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DENUDARE FEMINAS VESTIS – MINIARTEXTIL ’32

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Con il patrocinio del Comune di Como e nell’ambito delle Celebrazioni del Bimillenario Pliniano

6 agosto – 3 settembre 2023
Como, San Pietro in Atrio
Inaugurazione sabato 5 agosto ore 17

“L’arte di dipanare i bozzoli per tesserli fu escogitata da una donna dell’isola di Cos, Panfile, figlia di Platea, che non va defraudata della gloria di aver escogitato il modo di denudar le donne vestendole” (Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XI, 26).

Lo spunto per il titolo della mostra Miniartexil ’32, Denudare feminas vestis (Denudare le donne vestendole), deriva dalle parole di Plinio il Vecchio estrapolate dalla sua monumentale opera Naturalis Historia, indicate e approfondite dal poeta e scrittore Vincenzo Guarracino.

L’edizione 2023 in programma a Como, Ex Chiesa di San Pietro in Atrio e altri luoghi, dal 6 agosto al 3 settembre e organizzata nell’ambito delle Celebrazioni del Bimillenario Pliniano – sarà dedicata e rientrerà nel programma delle Celebrazioni del Bimillenario della nascita di Plinio, pilastro comasco della cultura classica.

Come da tradizione, accanto ai minitessili (54 opere) realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo ci saranno diverse opere di grandi dimensioni realizzate da artisti internazionali sia emergenti che affermati.

Brankica Zilovic _ Aphrodite 2023

IL TEMA

Miniartextil ’32 proporrà una riflessione materica, emozionale sulla seta – eccellenza del distretto tessile comasco testimoniata anche da Plinio il Vecchio – e sulle possibili interpretazioni dell’universo femminile.

Nel corso delle sue sterminate indagini naturalistiche, Plinio si dedicò anche allo studio della seta, arrivando a confutare la credenza secondo cui il filato era prodotto e raccolto direttamente da alberi fiabeschi, coperti da soffici foglie e da lunghi filamenti, coltivati dal ricco popolo dei Seres (da cui l’origine del termine “serico”) agli estremi orientali del mondo allora conosciuto.

Nel libro XI della Naturalis Historia, dedicato agli insetti, Plinio scrisse infatti: «Da un verme alquanto grande deriva dapprima un bruco che spinge fuori due corna tipiche del suo genere, poi viene ciò che è detto baco, da esso la crisalide, donde dopo sei mesi nasce il baco vero e proprio. Al modo dei ragni si tesse la tela per lussuose vesti femminili, che sono dette bombicine». Infine, L’arte di dipanare i bozzoli per tesserli fu escogitata da una donna dell’isola di Cos, Panfile, figlia di Platea, che non va defraudata della gloria di aver escogitato il modo di denudar le donne vestendole” (Plinio, N.H., XI, 26)

La frase ossimorica “Denudare feminas vestis” si lega alla considerazione di quanto, già nel primo secolo dopo Cristo, i preziosi abiti in seta che avvolgevano il corpo femminile ne evidenziassero ancora di più le forme, rendendole nude allo sguardo. Come si legge ancora nella Naturalis Historia, «l’uomo è l’unico fra tutti gli esseri viventi a procurarsi all’esterno i suoi vestiti (…). (La Natura) soltanto l’uomo getta nudo sulla nuda terra il giorno della sua nascita». Il vestirsi è dunque una caratteristica propria del genere umano. Al di là della valenza biblica legata al mito di Adamo ed Eva, l’abbigliamento nasce come bisogno di protezione e di ornamento. Nei secoli l’arte e la moda hanno negoziato e declinato il concetto di coprire e di svelare il corpo femminile nelle sue molteplici valenze estetiche, etiche, culturali e politiche.

Ursula Gerber, SENGER 2 REVEALED AND ENVELOPED

CURATELA E OPERE

La curatela della mostra è affidata alla critica d’arte e regista Clarita Di Giovanni che vive a Roma ed è docente alla Scuola di Arte Cinematografica G.M. Volontè dal 2011. Sarà affiancata dalla presenza di Sergio Gaddi, noto critico e curatore d’arte comasco, di fama nazionale con una grande capacità professionale e organizzativa. Gaddi è anche il responsabile della commissione di selezione delle opere di piccolo formato.

