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Spinning East Asia – Series I: A Compass in Hand

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*Foto in evidenza: Hou I-Ting, LI̍K-SÚ TSIAM-TSÍ LÂNG — The Women of Empire No. 19, 2019; Cortesia di: Hou I-Ting

Uno sguardo interdisciplinare nel paesaggio dell’arte e del design dell’Asia orientale

CHAT (Centre for Heritage, Arts and Textile) lancia Spinning East Asia Series I: A Compass in Hand, un’ambiziosa mostra collettiva di 15 importanti artisti e collettivi di artisti-designer che lavorano con il tema dell’”Asia orientale”. Il primo capitolo di una serie di due, A Compass in Hand studia, attraverso la lente del design e dei tessuti, come i paesaggi storici, sociali e ideologici dell’Asia orientale sono accettati e modellati da varie forze individuali e collettive.

Nagashima Rikako, SCRAP_CMYK, 2019. Immagine cortesemente concessa da: CHAT (Centre for Heritage, Arts and Textile), Hong Kong

L’Asia orientale: Re-immaginata oltre i confini geografici e le politiche identitarie.

A Compass in Hand si propone di re-immaginare e rivisitare la complessa e contestata nozione di “Asia orientale” come un concetto che esiste al di là dei confini geografici o delle politiche identitarie. Attraverso una selezione di designs tipografici, installazioni interattive, immersive, e opere multimediali, la mostra unisce alla serietà delle problematiche dell’Asia orientale un tocco di leggerezza, creando un’esperienza culturale alternativa per i suoi visitatori.

Ahn Sangsoo, Letterworks: HOLLYEORA! 1/ Letterworks: HOLLYEORA! 2/ Letterworks: HOLLYEORA! 3/ Letterworks: HOLLYEORA! 4, 2021. Immagine cortesemente concessa da: CHAT (Centre for Heritage, Arts and Textile), Hong Kong

Le opere, come l’installazione di grafica in movimento dei designer giapponesi Iguchi Kota, Mieno Ryu e Nakata Takuma, esplorano intricati legami tra i contesti culturali, la tipografia e il design.

Works by Iguchi Kota, Mieno Ryu & Nakata Takuma. Immagine cortesemente concessa da: CHAT (Centre for Heritage, Arts and Textile), Hong Kong

La mostra indaga, allo stesso tempo, l’osservazione dell’individuo, nel microcosmo e le prospettive macroscopiche delle forze collettive, mentre affronta i fenomeni sociali epocali che definiscono quest’area geografica, dalla sorveglianza di massa, alle varie sottoculture, all’economia degli influencer – temi che sono colti e considerati con umorismo nel lavoro performativo dell’artista coreano Kim Hwang, che si svolgerà in loco durante il periodo della mostra.

Kim Hwang, Good Good Market, 2021. Image courtesy: Kim Hwang

Asia orientale: Interattività

Una delle principali attrazioni della mostra riguarda l’aspetto interattivo delle opere esposte. I visitatori della mostra possono aspettarsi di cimentarsi con un set interattivo ispirato ai giochi tradizionali del designer e ricercatore Hugh Davies e un’installazione seesaw del collettivo di design BCXSY per sperimentare come le loro interazioni alterano, completano o complicano le opere in mostra.

Come nelle precedenti edizioni, un’installazione su larga scala: Special Display: CHAT at The Mills, sarà svelata presso The Hall of The Mills. Accogliendo il pubblico dall’11 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022, questa installazione intitolata Sewing Fields: CHAT Living Room dell’artista Hou I-Ting ricrea tre spazi abitativi. L’installazione mette in discussione la nostra comprensione dello spazio urbano, i luoghi di lavoro e la relazione tra il tempo libero e la vita quotidiana attraverso la manipolazione di immagini d’archivio della collezione di CHAT. Durante l’esposizione, CHAT invita i partecipanti a unirsi all’artista in una serie di workshop di ricamo per contribuire e continuare il lavoro dell’artista su fotografie d’archivio e personali.

Nuovi lavori commissionati da CHAT

CHAT presenterà 5 nuovi lavori commissionati ad artisti e designer: Adonian Chan/ Julius Hui/ Chris Tsui, Hou I-Ting, Li Zhiqian/ Liu Yi, Spatial Anatomy e Wang Zhi-Hong. I visitatori della mostra incontreranno prima il lavoro di Chan, Hui e Tsui, che si rifà ad esclamazioni cantonesi e alla loro peculiare associazione con le espressioni tonali.

Adonian Chan, Julius Hui & Chris Tsui, The Wall, 2021. Immagine cortesemente concessa da: CHAT (Centre for Heritage, Arts and Textile), Hong Kong

I visitatori saranno poi accolti da un’installazione sensoriale termica creata da Li e Liu che reagisce all’ambiente e rappresenta il movimento dinamico fra centro e confini degli hanzi* e della civiltà.

