Libri

“LA STOFFA A QUADRI” Di Isabella Ducrot

Con un saggio di Emanuele Dattilo

Ed. Quodlibet

2018, pp. 96
120×182 mm, brossura, con illustrazioni a colori

 

Contenuti

Questo libro descrive l’incontro di Isabella Ducrot con il trittico dell’Annunciazione di Simone Martini. Partendo dall’osservazione di un lembo della veste dell’angelo, l’autrice riflette su quella che è la materia prima del suo lavoro: il tessuto.

“Da molti anni Isabella Ducrot dipinge e compone in vario modo stoffe, tessuti e bende orientali di preghiera, cercando ogni volta di mostrare in quei sostegni tessili un soffio che li percorre e li vivifica.

Componendo liberamente le immagini, i ricordi e le riflessioni che la hanno accompagnata nel suo lavoro di pittrice, Isabella Ducrot ha scritto in queste pagine, tra l’altro, una confessione di poetica.

Si prenda un tessuto qualsiasi, che sia lino, seta o lana. Lo si tenda maggiormente, controluce e sarà possibile vederne la trama, l’architettura originaria, composta di fili incrociati e di vuoti, che rappresenta il primo oggetto di ispirazione di Isabella Ducrot. L’intuizione fondamentale di Ducrot è che gli uomini, nell’artefatto tessile che creano e indossano da millenni, non abbiano fatto altro che duplicare una originaria struttura mentale, che permane immutata nei millenni”.

Books

“LA STOFFA A QUADRI” Di Isabella Ducrot

With an essay by Emanuele Dattilo

Ed. Quodlibet

2018, pp. 96

120×182 mm, paperback, with colour illustrations

 

Contents

This book describes Isabella Ducrot’s encounter with Simone Martini’s triptych of the Annunciation. Starting from the observation of a strip of the angel’s robe, the author reflects on what is the raw material of her work: the fabric.

“For many years Isabella Ducrot has been painting and composing fabrics, fabrics and oriental prayer bandages in various ways, each time trying to show in those textile supports a breath that runs through them and enlivens them.

By freely composing the images, memories and reflections that accompanied her in her work as a painter, Isabella Ducrot has written in these pages, among other things, a confession of poetry.

Take any fabric, be it linen, silk or wool. The fabric is stretched more, against the light and it will be possible to see its texture, the original architecture, composed of crossed threads and voids, which represents the first object of inspiration of Isabella Ducrot. Ducrot’s fundamental intuition is that the men, in the textile artifact they have been creating and wearing for millennia, have done nothing but duplicate an original mental structure, which remains unchanged over millennia”.

Maria Rosaria Roseo

English version Dopo una laurea in giurisprudenza e un’esperienza come coautrice di testi giuridici, ho scelto di dedicarmi all’attività di famiglia, che mi ha permesso di conciliare gli impegni lavorativi con quelli familiari di mamma. Nel 2013, per caso, ho conosciuto il quilting frequentando un corso. La passione per l’arte, soprattutto l’arte contemporanea, mi ha avvicinato sempre di più al settore dell’arte tessile che negli anni è diventata una vera e propria passione. Oggi dedico con entusiasmo parte del mio tempo al progetto di Emanuela D’Amico: ArteMorbida, grazie al quale, posso unire il piacere della scrittura al desiderio di contribuire, insieme a preziose collaborazioni, alla diffusione della conoscenza delle arti tessili e di raccontarne passato e presente attraverso gli occhi di alcuni dei più noti artisti tessili del panorama italiano e internazionale.