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CENZO COCCA – Colmando il vuoto aprendo gli occhi

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A cura di               Barbara Pavan e Susanna Cati
Date                       12 novembre – 5 dicembre 2022
Inaugurazione      sabato 12 novembre 2022, ore 17
Sede                      SCD Studio, via Bramante 22N (zona Monteluce), Perugia
Info                        ph.+39 347 177 6001 | e-mail scdtextileandartstudio@gmail.com

Colmando il vuoto aprendo gli occhi è la mostra personale di Cenzo Cocca, curata da Barbara Pavan e Susanna Cati, che sarà inaugurata sabato 12 novembre 2022 a SCD Studio di Perugia – via Bramante 22N.

Un titolo che sintetizza in una manciata di parole l’essenza di Cenzo Cocca, non soltanto la sua ricerca e pratica artistica, ma la sua visione del mondo, della vita, dell’arte. La mostra è un viaggio tra le pagine di un diario, la trasposizione di appunti presi cammin facendo nel dipanarsi dell’esistenza, una narrazione viva e vivente che nella restituzione in forma artistica si sottrae all’episodio individuale e diventa universale.

Cucire è qui sinonimo di connessione di piani differenti, dimensioni spaziali e temporali estranee le une alle altre, un atto che consente una continuità che ha nell’inarrestabile scorrere della vita il suo primo modello di ispirazione. Cucire è, per l’artista, il gesto che permette di penetrare la superficie. Le sue opere hanno un fronte e un retro – o, come preferisce indicare egli stesso, una prima e una seconda parte – diversi ma uguali, l’uno non essendo prioritario per importanza rispetto all’altro: il disegno da un lato, che riporta la prima traccia che aveva già lasciato su un foglio, appartiene al mondo del visibile, dei fenomeni e degli eventi; l’altro lato, quello da scoprire ed esplorare, è la dimensione invisibile, la natura ultima ed essenziale dei medesimi, i territori sconosciuti a cui si accede soltanto bucando la realtà immediata per raggiungere ciò che sta oltre l’hic et nunc. Cucire è creare legami – tra l’individuo, lo spazio, gli oggetti, le persone – fissando ciò che rimane dentro di noi del mondo che vediamo e sperimentiamo – uno sguardo dall’interno del presente, dice l’artista. Ma è anche raccontare una storia di identità e di appartenenza – fisica, spirituale, intellettuale.

Cucire è perdonare, è offrire una seconda possibilità alla realtà per quanto guasta, strappata o lacerata possa essere.

Sin dalla prima opera in mostra la cucitura si fa segno di una pacificazione, di una ricongiunzione, la forma della ricostruzione dopo ogni spaccatura che la vita ci riserva: ricucire significa non lasciare le ferite aperte, costruire il futuro sull’esperienza del passato. Questa è la cifra della linfa che scorre sotterranea lungo tutto il percorso espositivo, uno sguardo che oltrepassa l’istante e ne osserva la possibile evoluzione nel futuro con una visione sempre positiva e costruttiva.

Tutte le opere di Cenzo Cocca sono intrise di questa forza dirompente della vita: ne evocano la capacità autorigenerante, ne suggeriscono le infinite metamorfosi, ne esaltano l’alternarsi di intensità e gradazioni. Immergendoci in questo respiro universale, la sua arte ci invita all’ascolto e all’abbandono per tornare a sorprenderci della magìa e del mistero custoditi in ogni istante dell’esistenza…colmando il vuoto aprendo gli occhi.

La mostra sarà visitabile fino al 5 dicembre 2022.

L’artista

Andrea Cocca, in arte Cenzo, è un giovane artista sardo. Nato nel 1994 e originario di Ghilarza, in provincia di Oristano, attualmente vive e lavora a Olmedo. Nel 2015 inizia la sua formazione come stilista a Nuoro. Durante gli studi di moda sperimenta e si interessa all’Arte come autodidatta e comincia a coniugare arte e sartoria. Da questa sperimentazione nascono le prime opere cucite a mano e i primi ritratti. Nella sua pratica artistica si esprime attraverso tecniche e materiali semplici e quotidiani come l’ago e il filo e le carte da gioco con le quali crea piccole narrazioni che lasciano aperta ogni interpretazione all’osservatore.

Tra le mostre personali recenti si segnala “Segnali di vita”, a cura di Chiara Manca, MANCASPAZIO, Nuoro; “Affinità Abitative”, a cura di Stefano Resmini, Spazio Arte contemporanea Sa Mandra ad Alghero; “ECCETERA ECENZO”, curata da Mario Saragato al Museo MEOC di Aggius. Il suo lavoro è stato inserito in mostre collettive in spazi museali come la Pinacoteca Nazionale Sassari, il Museo M.A.S.E di Alghero, il MURATS Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda di Samugheo. Nel 2021 è stato selezionato tra gli artisti della 8th Crazy Art Commune International New Contemporary Art Exhibition. La sua installazione “Friscura” è attualmente esposta al Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina nell’ambito della mostra internazionale APPUNTI SU QUESTO TEMPO.