Come ogni anno Miniartextil ‘32 sarà una mostra che si articola in due proposte parallele: da una parte le 54 opere di piccole dimensioni (minitessili, cm.20x20x20) che saranno esposte presso la Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, dall’altra le grandi installazioni che saranno presenti nel medesimo luogo e in differenti punti della città. Il dialogo che nascerà tra le piccole e le grandi opere e l’architettura antica di San Pietro in Atrio creerà una simbiosi unica e coinvolgente. Qui, in uno spazio dedicato, si terranno anche laboratori didattici per avvicinare il pubblico dei più piccoli all’Arte sotto forma di gioco.

Chiara Aldeghi, Il velo da sposa

Per quanto riguarda l’aspetto di “mostra diffusa”, Miniartextil ’32 prevede il coinvolgimento di artisti che operano con performances e installazioni all’aperto e in luoghi pubblici e privati. Le opere installate nelle sedi istituzionali e private valorizzeranno gli spazi e incrementeranno l’afflusso, l’interesse e l’attenzione dei cittadini e dei turisti.

Tra gli artisti emergenti e i nuovi talenti che parteciperanno alla mostra realizzando grandi installazioni: l’artista serba Brankica Zilovic, l’architetto giapponese Kato Kimiyasu, l’italo-egiziano Medhat Shafik, gli italiani Antonella De Nisco e Alessandro Lupi. Inoltre sarà ospite anche l’artista dello Zimbabwe, Moffat Takadiwa che esporrà sue opere anche alla 60° Biennale di Venezia nel Padiglione dello Zimbabwe nel 2024.

Olga Teksheva, HIDDEN TREASURES: FLOWER

I MINITESSILI

I 54 minitessili provenienti da tutto il mondo e selezionati attraverso l’annuale Call for Artists, promossa per la raccolta delle candidature di artisti internazionali, sono stati scelti – su oltre 250 opere ricevute – dalla giuria coordinata da Mimmo Totaro, – artista, presidente di Arte&Arte e fondatore di Miniartextil insieme a Nazzarena Bortolaso, e composta da Kimiyasu Kato, architetto fotografo e artista, da 30 anni in Italia; Giuseppe Menta, disegnatore, studioso di tecniche del colore, creatore di tessuti, imprenditore; Sergio Gaddi, critico e curatore di mostre d’arte e responsabile della commissione di valutazione delle opere.

Daniela Evangelisti, SVELATA

Qui i nomi degli artisti e i titoli delle opere:

