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CENZO COCCA – Quanto è clemente il cuore

English (Inglese)

A cura di Daniele Pipitone
Con il patrocinio del Comune di Olbia.

Olbia, Museo Archeologico
21 Ottobre 2023 – 8 novembre 2023
Inaugurazione sabato 21 ottobre 2023 ore 17.00
Ingresso gratuito

Orari di apertura:
da martedì a domenica 8:00 – 13:00; 16:00 – 19:00
(lunedì chiuso)

Ulteriori informazioni
Web: perartevie.com
Social: @perartevie
Mail: info@perartevie.com

Friscura, 2022, filo e tessuto su sedie e tappeto, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito
Friscura, 2022, filo e tessuto su sedie e tappeto, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito
Friscura, 2022, filo e tessuto su sedie e tappeto, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito

Sarà il Museo Archeologico ad ospitare la prima mostra personale a Olbia di Cenzo Cocca, giovane esponente della fiber art. Dopo una mostra a Parigi e la partecipazione ad un’internazionale a L’Aquila, l’artista presenta le sue opere in un’esposizione a cura di Daniele Pipitone, organizzata dall’Associazione Culturale Per Arte Vie con il patrocinio del Comune di Olbia e il sostegno di alcune realtà del territorio che hanno creduto in questo progetto.

La mostra verrà inaugurata sabato 21 ottobre alle ore 17.00 con ingresso gratuito e sarà aperta fino all’8 novembre 2023 secondo gli orari del museo.

Quanto è clemente il cuore” è il titolo della mostra dedicata a Cenzo Cocca, prima personale nella città di Olbia. L’esposizione accoglierà una selezione di opere, alcune delle quali mai esposte in Sardegna, dell’artista il cui lavoro si caratterizza per l’uso di ago e filo, teli e cartoncini, e il ricamo è la modalità con cui si esprime.

Il titolo della mostra prende il nome da uno dei testi cuciti dall’artista, che ama trasferire pensieri e riflessioni su vecchi teli approfondendo il tema dell’interiorità dell’uomo e dando la possibilità di nuovo sguardo su sé stessi e la realtà.

Voli, 2022, filo su tessuto, 37×37 cm, fronte. Cenzo Cocca, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito
Voli, 2022, filo su tessuto, 37×37 cm, retro. Cenzo Cocca, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito

Il percorso artistico di Cocca nasce dalla sua formazione in sartoria ed è proprio in questo ambito che è maturata l’idea di unire il ricamo all’arte.

Come si legge nella presentazione della mostra “la sua attenzione è rivolta alla persona in tutta la sua intima e complessa interiorità, al suo cuore fatto di dimensioni spirituali e psicologiche: domande, desideri, ricerca del vero, sentimenti. […] Indagare l’uomo significa per Cenzo dare concretezza ai pensieri interiori, studiarli, metterli in evidenza, raffigurarli. Lo scopo dell’operare artistico è quindi un modo per mettere in luce la palpitazione del cuore “quanto sente, quanto si muove e quanto ci guida”.
La mostra al Museo Archeologico è un invito all’immedesimazione con le cuciture e le parole ricamate sui teli.  Tratto distintivo dell’opera di Cocca è, infatti, la parola cucita. Brevi frasi e poesie trasferite su un telo sono un modo per rendere più evidenti i propri pensieri e invitare lo spettatore alla riflessione. È facile trovare una corrispondenza tra esperienze personali e sentimenti vissuti con le poesie cucite.

Volare Bassi, 2022, retro. Filo su tessuto, 65×165 cm, Crediti Fotografici Marco Ceraglia
Volare Bassi, 2022, fronte. Filo su tessuto, 65×165 cm, Crediti Fotografici Marco Ceraglia

In mostra saranno presenti teli cuciti dai quali emerge il desiderio di offrire una visione positiva, quella del rimarginare le proprie ferite e affrontare le circostanze avverse.

Guardare alle proprie cicatrici senza censurarle permette di considerarle parti integranti della propria vita, e di superare dolori, sbagli e insuccessi. L’invito è un guardare ai propri errori e alle proprie ferite con uno sguardo nuovo, uno sguardo che lascia spazio ad una visione della vita più ottimista, dove tutto può essere riordinato, salvato, ricucito.

Esposti al Museo Archeologico anche i ritratti cuciti, tra le prime opere dell’artista, e le maschere nate nell’ultimo anno di lavoro sulla base di letture e sperimentazioni, sul tema della mente umana e del significato del sacro. Nelle maschere Cocca analizza anche aspetti psicologici e come la mente e può essere modellata dall’ambiente e dall’educazione.

