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WINGS

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*Foto in evidenza: Jorgelina Alessandrelli, FOREST, scultura verticale, ritagli di tessuti e nastri, cm 50×50

SCD STUDIO INAUGURA “WINGS”

SCD Studio, via Bramante 22N, Perugia
4 dicembre 2021 – 7 gennaio 2022
Inaugurazione  sabato 4 dicembre 2021, ore 17
Info mob. 347 177 6001 | e-mail scdtextileandartstudio@gmail.com

Artisti Jorgelina Alessandrelli, Susanna Cati, Luca Leandri, Lorella Pittavini, Laura Zeni
A cura di Barbara Pavan

Secondo capitolo degli itinerari tra arte, design e tessile che SCD Studio propone negli spazi di via Bramante 22N a Perugia; dopo “Roots” in cui presente e passato, Oriente ed Occidente dialogavano attraverso opere tessili, lo Studio inaugura sabato 4 dicembre 2021 (ore 17), WINGS, una mostra in cui lo sguardo è orientato tra presente e futuro, curata da Barbara Pavan.

La ricerca di nuove dinamiche e di equilibri alternativi a quelli finora sperimentati è al centro della riflessione di questo progetto: le opere di Jorgelina Alessandrelli, Susanna Cati, Luca Leandri, Lorella Pittavini e Laura Zeni sono espressione dei diversi background e ambiti professionali – dalla moda, al design, all’arte – ma, tutte, ci restituiscono l’urgenza di affrontare istanze non più prorogabili individuando ciascuno le proprie ali per evadere dai modelli di vita e di sviluppo fin qui applicati e che non rispondono ai principi di una coesistenza sul pianeta rispettosa di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente.

Esattamente a questa fuga si ispirano le sculture tessili di Jorgelina Alessandrelli che trovano nell’upcycling del tessuto – l’industria tessile è una delle attività umane più inquinanti sia in fase di produzione che di smaltimento del superfluo e dello scarto – il materiale per superare modelli di sviluppo iper-consumisti che depauperano inutilmente il pianeta di risorse restituendogli una inutile e dannosa montagna di rifiuti.

Susanna Cati, L’albero che sono

All’osservazione e interpretazione delle manifestazioni della natura attingono anche i lavori di Susanna Cati che impiega il medium tessile attraverso una molteplicità di tecniche – alcune tradizionali, altre innovative – trasformando talvolta il materiale stesso in contenuto. La sua sperimentazione spazia infatti dal riuso di tessili di scarto fino ai filati di nuova generazione o di arcaica (e talvolta quasi perduta) memoria, laddove passato e futuro si incontrano trasformando filiere e abilità cadute nell’oblìo in occasioni ecosostenibili capaci di dialogare con il mondo del futuro che auspichiamo e che dobbiamo costruire. Le sue opere conducono l’osservatore dal particolare all’universale lungo una linea di pensiero che si dirama poi in molte, personali, ulteriori riflessioni. Così è per il muro tessile che ha nella forma dei cerchi dei sassi gettati nell’acqua l’impianto costruttivo e nella loro unicità il senso dell’opera che coglie il valore insostituibile di ogni singolo elemento della natura. Questa necessità di preservazione e di identificazione della vita e del destino dell’umanità inesorabilmente legato alle sorti del pianeta è il tema che permea anche gli altri lavori in mostra di Cati: ad esempio L’albero che sono, una teca che conserva e protegge un piccolo albero realizzato con frammenti tessili ed amuleti, memorie autobiografiche che stabiliscono un legame inscindibile tra uomo e natura.

Luca Leandri, Rotated

L’albero è elemento che ritorna anche nelle sculture in ceramica di Luca Leandri, vasi annullati nella loro funzionalità che si trasformano in simboli ispirati al ciclo della vita. I lavori composti per stratificazione ricordano la sezione di un albero, con i suoi centri concentrici a scandire lo scorrere della vita. Una riflessione sul tempo – quello lento e profondo della natura, quello veloce e fuggevole dell’uomo.

