FRANCESCA CATALDI: I WORK

20 October 2023 Redazione

*Foto in evidenza: Francesca Cataldi. Diario di lavoro, 1982, carta, catrame, rete

A cura di Paolo Cortese

Mercoledí 25 ottobre alle 18, si inaugura ad Atene nella Galleria Gramma_Epsilon la mostra personale di Francesca Cataldi “I work” a cura di Paolo Cortese.

Francesca Cataldi. Il bouquet, 1990, cellulosa, ferro di recupero

In mostra 40 opere bidimensionali e tridimensionale in cemento, catrame, resina, cellulosa e vetro.

L’esposizione prende le mosse da La rete, un lavoro del 1971 dove Cataldi inizia a sperimentare la possibilità di uscire dalla tela, applicandovi una rete di ferro.

Da qui in avanti l’artista inizia un percorso in cui sperimenta la possibilità di fare arte con tutto quello che trova nel suo ambiente e che attira la sua attenzione. Cataldi procede per cicli, dedicandosi a diversi materiali ne studia le caratteristiche, se ne appropria, li accosta e li trasforma.

Francesca Cataldi. Intreccio, 1983, cemento, rete metallica, catrame

Francesca Cataldi. Intreccio, 1978, cemento, rete metallica, catrame

Racconta l’artista a proposito dei materiali che utilizza: “Sono le cose che cercano me, non io che cerco le cose. Vengono e mi fanno scattare l’idea”.

In questa antologica è documentata appunto la ricerca sui materiali portata avanti nell’arco di oltre 50 anni.

Si tratta per lo più di sculture, opere paretali, oggetti o libri, realizzate in diversi materiali: cemento, catrame, resina, carta, cellulosa, vetro.

Francesca Cataldi. Piccolo rosa, 1979, cemento, pigmento, cascami di ferro

Francesca Cataldi. Cemento bianco, polvere di marmo, cartone_cm 32x32

Nel corso degli anni Cataldi sente la necessità di affiancare al lavoro di ricerca e sperimentazione sulla materia quello della narrazione che in questa mostra è documentato da grandi pannelli nei quali l’artista sintetizza i suoi racconti. Anche l’elemento autobiografico è presente in alcuni lavori dove l’artista si rappresenta in maniera del tutto originale e coerente con la sua arte.

In Cataldi è anche frequente l’uso del filo che però è di catrame, rame o ferro. Questo fa di lei un caso del tutto peculiare nell’universo fiber, seppure sia presente nelle più importanti rassegne del settore degli anni ’80 curate da Mirella Bentivoglio e Sveva Lanza.

Francesca Cataldi. Giallo, 1988, cemento, pigmenti, cellulosa

Francesca Cataldi. Frontiera, 2004, print and oxide on paper

Nei suoi lavori la spinta concettuale è strettamente connessa a quella gestuale, la ricerca e la sperimentazione all’accostamento e alla narrazione. Questo avviene come in risposta a una istanza interiore di giustizia che l’artista accoglie e adempie realizzando lavori dove anni di esperienze sono funzionali a storie da raccontare, come nel caso di molti libri d’artista e ai grandi pannelli murali.

Francesca Cataldi. Lo specchio, 1984, specchio, cemento, fili di catrame

Francesca Cataldi. Le forbici, 1980, collage e fili di cemento su fotocopia

La mostra, realizzata con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene, fa parte del progetto “Le ragazze di Mirella” che Gramma_Epsilon Gallery dedica a Mirella Bentivoglio e alle artiste da lei sostenute, e sarà accompagnata da un catalogo, curato da Paolo Cortese con contributi di Francesca Cataldi, Cortese, Micol Forti, Azzurra Pizzi.

Francesca Cataldi. Il nodo, 1999, vetro di fusione, scarti metallici, nodo metallico

Francesca Cataldi. La rete, 1971, olio su tela, rete metallica

Francesca Cataldi. La finestra, 1992, cellulosa, rete metallica

Events

FRANCESCA CATALDI: I WORK

20 October 202320 October 2023 Redazione

*Featured photo: Francesca Cataldi. Diario di lavoro, 1982, paper, tar, net

Curated by Paolo Cortese

On Wednesday, Oct. 25 at 6 p.m., Francesca Cataldi’s solo exhibition “I work” curated by Paolo Cortese opens in Athens at Gramma_Epsilon Gallery.

Cellulosa, ferro di recupero_cm 90x90 — Francesca Cataldi. Il bouquet, 1990, cellulose, reclaimed iron

On display are 40 two- and three-dimensional works in concrete, tar, resin, cellulose and glass.

The exhibition begins with La rete, a 1971 work where Cataldi begins to experiment with the possibility of stepping outside the canvas by applying an iron mesh to it.

From here on, the artist begins a journey in which he experiments with the possibility of making art with everything she finds in her environment that catches her attention. Cataldi proceeds in cycles, devoting herself to different materials, studying their characteristics, appropriating them, juxtaposing them and transforming them.

Cemento, rete, tessuto. cm 69x69 — Francesca Cataldi. Intreccio, 1983, cement, wire mesh, tar

Says the artist about the materials she uses, “It’s the things that look for me, not me looking for things. They come and trigger the idea for me.”

This anthology documents precisely the research on materials carried out over more than 50 years.

These are mostly sculptures, wall works, objects or books, made in different materials: concrete, tar, resin, paper, cellulose, glass.

Cemento armato — Francesca Cataldi. Piccolo rosa, 1979, cement, pigment, iron waste

Cemento bianco, polvere di marmo, cartone_cm 32x32 — Francesca Cataldi. Piccolo bianco, 1986, white cement, marble powder, cardboard

Over the years Cataldi has felt the need to combine the work of research and experimentation on the subject with that of narration, which in this exhibition is documented by large panels in which the artist summarizes his stories. The autobiographical element is also present in some of the works where the artist represents herself in a completely original way that is consistent with her art.

In Cataldi, the use of wire is also frequent, but it is made of tar, copper or iron. This makes her a completely peculiar case in the fiber universe, although she is present in the most important exhibitions of the sector in the 1980s curated by Mirella Bentivoglio and Sveva Lanza.

Cemento, carbone, pigmento, carta_cm 100x60 — Francesca Cataldi. Giallo, 1988, cement, pigments, cellulose

Francesca Cataldi_Frontiera, 2004 Grande — Francesca Cataldi. Frontiera, 2004, print and oxide on paper

In her works the conceptual thrust is closely connected to the gestural one, the research and experimentation to juxtaposition and narrative. This occurs as if in response to an inner instance of justice that the artist welcomes and fulfills by making works where years of experience are functional to stories to be told, as in the case of many artist’s books and the large wall panels.

Francesca Cataldi_Lo specchio, 1984 Grande — Francesca Cataldi. Lo specchio, 1984, mirror, concrete, tar wires

Francesca Cataldi_Le forbici, 1980 Grande — Francesca Cataldi. Le forbici, 1980, collage and cement wires on photocopy

The exhibition, organized under the patronage of the Italian Cultural Institute of Athens, is part of the “Mirella’s Girls” project that Gramma_Epsilon Gallery is dedicating to Mirella Bentivoglio and the artists she supported, and will be accompanied by a catalog, edited by Paolo Cortese with contributions by Francesca Cataldi, Cortese, Micol Forti, and Azzurra Pizzi.