KEVORK MOURAD: The Ties that bind us
*Foto in evidenza: Floating City, 2019. Acrilico su tela, cm 160 x 310 x 60. Courtesy Studio la Città – Verona
Studio la Città, Lungadige Galtarossa 21, 37133 Verona
Fino al 5 febbraio 2022
Lunedì 14 – 18, martedì / venerdì 9 – 13 e 14 – 18, sabato 9 – 13
Accesso alla mostra e visite guidate unicamente su prenotazione
Kevork Mourad è tornato a Studio la Città con una mostra che presenta a tutto tondo la sua produzione artistica: dalle grandi opere scenografiche ai più piccoli lavori tridimensionali in tessuto.
Mourad, che già da alcuni anni vive e lavora a New York, è nato in Siria da genitori armeni: le sue origini giocano un ruolo fondamentale nella sua poetica, intimamente legata alla bellezza, ma anche alla tragedia, di quei luoghi ricchi di cultura ma anche devastati da guerre secolari.
Nelle opere in mostra, siano esse installazioni di grandi dimensioni, lavori su tessuti dipinti ad inchiostro – ritagliati e assemblati in più livelli -, monotipi, disegni, ciò che colpisce lo spettatore è l’immersione in un mondo che non esiste più. Le sue città, i suoi monumenti, spesso ispirati alle storie raccontate dai suoi avi, rifugiati del genocidio armeno, alludono alla calligrafia, agli intrecci delle stoffe orientali e alle antiche architetture di centri culturali dilaniati come Palmyra, Bosra e Aleppo. La volontà dell’artista non è però quella di inscenare un malinconico ricordo della sua patria, bensì la speranza di suggerire una forza vitale che sopravviva e trascenda la sua rovina.
In occasione del finissage della mostra, sabato 5 febbraio 2022 alle ore 11, Kevork Mourad mostrerà al pubblico la sua tecnica di disegno dal vivo (prenotazione obbligatoria entro martedì 1 febbraio 2022)
Kevork Mourad è nato a Qamishli, in Siria. Di origine armena, ha conseguito un Master of Fine Arts presso l’Istituto di Belle Arti di Yerevan in Armenia. Vive e lavora a New York. Mourad è membro, come artista visivo, del Silk Road Ensemble di Yo-Yo Ma. Si è esibito e ha esposto al Brooklyn Museum of Art, The Bronx Museum of Art, Rhode Island School of Design, Harvard University, il Morgenland Festival, il Nara Museum in Giappone, l’Art Institute of Chicago, l’American Museum of Natural History, il Metropolitan Museum of Art, l’Agha Khan Museum di Toronto, il MuCEM di Marsiglia, l’Institut du Monde Arabe, la ElbPhilharmonie di Amburgo e l’Asia Society and Museum di New York.