Un’installazione a un capo di CHAT Arcade di Spatial Anatomy ha ricreato il pavimento di una fabbrica tessile nordcoreana, e in un altro punto, Wang Zhi-Hong ha prodotto una serie di imitazioni di gadget di marketing della mostra in edizione limitata da distribuire in determinati giorni.

Spatial Anatomy’s design concept of Myeon-bang, 2021. Immagine cortesemente concessa da: Spatial Anatomy

Da piccoli oggetti ai momenti che definiscono un’epoca, da una singola parola a un’ideologia, la nostra comprensione della cultura deriva da esperienze quotidiane di profondità e intensità differenti che possono essere viste, toccate e assaggiate. Credo che il design possa essere un modo per metterci in comunicazione, permettendoci di dare un senso al nostro tempo e spazio attraverso prospettive sempre mutevoli”, ha detto Sunnie Chan, co-curatrice della mostra.

“Quello che dobbiamo riconoscere con urgenza è che la vera causa dei problemi di comunicazione non sta nella difficoltà di comprensione, ma nella volontà di capire. Spero che, entrando in questa apparentemente intricata “rappresentazione dell’Asia orientale” con questo atteggiamento mentale, scoprirete che molti problemi sono semplici”, ha detto Wang Weiwei, co-curatrice della mostra.

Celebrando il potere del fare, la nuova esposizione intitolata “Textile for Food”, alla D. H. Chen Foundation Gallery è stata lanciata con successo il 1° ottobre. Il display presenta la miriade di usi e l’impatto del tessuto e della tecnica tessile sui prodotti alimentari di Hong Kong, nei processi e negli stili di presentazione nel corso degli anni. Attraverso nove nuovissimi scaffali che indagano temi che spaziano dalle bustine di tè usate nei dai pai dong e cha chaan teng, agli imballaggi alimentari, all’icona della cucina Lisa Fong; i visitatori sono invitati ad esplorare le diverse forme e funzioni del tessuto nella cultura alimentare locale.

“Durante la stagione invernale, siamo entusiasti di presentare la mappatura artistica dell’Asia orientale da parte di artisti e designer di spicco. Mettendo in discussione idee preconcette, la mostra cerca di illustrare la complessità dell’Asia orientale – la sua sensibilità, radicalità e realtà. Al di là del nostro programma stagionale, spero che i visitatori possano godere dell’ingegnosità degli abitanti di Hong Kong nell’adattare i tessuti alla loro cultura alimentare, come mostrato nella nostra esposizione permanente. È mio sincero desiderio che il nostro pubblico possa godere dell’impresa curatoriale di CHAT e trovare le proprie ispirazioni” ha detto Takahashi Mizuki, direttrice esecutiva e curatrice capo di CHAT.

Immagine cortesemente concessa da: CHAT (Centre for Heritage, Arts and Textile), Hong Kong

Dettagli della mostra:

Titolo: Spinning East Asia Series I: A Compass in Hand
Data: 27 novembre 2021 – 27 febbraio 2022
Orari di apertura:      11:00-19:00 (chiuso il martedì)
Sede:   CHAT, The Mills, 45 Pak Tin Par Street, Tsuen Wan, Hong Kong

Informazioni su CHAT

CHAT (Centre for Heritage, Arts and Textile) è un centro d’arte situato a The Mills, gli ex stabilimenti di filatura del cotone di Nan Fung Textiles a Tsuen Wan. Attraverso i suoi poliedrici programmi, che includono mostre e percorsi di co-apprendimento, il CHAT mira ad essere un centro d’arte che tesse esperienze creative per tutti, invitando i visitatori a sperimentare lo spirito dell’eredità innovativa dell’industria tessile di Hong Kong e ad impegnarsi in nuovi dialoghi e viaggi stimolanti che intrecciano arte contemporanea, design e patrimonio culturale.

Contatti:

CHAT (Centre for Heritage, Arts and Textile) | media@mill6chat.org | +852 3979 2301

Artisti e designer: 

Ahn Sangsoo/ Choi Moonkyung/ Park Chanshin
BCXSY
Adonian Chan/ Julius Hui/ Chris Tsui
Hugh Davies
Guo Cheng
Hou I-Ting
Iguchi Kota/ Mieno Ryu/ Nakata Takuma
Kim Hwang
Lau Chi Chung
Li Zhiqian/ Liu Yi
Lu Yang/ Takahashi Naotaka
Nagashima Rikako
Spatial Anatomy
Wang Zhi-Hong
Alice Wong

Ricercatori:

Chen Zian
Hyun Seewon
Kong Yuye
Charles Lai
Ian Lynam
Ren Jie

* I caratteri cinesi (漢字T, 汉字S, hànzìP) sono le unità minime di significato (in linguaggio specialistico chiamate logogrammi) utilizzate nella scrittura del cinese. (https://it.wikipedia.org/wiki/Caratteri_cinesi)