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Habitar lo blando – Sistemas y rituales periféricos (Abitare il morbido – Sistemi periferici e rituali)

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Fino al 10.03.24
Artista Marina Gryciuk
A cura di María Laura Carrascal

Museo Municipal de Bellas Artes Juan B. Castagnino
Avenida Pellegrini 2202
2000 Rosario, Argentina

Proyecto hábitat - Instalación, 2023. Foto de obra: Gustavo Goñi

Tessere, intrecciare, cucire, sovrapporre tessuti, incrociare fili e idee caratterizzano il lavoro di Marina Gryciuk, una creatrice che produce nel terreno mutevole delle arti che sfidano le gerarchie del canone moderno. Dagli anni Novanta ha reso centrali quei rituali periferici che le arti autonome avevano isolato come “lavoro femminile” e si è posizionata nel sistema dell’arte attraverso la morbidezza della materia, ma anche attraverso un’azione sfuggente che non ammette imprigionamenti concettuali. In questo senso, è interessante il suo sviluppo professionale, in cui articola pratiche individuali e progetti collettivi che hanno avuto un impatto sulla sua produzione, sui partecipanti e sugli spazi che abitano. Alcune di queste esperienze sono il marchio Qomi, frutto dello scambio di conoscenze e tecniche ancestrali con le donne della comunità Qom del Centro Culturale El Obrador, e El Enredo, un laboratorio sviluppato con persone in carcere che ha coordinato di recente con altri artisti e designer attraverso la ONG “Mujeres tras las rejas” (Donne dietro le sbarre).

Sistemas - Instalación, 2023. Foto de obra: Gustavo Goñi

Marina Gryciuk è un’artista che dialoga con le tradizioni tessili del passato e del presente, oscillando tra il campo dell’arte plastica e quello delle espressioni popolari per continuare a pensare alla propria storia a partire dalla trama che condensa conoscenze e incontri. Il suo lavoro si basa sulla passione per i tessuti, il cucito e il legame con il corpo in un rapporto con le tradizioni storiche che attualizza a partire dal lavoro contemporaneo utilizzando molteplici strategie. Oggetti tessili che funzionano autonomamente e possono diventare accessori di abbigliamento, sfere di tessuto ricamate con perline e strass che si muovono senza pregiudizi tra il campo dell’arte e quello della decorazione sono risorse che l’artista combina con registrazioni audiovisive e fotografie di cui condivide la paternità con Gustavo Goñi in un sodalizio creativo di lunga data, fondato su interessi simili.

L’attenzione per le dimensioni simboliche del corpo in relazione all’ambiente è costante nella sua produzione, dai colori e dalle texture barocche dei suoi pezzi/accessori, attraverso la vasta materialità dei collage e delle bambole realizzate in gruppo, fino alla sintesi dei suoi ultimi cesti che fungono da crisalidi perforate. In breve, è la creazione di un linguaggio tessile singolare che rende possibili le trasformazioni di un lavoro legato da una preoccupazione costante, quella di mantenere vivo l’incontro tra arte e vita.

María Laura Carrascal

Sistemas - Instalación, 2023. Foto de obra: Gustavo Goñi