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Elizabeth Aro: MEMORIA DEL PRESENTE

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A cura di Zaira Beretta
ZAION Gallery, Salita di Riva 3 (Ex Lanificio Pria), 13900 Biella BI
Inaugurazione Sabato 15 Ottobre ore 18.00/21.00

15 ottobre – 31 dicembre 2022
Mercoledì, Giovedì, Venerdì 16.30/19.30; su appuntamento chiamando il numero tel. 380.5140212
Info zaira@zaiongallery.com

SANTA SANGRE, materiale: velluto e broccato di seta. 16 elementi di 900 x 25 cm ciascuno, ph. credit Studio Ravaioli

La memoria si configura come un serbatoio di immagini; un luogo a cui tornare con affetto. Tuttavia, la memoria è selettiva oltre che frammentaria. Questa parzialità sulla memoria apre una serie di domande sul limite: quando è già memoria, quando invece è ancora presente? Su cosa si basano i nostri ricordi? Cosa si nasconde dietro alla memoria? In che modo un’opera è in grado di attivare un ricordo? Quando comincia l’oblio?

Tutte queste domande trovano una risposta affettiva nel lavoro potente ed emozionale di Elizabeth Aro; il suo intento è di dare forma all’informe di un mondo scomposto in strutture altamente concettualizzate.

ALA DI SETA, seta, 145 x 100 x 13 cm, ph. credit Studio Ravaioli

All’interno della mostra spicca l’installazione “Santa Sangre” una cascata di appendici vellutate ispirata alla intensità visiva dell’omonimo film di Jodorowsky. Le estensioni scivolano come una cascata che trasmette allo spettatore l’idea del sangue e il suo significato più intimo; la carnalità della famiglia, un cordone ombelicale che si intreccia in sé stesso.

Alla stessa serie di opere in tessuto appartengono due lavori come Spirale e Written Shape. “Spirale” è una scultura che rimanda subito alla idea del mandala che concentra in sé l’intimità della ripetizione con la sua forza simbolica. “Written Shape” focalizza l’attenzione sulla bellezza delle stoffe imbottite, viste dall’artista come tele stanche di rivestire divani; ribelli si trasformano in forme astratte dando un messaggio grafico- simbolico dal significato aperto e volutamente soggettivo.

Di diverso significato sono i Ricami su carta, segno distintivo del lavoro di Elizabeth negli ultimi anni, che con maestria e delicatezza mostrano piccoli personaggi affrontare un mondo limitante quasi fosse un sogno ricorrente.

ALA DI SETA, seta, 145 x 100 x 13 cm, ph. credit Studio Ravaioli

Una selezione di lavori appartenente alla serie che l’autrice ha cominciato nel 2016, viene esposta per la prima volta in questa mostra: si tratta del recupero delle prime immagini arrivate in Europa relative alla conquista dell’America attraverso il libro di Fray Bartolomé de Las Casas; vi si vede la violenza a cui gli indigeni sono stati sottoposti subito dopo la conquista. Queste immagini vengono elaborate con filo dorato o nero, liberando simbolicamente le anime di questi nativi. La verità di ciò che è accaduto nella conquista non può essere cambiata, né dà spazio a speculazioni etiche. Oggi, come allora, dobbiamo imparare a fare i conti con ciò che è accaduto ed elaborarlo per essere in grado di rivederlo con uno sguardo nuovo. Un viaggio dal passato al presente per far si che le due memorie si fondano dando vita ad un nuovo equilibrio: ad una nuova Memoria del Presente.