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PER FILO E PER SEGNO

[vc_row][vc_column][vc_column_text]26 aprile – 24 maggio 2024
Galleria Doppia V
Via Moncucco 3 – 6900 Lugano

Margarita Brum, François Burland, Victoria Diaz Saravia, Cèleste Meylan, AurélieWilliam Levaux

INAUGURAZIONE VENERDÌ 26 APRILE ORE 18

Presentazione a cura di Maria Rosaria Valentini

La parola ricamo, di derivazione araba, vuol dire scritto, cifra, segno, disegno. Allora, non a caso, i punti qui declinati si trasformano in un vero e proprio linguaggio che sigla le visioni di artisti che, appellandosi a radici ed esperienze personali, offrono prospettive variegate. I lavori che ci propongono sanno tuttavia coesistere fianco a fianco. A tratti sembrano persino appartenersi, tanto da sprigionare una sorta di canto corale.
Gli aghi annodano passi e si mescolano alla vita, la perforano con garbo,seguono gli argini, i confini e gli sconfinamenti; raccontano ciò che possiamo immaginare, ma pure ciò che supera l’immaginazione stessa.

In un tracciato poetico e poco consueto François Burland, Margarita Brum, Victoria Diaz Saravia, Aurélle WUllam Levaux e Céleste Meylan compiono Incantesimi.

Ci restituiscono iridi agili, suggeriscono itinerari geografici interiori e geologie dell’ anima in un susseguirsi di salti e di voli dentro e fuori di noi.[/vc_column_text][vc_single_image image=”102458″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center” onclick=”link_image”][vc_column_text]Aurélie William Levaux (1981)
Nata a Liegi, Belgio, dove attualmente vive e lavora.

I personaggi di Aurélie Wllliam Levaux prendono la vita al volo, non sembrano decisi a mettersi in riga, sono provocatori e irriverenti. L’artista disegna con la matita ma anche con ago o filo, un universo poetico dove tutto si può attraversare, imbastire o anche rattoppare come a volte capita a un vecchio calzino. La sua voce sonda interrogativi legati alle religioni, al sesso, alle rivendicazioni femminili, alla vita di coppia.[/vc_column_text][vc_single_image image=”102467″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center” onclick=”link_image”][vc_column_text]François Burland (1958)
Nato a Losanna, Svizzera. Vive e lavora tra Mont-Pèlerin (Vaud) e il Senegal.

François Burland mette in campo un immaginario esoterico ed esplora i rituali di passaggio che accompagnano i grandi momenti della vita: la nascita e la morte.

Si affida ai delicati lavori ad ago delle ricamatrici senegalesi par parlare delle fragilità umane. Consegna il proprio lavoro ad altre mani affinché l’opera possa essere conclusa e sigillata dal filo rosso.[/vc_column_text][vc_single_image image=”102470″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center” onclick=”link_image”][vc_column_text]Margarita Brum (1980) Nata a Montevideo, Uruguay, dove attualmente vive e lavora.

Nei lavori di Margarita Brum l’utilizzo della fotografia è ricorrente. In genere, partendo da vecchi e immagini compone una scena inverosimile, dove mescola in modo insolito materiali diversi.

Nelle sue opere vengono utilizzati tessuti e carta, inchiostri, fili, ritagli, vecchie foto, colori acrilici, ricami o elementi cuciti, lasciando sempre la traccia della attività manuale, del lavoro analogico.[/vc_column_text][vc_single_image image=”102461″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center” onclick=”link_image”][vc_column_text]Céleste Meylan (2000) Nata a Lucerna, Svizzera. Studia arti visive a l’ECAL, Losanna.

L’amore a senso unico. I nostri animali domestici hanno davvero bisogno del nostro amore o solo di qualcuno che dia loro da mangiare?

Questo si chiede Céleste. Poi risponde, con accento umoristico, e ci propone ritratti di persone e animali mettendo in discussione il legame tra di loro.[/vc_column_text][vc_single_image image=”102473″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center” onclick=”link_image”][vc_column_text]Victoria Diaz Saravia (1975) Nata a Tucuman, Argantina. Vive e lavora a Mendrisio, Svizzera.

È cresciuta circondata dall’amore di molte donne che con le loro mani costruivano il mondo che le circondava.

Ha imparato da piccola, osservandole, l’alchimia di tramutare i sentimenti in bellezza. Quando progetta, soprattutto quando usa le mani per creare, sente ancora che la sua anima che balla sotto il sole filtrato da una vite nel cortile della sua casa d’infanzia.

Quel cortile torna, con delicatezza, anche nella sua installazione site specific.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]