1 Paivi Vaarula CORE
2  Olga Teksheva HIDDEN TREASURES : FLOWER
3  Maria Grazia Medda LIBERTÀ É VITA
4 Marisa Iotti FIORE NUDO
5  Roberto Zanello SOTTOSOPRA
6  Zane Shumeiko UTERO
7  Luce Resinanti PER PROTEGGERSI DAGLI EVENTI È PREFERIBILE UN ABBIGLIAMENTO A STRATI
8  Anna Wieckowska-Kowalska J, WOMAN
9  Stephanie Geiger senza titolo
10 Jorgelina Alessandrelli IL PESO DEI SUOI OCCHI
11  Sirpa Hannele HIDE AND SEEK
12  MIchiyo Igarashi PROTECTION
13  Maruta Koncevica KEEP UN WITH THE TIMES
14  Ryoji Maeda HUMAN – 008
15  Florence Jaquet THREE GRACES
16  Chiara Aldeghi IL VELO DA SPOSA
17  Céline Ramio DÉVOILEMENT (UNVEILING)
18  Mirjam Pet-Jacobs MA DONNA 1
19  Nina Ulrichs LA MUE / SLAUGHING / LA MUDA
20  Antonio Bernardo LA SIRENA VESTE
21  Christine Laeubli SENSITIVE DATA
22  Maria Barbara De Marco INTUS ED IN CUTE
23  Svatoslav Krotký ARACHNE
24  Anny Ferrario TRASPARENZE
25  Beatrice LOT EVE’S LEAF
26  Chiaki Dosho SPIRAL OF TIME
27  Giovanna Del Grande IL SOGNO DI ELIOGABALO
28  Guerra e Paolo TOUCH ME
29  Marzia Devoto LA PELLE CHE ABITO
30  Rieko Yashiro WOMAN IN THE DEEP SEE
31  Tiziana Contu VELATA MULIER
32 Silvia Cibaldi LA VESTE DELLA REGINA DI CUORI
33  Cinzia Li Volsi DIAFANO
34  Daniela Evangelisti SVELATA
35  Elisabetta Cameli HYSTERAI N. 4
36  Lara Zappa ORIGINAL
37  Lucia Bochow AVEIL OF TIME / GRANDMOTHER
38 Silvia Bellu FEMME
39  Ursula Gerber SENGER 2 REVEALED AND ENVELOPED
40  Doquesne Pascale BOMBYX MORI
41  Zsofia Zamori SONG OF PANFILE
42  Alberto Borellini LA REALTA’ SVELATA
43  Alice Szeqedi EVE’SNATURE
44  Gabriela Brugger OMAGGIO A VENERE DI WILLENDORF
45 Jennifer Robertson CRINOLINE VIEWING
46  Lea Thiele AN DIE VERBORGENEN POTENTIALE
47  Loretta Cappanera RISVEGLIO
48  Luisa De Matteis SVELATA MENTE
49  Martyna Plioplyte-Zujiene BITE YOUR TONGUE
50  Valeria Melodia Boisco VESTE INVISIBILE
51  Victoria Diaz CONSTRUCCIÒN TEXTIL N.21
52  Virginija Kirveliene DONNA COME POESIA
53  Young Soon Cha WOMAN IN TULLE
54  Maria Matyja-Rozpara THE BLOSSOMING
Maria grazia Medda, Libertà é vita

Plinio il Vecchio

Attraverso Plinio, generazioni di letterati, scienziati e artisti hanno sognato, immaginato, conosciuto il loro mondo e contribuito a formare l’epoca attuale. Per loro, l’accento è sempre posto sull’unità della cultura quale la concepiva Plinio che fu «scienziato e umanista completo in un tempo in cui non esisteva ancora frattura tra Scienza e Lettere» (Luigi Alfonsi).

La Naturalis Historia non solo è la più antica “enciclopedia” giunta fino a noi, ma è anche una delle più significative opere dell’Antichità e la sua lettura è stata e continua a essere utilissima non solo come studio del passato, ma anche come strumento di indagine e generatore di domande per il presente. In effetti, sebbene Plinio non indaghi tanto le cause dei fenomeni, preoccupandosi soprattutto di raccogliere quanti più dati e informazioni su un determinato argomento, uno dei più rilevanti lasciti della Naturalis Historia è l’esortazione ad abitare il dubbio, non smettendo mai di sondare l’ignoto.

Zane Shumeiko, UTERO

CHI SIAMO

Miniartextil è stata fondata nel 1991 da Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro con l’idea di portare a Como, città culla della tradizione tessile, una mostra dedicata alla fiber art.

Nel 1994 è stata costituita l’Associazione culturale ARTE&ARTE che ancora oggi promuove la rassegna e continua la ricerca per selezionare la migliore produzione di fiber art a livello mondiale.

Nel corso degli ultimi trenta anni, Miniartextil ha toccato luoghi e città in tutta Europa, a partire da Como che oggi è la principale sede espositiva – si ricordano gli allestimenti al Chiostrino di Santa Eufemia, a Villa Olmo, alla ex Ticosa, alle ex chiese di San Francesco e di San Pietro in Atrio, al Palazzo del Broletto, alla Pinacoteca Civica, al Museo Giovio, al Padiglione ex Grossisti del Mercato Coperto, al Museo della Seta di Como, oltre a piazze e luoghi pubblici.

Interessante la tournée internazionale della mostra, negli anni: Montrouge – Parigi, Mulhouse, Kaunas, Caudry, Lille, Gif-Sur-Yvette, Busto Arsizio, alcune delle città che hanno ospitato le opere della rassegna.

Young Soon Cha, Woman in tulle