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UNFILDIVOCE: LA FATICA DELLE DONNE DI FILANDA

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Artista: Silvia Beccaria
Sede: Filatoio di Caraglio, via G.Matteotti 40, 12023 Caraglio CN
Opening: sabato 22 maggio 2021 – accesso consentito a un massimo di 15 persone per volta e su prenotazione, con visite guidate, dalle ore 12 fino alle ore 19
Orari: dal 23 maggio, sabato dalle 14.30 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 19
Info e prenotazioni: tel. 0171 610258; info@fondazionefilatoio.it; www.filatoiocaraglio.it

Un filo rosso che si dipana su una installazione trasparente e si proietta sul muro, un intreccio che ricama brani di antiche ballate popolari cantate da donne. Con l’installazione “UNFILDIVOCE” il Filatoio di Caraglio riapre le porte al pubblico dopo il lungo lockdown. L’opera della torinese Silvia Beccaria, presentata dal gallerista Riccardo Costantini, sarà inaugurata sabato 22 maggio, negli spazi museali, alla presenza dell’artista.

In un contesto ideale, la suggestiva ed emozionante installazione vuole dar voce a centinaia di donne che nella prima metà del Novecento lavoravano nelle filande e cantavano per meglio sopportare la fatica e per esorcizzare la miseria della loro condizione. Le parole dei canti ci giungono flebili, ma contemporaneamente intense, non si perdono nel vento, ma cercano di farsi sentire perché la memoria possa combattere la negazione dei diritti anche dell’oggi.

“L’ intreccio – spiega Claudia Migliore- è la peculiarità di Silvia, che riesce con grande manualità a scrivere parole che appartengono ad un canto del passato. Il filo rosso è il giusto legame per unire in modo indissolubile la sua opera. Il rosso non rappresenta solo il sacrificio delle donne lavoratrici in filanda, ma è anche il colore della non violenza contro le donne, tutte. La materia, impalpabile, utilizzata dall’artista ci trasporta in un mondo lontano, ma ci avvolge e ci abbraccia e in questo abbraccio riusciamo a leggere le parole scritte da Silvia. Sono canzoni di donne al lavoro, un canto plurale di voci, un coro che si innalza e ci esorta a non dimenticare”.