Cohen, Frédérique Fleury, Aurélien Lepage, Edith L’haridon, Françoise Micoud, Frédérique Petit, Marjolaine Salvador-Morel, Patrick-Arman Savidan, Martine Schildge, Dominique Torrente
A cura di Yves Sabourin
“Il tessile è senza dubbio uno dei medium pittorici più antichi e ciò si percepisce in tutte le sue sfumature di creatività : i materiali, i gesti e l’espressione della dimensione artistica in modo solido e sensuale.
Dalla fine degli anni 80, l’inserimento del tessile nella lista dei medium plastici insieme alla pittura, al disegno, all’arte del modellare, ecc. mi ha permesso di sperimentarlo e rivelarlo attraverso diverse mie mostre come “Secrets de dentelles” all’ATP nel 1994, poi “Métissages” nel 1998 al Musée du Luxembourg-Palais du Senate e le 26 tappe in Francia e all’estero fino al 2010.
Oggi, questo materiale onnipresente in molti eventi è l’espressione stessa di una pittoricità che unisce significato e composizione. Infatti, il tessuto si modella come una terra, prende forma come un carboncino, si deposita come uno strato di pittura. Un colpo di fuso o di ago non è forse espressivo e sensibile quanto un tratto di matita ben padroneggiato? La tecnica non è per forza necessaria, e se a volte è essenziale, deve unire libertà e rigore.
Isabel Bisson-Mauduit. Le bois d’A, 2021, technique mixte, broderie main et machine sur drap de coton légèrement tendu sur châssis, 75 x 110
Nel 2021, l’invito della Galerie Valérie Delaunay per la mostra “Textile medium, suite 2022” mi ha permesso di continuare e arricchire la mia ricerca. Con questo bisogno essenziale di mettere in discussione tutti i modi di espressione, qualunque essi siano, ho scelto il tessile come fulcro di diversi designer e libri.
Numero uno nel mondo della moda e del teatro, Adeline André coltiva un sottile dialogo con i tessuti; dalle espressioni plastiche in 2D o 3D, Delphine Caraz sceglie di modellare con abiti usati, come Arnaud Cohen che modifica un vecchio arazzo Aubusson; Frédérique Fleury compone con facsimili di arazzi storici e gres; Aurélien Lepage oscilla tra dipinti e tessiture; Edith L’Haridon trasforma la maglia a rete in qualcosa di terreno da modellare; Marjolaine Salvador-Morel disegna sculture di merletto ad ago nello spazio e le mette in discussione, come fa anche Françoise Micoud con il merletto a fuselli caricato di pigmenti; Patrick-Arman Savidan scolpisce le onde nel ricamo; Martine Schildge ricopre il feltro di selce e “dipinge” i ritratti fotografati; Dominique Torrente allestisce tele di sarte e le pone a basso e alto rilievo; Isabel Bisson-Mauduit mescola la fotografia con il ricamo a macchina e a mano; e per finire Frédérique Petit traccia con un filo di seta paesaggi dal disegno raffinato.
Tutti questi artisti invitati, qualunque siano le loro radici, presentano le espressioni artistiche essenziali intorno al medium tessile che si erge come un paesaggio sontuoso dove l’armonia esiste nella complementarità e la singolarità dei materiali, come i temi, così diversi fra loro.” (Yves Sabourin)