Lorella Pittavini, OVERSIZE LIFE

Al mondo della moda è ispirata invece la grande opera tessile di Lorella Pittavini, parte di una serie di lavori che ripercorre lo stile di un secolo, il Novecento, attraverso i decenni. Il lavoro in cotone organico rigenerato realizzato su telaio norvegese su disegno dell’artista e su cui è intervenuta successivamente sperimentando materiali alternativi è uno dei lavori che ripercorrono l’evoluzione della società e degli stili di vita attraverso la rielaborazione dell’influenza e della contaminazione che la moda ha esercitato su di essi. Ne esce un ritratto emotivo, insieme gioioso e critico che nella grande dimensione di queste opere esercita il ruolo di scenografia della storia recente, consentendo una riflessione sull’evolversi dei comportamenti e della sensibilità dei singoli in seno alla società occidentale degli ultimi cento anni.

Laura Zeni, VASI COMUNICANTI

I Vasi comunicanti di Laura Zeni, infine, costituiscono la sintesi della mostra. Due piccole opere, realizzate in materiale di recupero e dove l’intervento del fruitore ne cambia di volta in volta forma e significato muovendo i fili che li rendono appunto ‘comunicanti’. Primo di una serie di lavori in cui coniuga mirabilmente attenzione per l’ambiente, economia circolare ma, soprattutto, responsabilità personale, Laura Zeni riesce a concentrare qui il valore del gesto, una chiamata all’azione, unico mezzo per dare concretezza a qualsiasi cambiamento.

Biografie

Nata in Argentina dove si è formata ed ha cominciato a sviluppare i propri canoni espressivi, Jorgelina Alessandrelli ha vissuto successivamente in diversi paesi del mondo tesaurizzando esperienze umane, artistiche ed estetiche che hanno profondamente influenzato la sua ricerca artistica. L’incontro con le differenti culture di America del Sud, America Centrale, e Nord America ha segnato in maniera indelebile il suo linguaggio espressivo. Durante la sua permanenza in Brasile, le contraddizioni tra una natura sontuosa e la devastante prepotenza di molte attività umane, conducono la sua pratica verso l’utilizzo di materiali di scarto – stoffe, carta, ecc. – che diventano il medium di elezione per dar forma a riflessioni che partendo dalle fragilità della contemporaneità guardano alle possibilità del futuro. Ha esposto in molti paesi, tra Europa, Asia ed Americhe.

Formatasi all’Accademia di Costume e Moda di Roma, Susanna Cati ha maturato diverse esperienze e collaborazioni, dapprima con Giovanni Licheri al Teatro Argentina, successivamente nell’ambito della moda per importanti aziende italiane e francesi. Da qualche anno si dedica prevalentemente ad una ricerca attraverso il medium tessile che spazia dal design alla Fiber Art. Le sue opere sono state esposte in gallerie private e spazi istituzionali pubblici in Italia ed all’estero, con personali e progetti collettivi in Russia, Regno Unito, Austria, Francia, Svizzera – solo per citarne alcuni. I suoi lavori sono stati acquisiti in collezioni permanenti museali come a Chieri o a Rivodutri, dove una sua installazione è parte del percorso d’arte a cielo aperto.

Luca Leandri, nato a Deruta, in Umbria, artista e Maestro delle tecniche ceramiche si dedica sin da giovanissimo alla scultura sperimentando tecniche e materiali, coniugando nelle sue opere perizia tecnica e attenzione al valore semantico e alla cifra concettuale. Nella ceramica Leandri rintraccia la possibilità di sintetizzare l’armoniosa eleganza delle forme con il suo percorso intellettuale e spirituale tra cultura e natura.

Fashion designer, Lorella Pittavini lavora da anni nel settore della moda per famosi brand internazionali. Più recentemente ha dato vita ad uno spazio dove accogliere la sperimentazione creativa e nutrire la passione per il bello offrendo la sua esperienza creativa ai talenti che, come lei, amano coniugare arte e fashion.

Laura Zeni, artista e designer milanese, si è formata all’Accademia di Brera. Le sue creazioni spaziano dalla pittura alla scultura, al design ed ai gioielli, con all’attivo – tra le altre – partecipazioni al Fuori Salone di Milano, alla Biennale Italia-Cina di Torino, all’Archivio di Stato di Roma ed una personale alla Triennale di Milano nonché opere in collezioni permanenti come quella del Museo del Parco Internazionale di Scultura di Portofino. Ha recentemente partecipato alla XIII edizione della Biennale di Firenze con un progetto condiviso con Ercole Pignatelli e Giuliano Sangiorgi.