
Cosa leggeremo nel numero di Aprile 2022 di ArteMorbida Textile Arts Magazine
Anticipazioni dei contenuti: tanti, interessanti, stimolanti. Non ne potrete più fare a meno!
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LA LINEA EMOTIVA DELL’ARTE TESSILE NELL’OPERA DI MIMMO TOTARO
Che siano linee disegnate o fili tesi nello spazio, le complesse geometrie di Mimmo Totaro, rese grazie a una rigorosa precisione e abilità tecnica, si fanno poesia; relazionali, si aprono allo spazio e allo spettatore con l’obiettivo dell’emozione. Seguendo la traiettoria artistica dell’artista comasco possiamo leggere la storia dell’arte tessile italiana, espressa anche dal suo impegno nella divulgazione di questo linguaggio visivo e delle ricerche ad esso legate, grazie alla creazione, in collaborazione con Nazzarena Bortolaso, di Miniartextil, manifestazione che, da Como, ha raggiunto livelli internazionali.
SHEILA PEPE
Un’intervista che ripercorre alcuni momenti della carriera di questa prolifica artista che con il suo lavoro consegna allo spettatore un punto di vista femminista per proporre una riflessione che incoraggi aperture culturali e trasformi gli stereotipi di genere.
OLTRE I CONFINI DI UNA VISIONE ANTROPOCENTRICA: UN’INTERVISTA CON KATSURA TAKASUKA
La pratica artistica di Katsura Takasuka esplora il rapporto tra uomo e natura utilizzando l’elemento tessile come chiave di lettura di questa complessa relazione e proponendosi, attraverso un approfondito studio sui materiali e sulla loro origine e lavorazione, il superamento della prospettiva antropocentrica della realtà. Ce ne parlerà in questa intervista.
FEMMINILE PLURALE: HODA TAWAKOL
Nata in Egitto e cresciuta tra Francia e Germania, Hoda Tawakol affronta attraverso le sue sculture tessili debordanti di vitalità e generose di forme e colori, le istanze biologiche, sociali, culturali dell’universo femminile. Nell’intervista per ArteMorbida racconta forme e contenuti della sua ricerca e pratica artistica.
VIRTUOSISMI TESSILI: LE SCULTURE DI ELAINE LONGTEMPS
Un approfondimento del percorso professionale di questa interessante visual artist che dopo un inizio dedicato alla pittura, al disegno e all’incisione, ha rivolto la propria attenzione alle fibre, trovando nella corda le potenzialità scultoree che la pittura non sembrava offrirle e segnando così il passaggio all’opera tridimensionale.
“LE BOIS “
L’artista Jean Lurçat è conosciuto a livello internazionale e il suo nome è legato alla rinascita dell’arazzo francese del dopoguerra. In questo articolo la Galerie Chevalier presenta «Le Bois», un arazzo eccezionale per dimensioni e soggetto. Negli archivi della bottega Tabard sono state effettuate ricerche che ci assicurano di avere a che fare con un pezzo assolutamente unico. Sicuramente un ordine privato.
DECLINAZIONI DELL’ARAZZO TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO: LA GALLERIA ANTONIO VEROLINO
Fondata nel 2015, nel cuore di Modena, da Antonio Verolino, l’omonima galleria propone opere tessili che coniugano un sapere manifatturiero antico con la sperimentazione dell’arte contemporanea. Il risultato di questa contaminazione è una collezione di arazzi in costante evoluzione che unisce il talento di artisti storicizzati, affermati o emergenti alla maestria dei tessitori. È il suo fondatore a raccontarci questi anni di attività in un’intervista di Barbara Pavan.
IMPEGNO E PROVOCAZIONE NEGLI ARAZZI DISTOPICI DI GOSHKA MACUGA ALLA FONDAZIONE PRADA DI MILANO
Boschi spettrali, foreste bruciate, animali vaganti. Ma anche scenari mondani, aperti e affollati come set cinematografici. Luoghi decontestualizzati, ma portati così vicino allo spettatore da renderlo partecipe, come se vi potesse entrare fisicamente. Nelle sale più luminose della Fondazione Prada a Milano, accanto alle lunghe vetrate affacciate sulla periferia della città in trasformazione, i grandi arazzi di Goshka Macuga aprono fosche prospettive di mondi distopici in scala di grigio, dialogando illusivamente con lo spazio attraverso sfondamenti illusionistici stranianti
IL RESTAURO A “PORTE APERTE” DEGLI ARAZZI FIAMMINGHI DI MARSALA intervista a Simona Casiglia e Gaetano Scancarello.
Intervista alla dott.ssa Simona Casiglia (Direttore Tecnico) e al dott. Gaetano Scancarello (Amministratore unico) della Scancarello srl., l’impresa che si è occupata del restauro dei preziosi arazzi fiamminghi conservati a Marsala, il cui progetto si inserisce all’interno dei lavori di riqualificazione del Museo della città e del lascito testamentario donato da Mons. Antonino Lombardo alla Chiesa Madre.
CHAT – HONG KONG
Il CHAT, Centre for Heritage, Arts and Textile di Hong Kong, sorto negli edifici industriali di un ex cotonificio, coniuga la storia dell’industria tessile con un’agenda culturale contemporanea volta a coinvolgere, tramite il mezzo espressivo del tessuto, un vasto pubblico. Wang Weiwei, attualmente curatore delle mostre e delle collezioni di CHAT, approfondisce con noi il suo interessante lavoro di studio e promozione dell’arte tessile.
JENNE GILES: uno Spotlight dedicato ai lavori di Jenne Giles, artista visiva che dal 2005 esplora l’infeltrimento con la lana attraverso mezzi come la scultura, la pittura e l’arte da indossare. Il suo lavoro coinvolge concetti di genere, identità, consumismo, cultura, memoria e mortalità.