Qualche secondo di buio luminoso, 2022, filo e inserti su tessuto, 79x97 cm, fronte. Cenzo Cocca, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito
Qualche secondo di buio luminoso, 2022, filo e inserti su tessuto, 79x97 cm, retro. Cenzo Cocca, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito

Tra le opere in mostra al Museo Archeologico “Un lungo e delicato ricordo da non dimenticare”, che rappresenta l’inizio del percorso dell’artista sul tema delle cuciture e delle ferite da rimarginare. Si tratta di un’ampia sutura blu realizzata su un grande tessuto donato a Cocca da una donna di Monteleone Roccadoria.

Caratterizzerà il percorso espositivo anche “Friscura” realizzata nel 2022 e mai esposta in Sardegna. Composta di due sedie coperte di frammenti di teli con scritte e un tappeto, l’opera nasce dall’idea di far memoria dell’antica abitudine nei paesi dell’isola di “friscurare”, ovvero, di sedersi durante le sere d’estate a chiacchierare prendendo fresco all’aperto. Con quest’opera l’artista invita a riflettere sul modo di socializzare e dialogare oggi.

La mostra è organizzata dall’Associazione “Per Arte Vie” nata nel 2023 dal desiderio di avvicinare la città di Olbia alla conoscenza dell’arte contemporanea, con particolare attenzione agli approcci degli artisti sardi.

Quanto è clemente il cuore è organizzata con il patrocinio del Comune di Olbia e grazie alla collaborazione con aziende e associazioni del territorio che hanno creduto nel progetto Per Arte Vie e in questa mostra: Kinarmonia, Macchia Mediterranea, Pileri Gioielleria dal 1968, Tamponi FKT Gallura S.r.l., Tenute Faladas. 

Costruire e respirare, 2023, filo su centrino vintage, 25×25 cm. parte 2, retro. Cenzo Cocca, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito
Costruire e respirare, 2023, filo su centrino vintage, 25×25 cm parte 2, fronte. Cenzo Cocca, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito

Cenzo Cocca

Andrea Cocca, in arte Cenzo, è nato nel 1994 ed è originario di Ghilarza, in provincia di Oristano. Attualmente vive e lavora a Olmedo. Nel 2015 inizia a studiare sartoria a Nuoro ed è in questi anni che inizia ad interessarsi all’arte unendola alla sartoria. Realizza così i primi ritratti cuciti e le prime opere su carta e teli.

Tra le mostre personali “Segnali di vita”, a cura di Chiara Manca, MANCASPAZIO, Nuoro; “Affinità Abitative”, a cura di Stefano Resmini, Spazio Arte contemporanea Sa Mandra ad Alghero; ”ECCETERA CENZO”, curata da Mario Saragato al Museo MEOC di Aggius. Il suo lavoro è stato inserito in mostre collettive in spazi museali come la Pinacoteca Nazionale Sassari, il Museo M.A.S.E di Alghero, il MURATS Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda di Samugheo. Nel 2021 è stato selezionato tra gli artisti della 8th Crazy Art Commune International New Contemporary Art Exhibition.

La sua installazione ‘Friscura’ è stata in mostra al Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina nell’ambito della mostra internazionale “Appunti su questo tempo”, e esposta anche presso lo spazio CasermArcheologica di Sansepolcro in provincia di Arezzo.

Tra le ultime esposizioni: la mostra personale “Colmando il vuoto aprendo gli occhi” presso SCD Textile & Art Studio di Perugia e la partecipazione alla collettiva Fiber Storming durante la Bergamo Arte Fiera 2023.

Dal 27 luglio al 5 agosto 2023 si è svolta a Parigi presso la galleria del Floréal Belleville e la Galleria Jacques Lévy la mostra personale “MASCHERZI?”.

Dal 5 agosto all’8 settembre 2023 ha partecipato alla mostra LUCO, collettiva diffusa in diverse sedi a L’Aquila, dedicata al significato del sacro nel nostro tempo.

Costruire e respirare, 2023, filo su centrino vintage, 25×25 cm. Parte 2, retro. Cenzo Cocca, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito
Costruire e respirare, 2023, filo su centrino vintage, 25×25 cm. Parte 2, fronte. Cenzo Cocca, Crediti Fotografici Giuseppe Esposito

Per Arte Vie

L’Associazione Culturale “Per Arte Vie” nasce nel 2023 dalla volontà di valorizzare l’arte contemporanea con particolare interesse agli artisti giovani ed emergenti e all’arte prodotta in Sardegna.

L’Associazione sorge dall’intuizione scaturita durante i viaggi di Daniele Pipitone, autore del blog “Un sardo in giro”, attraverso diversi studi d’artista in tutta l’isola e con il desiderio di condividere tali incontri e gli esiti dei loro percorsi di ricerca.

L’idea è quella di curare l’organizzazione di progetti espositivi di arte contemporanea e di comunicazione ma anche di diffondere il più possibile l’interesse per l’arte tra la gente.

Per Arte Vie crede nell’arte come strumento di rinnovamento sociale capace di diffondere valori di uguaglianza, fratellanza, giustizia sociale, ma anche capace di creare relazioni, valorizzare le tradizioni e avviare processi creativi nelle comunità.