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Tenendo per mano il sole – Maria Lai

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Maxxi 19 Giugno 2019 – 12 Gennaio 2020

a cura di Bartolomeo Pietromarchi, Luigia Lonardelli
in collaborazione con l’Archivio Maria Lai e con la Fondazione Stazione dell’Arte

In occasione del centenario della nascita, il MAXXI dedica una grande mostra a Maria Lai (1919-2013), tra le voci più singolari dell’arte italiana contemporanea.

“Un necessario tributo a una grande artista che ha saputo creare, in anticipo sulle ultime ricerche di arte relazionale, un linguaggio capace di coniugare sensibilità, tradizioni locali e codici globali.”

Una mostra da vedere assolutamente, affascinante e coinvolgente: le opere, moltissime inedite, sono esposte non in senso cronologico ma piuttosto ideologico e biografico, divise in cinque sezioni, ognuna delle quali è introdotta da video inediti montati dal regista Francesco Casu: la voce di Maria Lai ci accompagna in sottofondo durante tutto il percorso.

“Ogni essere umano può rifiutare la propria inquietudine, oppure, cercare risposte nella religione o nell’arte.” Maria Lai

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L’ARTE È IL GIOCO DEGLI ADULTI

Giocare e raccontare

Maria Lai ribadisce il potere dell’immaginazione affermando che il gioco non è prerogativa assoluta dell’infanzia. Con le sue opere invita a rivedere le proprie sicurezze e rimettere in campo possibilità creative di cui si è persa la memoria.

Fiabe di Maria Lai 
regia Francesco Casu

A partire dagli anni ottanta Maria Lai concepisce le prime Fiabe Cucite che proseguiranno in parallelo con i Libri Cuciti.

Le fiabe sono aperte alla libera interpretazione e lei ne da lettura con l’aiuto e la collaborazione del regista Francesco Casu in una serie di video.

OGGETTO PAESAGGIO

Disseminare e condividere

Materiali diversi e spesso inusuali nelle espressioni artistiche: tela. ferro, pietra, legno, plastica,  tempera, sabbia, velluto, smalto, pasta di pane, materiali di recupero uniti dal “filo”, elemento primario nelle opere della Lai.

Una ricerca iniziata a fine anni Settanta che porta la Lai a sperimentare, unire tempi e luoghi attraverso materiali collegati da fili che tracciano tragitti  raggiungibili solo attraverso l’immaginazione

A partire dagli anni Ottanta, Maria Lai, cerca incontro e  partecipazione in una serie di opere  concepite per lo spazio pubblico. Iniziando da ” Legarsi ala montagna”, tornata nel suo paese natale,  coinvolge la popolazione nella realizzazione della sua opera. È solo il preludio ad altre opere che la Lai, fino agli anni duemila,  realizza nel suo territorio

Con i Telai compare il Filo, materiale preponderante che unisce idee e materiali nella ricerca della connessione tra il se interiore e il mondo esterno.

Materiali diversi, di recupero, poveri o provenienti dalla tradizione sarda uniti dal filo che “ricuce”

Maria Lai al lavoro su una delle rampe de La scarpata, UIassai, 1993 Photo Maria Sofia Pisu

Emanuela D'Amico

English version Mi sono avvicinata al quilting nel 1992, da allora ho frequentato diversi corsi in Italia e negli USA per approfondire le tecniche del patchwork, passando dai disegni tradizionali o geometrici alle tecniche artistiche con cui posso esprimere la mia creatività. Insegno le tecniche base e avanzate dal 1998. Ho fondato la Scuola Romana Quilting nel 2015: http://www.scuolaromanaquilting.it/ e dal 2014 organizzo a Roma la mostra di ArtQuilting: ArteMorbida. A partire dal 2018, con la collaborazione di Maria Rosaria Roseo e altre colleghe/amiche abbiamo iniziato la pubblicazione di ArteMorbida Textile Arts Magazine. Oggi ArteMorbida è anche, finalmente, una rivista cartacea. Parola d’ordine: Divulgazione!