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THANIA PETERSEN – ZAMUNDA FOREVER

English (Inglese)

5 Agosto – 9 Settembre, 2023
Vernissage: Sabato, 5 Agosto, 16:00-19:00
Nicodim Los Angeles
1700 S Santa Fe Ave #160
Los Angeles, CA 90021

Thania Petersen, Picnic, 2023, embroidery thread on cotton poplin stitched onto linen, 23h x 33w in.

ZAMUNDA FOREVER, la prima mostra personale di Thania Petersen negli Stati Uniti, è suddivisa in tre serie di tessuti narrativi intricatamente ricamati, che ripercorrono la storia della sua famiglia, la vita attuale vista dall’esterno e infine ritraggono le dinamiche familiari in contesti più personali. Accostate l’una all’altra, le tre serie sono un’onesta rappresentazione di come il viaggio che ha portato in Sud Africa la gente di Cape Malay ha prodotto una dissociazione di sé che esiste in modo simbiotico per costruire una nuova identità coesa e contemporanea.

Thania Petersen, RAMPIE AND LAYER, 2023, silk embroidery thread on cotton poplin stitched onto linen, 74h x 67w in (188h x 170w cm)

Rampie and Layer, 2023, e The Tide Spits, 2023, i due pezzi che compongono il primo corpo di opere, parlano delle rotte ancestrali che hanno portato il suo popolo in Sudafrica. Attraverso simboli evocativi delle cerimonie Sufi e delle mitologie intrinseche alla cultura, i tessuti racchiudono in modo colorato storie di impero, migrazione forzata attraverso l’Oceano Indiano, commercio delle spezie, reali, amore, perdita ed esilio del passato.

La seconda serie gioca sfacciatamente con quella che Petersen chiama la “Zamundafication” dell’Africa. (Zamunda è la nazione africana fittizia da cui proviene il personaggio di Eddie Murphy nel film del 1988 Coming to America). In queste opere di grandi dimensioni, l’artista fa i conti con l’iper-commercializzazione del suo continente natale e con la semi-verità dei significanti che sia gli occidentali che gli africani usano per commercializzarsi l’un l’altro: i suoi figli fanno il cosplay delle Tartarughe Ninja, si ingozzano di fast food e caramelle e corrono nei parchi acquatici a tema vestiti con Vans e Adidas. In particolare, i tessuti sfidano gli stereotipi hollywoodiani sull’Africa e si confrontano con le idee, sia interne che importate dall’estero, che dettano il significato di essere africani.

Thania Petersen, Sun City, 2023, embroidery thread, japanese glass cut beads, sequins on cotton poplin stitched onto linen, 46h x 107w in.

Il terzo gruppo di opere è costituito da ritratti intimi e in scala ridotta della famiglia Petersen a casa, momenti sinceri e toccanti della vita a porte chiuse, che potrebbero svolgersi in qualsiasi paese o continente. Bicycle, 2023, Family, 2023, e Cake, 2023 sono tenere istantanee che starebbero bene in qualsiasi album di famiglia. La famiglia di Petersen è la vostra famiglia, la sua casa è la vostra.

Nell’insieme, ZAMUNDA FOREVER, come la stessa Petersen, incarna le storie, le spiritualità, le sonorità e le culture plurali del Mare Afrasiatico. Inoltre, sono sempre presenti i segni universali e facilmente identificabili di una famiglia e di una comunità che vive, ride e ama insieme agli altri.

Thania Petersen, Kinnes Vannie Ghoema, 2023, silk embroidery thread, japanese glass cut beads on cotton poplin stretched onto linen, 70h x 68w in.

Thania Petersen (nata nel 1980 a Città del Capo) è un’artista sudafricana multidisciplinare che utilizza il ricamo, la fotografia, la performance e l’installazione per affrontare le complessità dell’identità nel Sudafrica contemporaneo. ZAMUNDA FOREVER è la sua prima mostra personale negli Stati Uniti. Tra le mostre recenti, Galeria Nicodim, Bucarest: 10 Years, Galeria Nicodim, Bucarest (2023); 18a Biennale di Architettura di Venezia (2023); Indigo Waves and other Stories, SAAVY Contemporary, Berlino (2023); Indigo Waves and other Stories, Zeitz MOCAA, Città del Capo (2022-2023); Artists’ Film International (itinerante), Whitechapel, Londra, Istanbul Modern, Istanbul, Ballroom Marfa, Marfa e altre (2022); Can We Sing Together, Old Friend? 32 Bis, Tunisi (2022, personale); Triennale Kleinplastic Fellbach: The Vibration of Things, Alte Kelter Fellbach, Fellbach (2022); Where Do I Begin, Stevenson, Cape Town (2022); KASSARAM, Zeitz MOCAA, Cape Town (2021, personale); Indian Ocean Craft Triennial: Curiosity and the Rituals of the Everyday, Fremantle, Australia (2021); Self-Addressed, a cura di Kehinde Wiley, Jeffrey Deitch, Los Angeles (2021); Un.e Air. e de Famille, Musée d’art et d’histoire Paul Eluard, Saint-Denis (2021); Between Land and a Raised Foot, National Arts Festival, Grahamstown, Sudafrica (2019, personale); Radical Love, Ford Foundation, New York (2019); e IQRA, WHATIFTHEWORLD, Cape Town (2019, personale). Le sue opere sono collezionate dallo Smithsonian National Museum of African Art, Washington, D.C.; dallo Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (MOCAA), Città del Capo; dall’IZIKO South African Museum, Città del Capo; dal Pérez Art Museum, Miami; e da molti altri.

Thania Petersen, Good Vibes Only, 2023, embroidery thread, japanese galss cut beads onto cotton poplin stitched onto linen, 45h x 116w in.23, embroidery thread, japanese galss cut beads onto cotton poplin stitched onto linen, 45h x 116w in.